Gli edifici dello show tv di Renzo Piano, attraverso le pagine di Domus

Riscopriamo dal nostro archivio le icone contemporanee che l’architetto ha fatto  “revisionare” agli studenti del Politecnico di Milano nelle “Lezioni di Piano”, andate in onda su Rai5 in una serie di sei puntate.

“Prodotto da esportazione più rilevante dell’architettura italiana” (come lo definì Deyan Sudjic), architetto premio Pritzker, senatore a vita, inventore ed esploratore in diversi ambiti disciplinari in cui affonda e a cui attinge con una disinvoltura “piratesca” (a suo dire) figlia delle sue origini marinare e della sua instancabile curiosità intellettuale: in settant’anni di attività e di prolifica carriera Renzo Piano ha sempre alimentato con i fatti, più che con le parole, la sua leggenda di protagonista indiscusso del panorama architettonico mondiale. Per questo, non è senza stupore che lo si vede salire in cattedra oggi, ultraottantenne, a parlare del suo lavoro, specie da parte di chi lo segue da anni come un irriducibile alfiere della pratica più che della teoria accademica.

Tuttavia, come sempre, anche questa sfida tardiva, Piano, la affronta a modo suo: non con l’afflato auto-celebrativo di un “io-narrante” ma con il piglio interlocutorio e ricettivo di chi si mette in discussione in un dialogo a più voci.
È il caso delle “Lezioni di Piano”, quelle tenute nell’ambito del “Laboratorio Arte del Costruire”, promosso dal Politecnico di Milano e da Fondazione Renzo Piano presso la Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni nello scorso anno accademico, e andate in onda su Rai5 in una serie di 6 episodi.
Lezioni nelle quali il maestro genovese ha ragionato con gli studenti su come rivedere e aggiornare sei progetti iconici realizzati nel corso degli anni dal suo studio, alla luce di una prospettiva contemporanea e di nuove eventuali necessità: l'ospedale per Emergency a Entebbe in Uganda, l’aeroporto Kansai in Giappone, il Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou in Nuova Caledonia, il Museo della Fondazione Beyeler in Svizzera, il Whitney Museum e il New York Times Building a New York.

Sono opere indelebili nella storia dell’architettura contemporanea per la loro portata innovativa, da un punto di vista sia tecnico sia culturale, che Domus rintraccia e ripropone attraverso il suo archivio.

Immagine di apertura: Renzo Piano, Whitney Museum of American Art, 2015, New York, Stati Uniti. Foto Ben Gancsos

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