Considerando che più dell’80% della terra destinanta alla coltivazione è già in uso, l’agricoltura verticale è ormai diventata una componente critica per il futuro del settore primario.
Come è noto, l’agricoltura continua su larga scala contribuisce drammmaticamente alla deforestazione globale, all’inquinamento del terreno e al cambiamento climatico. Al contrario, invece, le cosidette fattorie verticali o vertical farms presentano un’opportunità per ottimizzare la crescita delle piante con tecniche di coltivazione senza terra e utilizzando il minor spazio e trasporto possibile.
Queste sono le vertical farm più grandi del mondo
Dal Giappone alla Danimarca agli Stati Uniti, le fattorie verticali sono diventate sempre più popolari negli anni offrendo una soluzione per produrre cibo in modo più efficiente.
Foto di Aerofarms
Foto di Mirai
Foto di Jones Food Company
Foto di Jones Food Company
Foto di Nordic Harvest
Foto di VertiVegies
Foto di Planet Farms
Foto di Upwards Farms
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- Gaia Lamperti
- 10 maggio 2022
Il processo di coltivazione verticale permette la crescita di piante, alimenti ed erbe medicinali in strati di superfici inclinate o contenitori impilati uno sull’altro che ricevono acqua e nutrienti attraverso tecniche idroponiche e anche aeroponiche. Il che si traduce in un miglior raccolto in qualsiasi momento dell’anno o parte del mondo e utilizzando meno risorse.
D’altra parte, le fattorie verticali presentano ovviamente degli svantaggi: l’investimento energetico, prima di tutto, ma anche la necessità di selezionare le sementi più adatte a una coltivazione di questo tipo, soprattutto rispetto alla sostenibilità economica. Le tecnologie, per quanto in via di miglioramento, sono ancora lontane dall’essere perfette. Inoltre, laddove le vertical farm abbattono il costo (monetario e di impronta di carbonio) del trasporto, se erette nei centri abitati, dall’altro lato è ovvio che in città il terreno su cui costruirle potrebbe essere assai caro.
Il mercato globale è stato valutato a 3,47 miliardi di dollari nel 2021 e, mentre molti progetti su larga scala sono in corso in tutto il mondo, si prevede che superà i 20 miliardi di dollari entro il 2029. Nella gallery, trovate una selezione delle più grandi fattorie verticali nel mondo, già attive o di prossima apertura.
Attualmente, la più grande fattoria verticale attiva al mondo si trova a Newark, New Jersey. Si tratta di una ex fabbrica di acciaio, convertita in una fattoria di 69.000 piedi quadrati dalla startup newyorkese Aerofarms. Nei suoi 12 strati di aiuole crescono 250 diversi tipi di pianti e sono illuminati con luci LED che imitano la luce naturale del sole. Aerofarms utilizza un metodo chiamato aeroponica che lascia le radici delle piante esposte in modo che possano essere spruzzate con una nebbia piena di sostanze nutritive. Dichiarano di usare il 95% di acqua in meno rispetto alla tradizionale coltivazione all’aperto.
La società giapponese di fattorie verticali Mirai Co. ha collaborato con Generale Electric Japan per convertire una ex fabbrica di semiconduttori della Sony Corporation nella prefettura di Miyagi in una vertical farm di 25.000 piedi quadrati. Nonostante abbia iniziato la produzione solo pochi anni fa, la fattoria sta già spedendo 10.000 teste di lattuga al giorno, distribuite su 18 scaffali di coltivazione che raggiungono 15 livelli di altezza.
Aperta tre anni fa in un magazzino frigorifero convertito a Scunthorpe, Linconshire, la fattoria verticale Jones Food Company è stata a lungo la più grande d’Europa e produce il 15% del basilico del Regno Unito. L’azienda ha anche recentemente avviato la sua seconda impresa nel Paese per costruire una fattoria verticale nel Gloucestershire, tre volte più grande di questa.
Con un’aggiunta di 148.000 piedi quadrati a Lydney, Jones Food Company è pronta ad aprire la sua seconda fattoria verticale nel Regno Unito con il capitale investito dal rivenditore online Ocado. Offrirà uno spazio di coltivazione equivalente a 70 campi da tennis, il che la renderà la più grande del mondo. Il primo raccolto è previsto per l’estate 2022 e il fondatore James Lloyd-Jones prevede di fornire 1.000 tonnellate di prodotti freschi ai supermercati del Regno Unito.
YesHealth Group e Nordic Harvest hanno completato la prima fase della costruzione di una vertical farm di 7.000 mq, alta 14 livelli a Taastrup, nella periferia della capitale della Danimarca. La struttura al coperto è stata equipaggiata con robotica idroponica, ben 20.000 LED, smart software e altre tecnologie per elaborare più di 5.000 singoli dati. Funzionerà interamente con energia eolica, riducendo le emissioni in fase di produzione.
Con l’investimento e il supporto di una delle aziende di coltivazione verticale indoor più avanzate tecnologicamente, Sanan Bio, l’azienda di Singapore VertiVegies sta costruendo una fattoria di piante verticali di 20.000 mq nella zona di Lim Chu Kang. La nuova vertical farm produrrà molte varietà di ortaggi sostenibili per sopperire le carenze del paese nel settore alimentare. Non saranno utilizzati prodotti chimici o pesticidi durante la coltivazione degli ortaggi al contrario delle tradizionali aziende agricole su suolo.
Planet Farms, società fondata a Milano da Luca Travaglini e Daniele Benatoff, ha costruito il più grande e avanzato impianto di coltivazione verticale in Italia che copre oltre 9.000 mq. Basato su un processo di crescita integrato altamente innovativo che parte dai semi e arriva ai prodotti confezionati, Planet Farm ha sviluppato un sistema per monitorare costantemente le attività produttive e automatizzare i processi. La struttura con sede a Cavenago è specializzata nella produzione di basilico, erbe aromatiche e insalata. Tutte le colture cresceranno in ambienti con aria e acqua pura, da semi tradizionali e senza l’uso di pesticidi e risparmiando fino al 97% di acqua.
Upward Farms, con sede a Brooklyn, ha svelato i piani per il lancio di una estesa fattoria verticale di 250.000 piedi quadrati che aprirà all’inizio del 2023. Sarà situato nella contea di Luzerne, nel nord-est della Pennsylvania, e si concentrerà specificamente sui microgreens. Piuttosto che il metodo di coltivazione idroponica o aeroponica utilizzato dalla maggior parte della concorrenza, Upward si affida all’acquaponica, un sistema ad anello che utilizza i pesci per far crescere le piante attraverso la produzione di fertilizzante naturale.