La villa è arrocata su di un promontorio a Torö, in Svezia, e affaccia sull'oceano dell'arcipelago che circonda Stoccolma. Nel 1967, venne lanciata dalla linea aerea scandinava Spies una gara per la realizzazione di una casa di vacanza prodotta in serie per i turisti che, viaggiando dalla Spagna alla Scandinavia, non si accontentassero di un hotel tradizionale.
L'estrema flessibilità della villa a pianta circolare concepita dall'architetto svedese Staffan Berglund gli valse la vittoria del concorso.
La villa è costruita su due livelli: al livello inferiore, c'è la cucina e sopra di essa, al centro della cupola che la sovrasta, si apre un vuoto circolare che permette al tavolo da pranzo per sei commensali – le sedute sono fissate alla pavimentazione – di salire al piano superiore. Grazie a questo dispositivo di ascensione meccanica, in Villa Spies, uno spazio modesto funzionava come, se non meglio, una casa due o tre volte più grande.
Rimasta per anni ai margini della critica ufficiale, mai pubblicata dalla prestigiosa rivista d'architettura svedese Arkitektur, la villa trovò spazio sulle pagine di Domus nel 1973 e solo in anni recenti è al centro di un recupero critico con l'uscita, nel 1996, di una monografia scritta da Mikael Askergren.
Villa Spies, Torö, Svezia, 1969
Progettata nel 1969 dall'architetto svedese Staffan Berglund per il magnate danese degli aerei Simon Spies, questa villa circolare realizzata interamente in plastica e rimasta per anni ai margini dalla critica architettonica, è invece stata di recente riabilitata.
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- 26 febbraio 2012
- Torö
Pubblicato in origine su Domus 526/settembre 1973
Hollywood in Svezia
Il proprietario di questa casa, situata
in Svezia, su un'isola dell'arcipelago
di Stoccolma, si occupa, nella
vita, di aerei (propri) e di vacanze
(altrui): è il "re" dei viaggi-charter
danesi, e ha desiderato, per le vacanze,
una casa in stile "aereo".
Il progetto del "guscio" è di Staffan
Berglund: due piani costituiti da
grandi "vassoi" circolari, pareti perimetrali
in cristallo atermico e copertura
a cupola con un oblò al centro.
Una piscina e un terrazzo-solarium,
semicircolari, si innestano alla
casa.
Il progetto dell'arredamento è
di Jan Drangere Johan Huldt di Stoccolma.
Il piano superiore è un unico
spazio libero a soggiorno, di cui
una zona è circoscritta da un divano
semicircolare, con vista sulla piscina
(anche attraverso una finestra
nel parapetto) e sul mare; sul soffitto
sopra il divano, proiezioni di film,
programmi TV, diapositive. I grossi
contenitori isolati con ante apribili
a libro, nascondono, l'uno un letto
matrimoniale, l'altro i servizi, una
scala al piano inferiore, un armadio-bar.
La zona centrale del pavimento si solleva ed appare, in sua vece, il
posto per mangiare: una panca circolare con al centro il tavolo già
apparecchiato: il tutto sale, già pronto,
dal piano inferiore, dove si trova
la cucina, un'altra camera da letto,
dei ripostigli, dei servizi in più.