Nel cuore della vecchia Parigi, a due passi dal Louvre e dalla Bourse de Commerce oggi riaperta al pubblico con la Collection Pinault, una piccola galleria di design si impone agli occhi del moderno flâneur come un piccolo scrigno affollato di ricchi arredi contemporanei. È tra le vetrine del vecchio Passage Véro-Dodat che Pierre Gonalons ha inaugurato nel 2019 lo showroom del suo marchio Pierre Gonalons Éditions, un progetto imprenditoriale quanto progettuale che offre al designer francese la possibilità di lanciare i propri prodotti con audacia e senza mediazioni.
Pierre Gonalons, designer decoratore
Nella sua galleria allestita in uno storico passage parigino, il designer francese mette in scena un universo personale capace di trascendere le epoche.
foto Stephan Juillard
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- Giulia Zappa
- 25 giugno 2021
“Ho cercato per anni uno showroom dove rappresentare i miei pezzi”, ci racconta. “Appena ho scovato questo spazio, non ho esitato a ricreare un decoro che mai avrei potuto realizzare anche solo nella via accanto. Il risultato è un negozio prezioso, dominato da un’identità neoclassica che ho declinato attraverso il disegno di ogni dettaglio, dal pavimento agli stucchi. Io sono certamente un designer contemporaneo, ma mi piace l’idea di mescolare la storia del decoro parigino con impulsi attuali, ricavandone un nuovo equilibrio”.
Allestiti nel piccolo ambiente della galleria con quella densità che è tipica degli spazi ristretti della capitale francese, i pezzi di Gonalons si impongono come una sintesi formale che attinge da epoche diverse, ma non permette di datare con certezza l’esito di questa fusione. È il caso del suo divano San Primo, un nome che raccoglie ed armonizza molteplici spunti: il nome del nonno di origini italiane, le linee del paesaggio intorno al lago di Como, ma anche la figura di una silhouette ideale allungata su una chaise longue, secondo un processo di semiosi infinta che, sottolinea Gonalons, si apre necessariamente alle legittime interpretazioni di chi se ne appropria.
Intrigato dalla sensorialità dei materiali, di cui sfida le leggi di gravità come per la poltrona Loggia, caratterizzata da un’imprevista struttura in marmo, o dai dagli effetti ambivalenti della sovrapposizione di più livelli, come per il tavolino Smash la poltrona See through per Paradiso Terrestre o, è in fondo con una velata ironia che Gonalons gioca sottilmente con le nostre aspettative. Confondendo le tracce dei suoi progetti sotto i codici di un lusso solo apparente, e facendo di un’innovazione libera, ricca ma mai sopra le righe, la vera matrice della sua ricerca.
Attivo, oltre che il suo marchio eponimo, con numerose collaborazioni per marchi in Francia e in Italia, paese a cui è molto legato e con cui vanta collaborazioni importanti quali quelle con Paradiso Terrestre e Masiero, Gonalons non condivide il sospetto tipicamente italiano circa la figura del “design decoratore”, etichetta di cui al contrario si appropria come un terreno per sperimentazioni ricche di potenzialità. “Provo sempre a mescolare una riflessione sull’epoca, un esercizio di stile che lavora sulla storia decorativa, con una narrazione più personale che si ispira alle mie esperienze come anche al cliente con cui mi trovo a collaborare. Credo che oggi il design abbia l’opportunità di mescolare una decorazione legata alla superficie con la sua versione più concettuale, enfatizzando la narrazione per proporre al pubblico oggetti capaci di veicolare un’identità complessa.”
- Galleria
- Pierre Gonalons
- Parigi
- 2021
galleria nel pasage Véro-Dodat a Parigi
galleria nel pasage Véro-Dodat a Parigi
galleria nel pasage Véro-Dodat a Parigi
galleria nel pasage Véro-Dodat a Parigi
galleria nel pasage Véro-Dodat a Parigi
galleria nel pasage Véro-Dodat a Parigi
Lo specchio Lacrima
Il divano San Primo