Nonostante il freddo sia in arrivo e la fine dell’anno si stia avvicinando, l’arte non va in letargo, anzi: nel mese di novembre in Italia ci sono tantissime mostre da vedere tra musei, fondazioni e luoghi unici da scoprire, da nord a sud. Alcune inaugurate solo da qualche giorno, come la personale di Mark Manders a Torino, in concomitanza con la trentunesima edizione di Artissima, e altre che invece si avviano verso la chiusura, come Gut di Talia Chetrit da 10 Corso Como a Milano.
15 mostre da non perdere questo mese in Italia
Novembre è un mese ricco di mostre collettive e personali: da nord a sud, scopri i quindici appuntamenti imperdibili selezionati da Domus.
Mark Manders, Silent Studio, Courtesy l'artista e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino
Gut, 2024, veduta dell'installazione, 10 Corso Como, Milano. Foto: Jacopo Menzani
Veduta della mostra Le buone ombre, Macte di Termoli. Foto © Gianluca Di Ioia
Michel Blazy, Le lâcher d’escargots (Il rilascio delle lumache), 2009 (dettaglio). Courtesy l’artista e Art: Concept, Paris © Michel Blazy
Wilfredo Prieto, Troppo facile per l’incredulo vedere da lontano, veduta della mostra, Spazio Volta, Bergamo, 2024. Foto: Nicola Gnesi
Rene Magritte, L’épreuve du sommeil, 1926, oil on canvas. ©️ Rene Magritte by SIAE 2024
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole. Veduta dell'installazione, Palazzo Strozzi, Firenze, 2024. Foto Ela Bialkowska, OKNO Studio. Courtesy Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze.
Isa Genzken, Die Kleine Bushaltestelle (Gerüstbau), 2012 DVD, colore, suono, 71’19’’ con Isa Genzken, Kai Althoff Courtesy Galerie Buchholz, Colonia – Foto: Piercarlo Quecchia – DSL Studio
Carmela De Falco, Fino a dove il mio corpo riesce ad arrivare, 2022, still da video. Courtesy dell’artista
Emilio Prini – Typewriter Drawings. Bologna/München/Rome – 1970/1971 at Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano, 2024. Courtesy Archivio Emilio Prini. Foto: Jürgen Eheim
Veduta dell'installazione, Isabella Ducrot. Vegetal Devotion. Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo. Foto: Giovanni Canova
Marcello Maloberti, CIELO, 2022, Bangkok Art Biennale. Installazione performativa. Fotografia di Soopakorn Srisakul. Courtesy l’artista e Bangkok Art Biennale
Still del libro ‘OUT OF THE GRID. Italian zine 1978–2007’, nell’ambito dell’11° edizione dell’Italian Council, edito da Les Presses du réel (FR), 2023. Foto: Ilenia Arosio
Patrick Tuttofuoco, veduta dell'installazione a PALAZZOIRREALE. Courtesy l'artista e PALAZZOIRREALE. Foto: Flavio Pescatori
Marzia Migliora, I Paradossi dell'Abbondanza, The Drawing Hall. ©Walter Carrera-21
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- Carla Tozzi
- 06 novembre 2024
Oltre alle mostre delle quali abbiamo già parlato, come la retrospettiva che la Pinacoteca Agnelli di Torino dedica a Salvo, e quella su Elio Fiorucci in Triennale a Milano, gli appuntamenti da segnare in agenda per questo mese sono molti, sia che si scelga di fare un weekend fuori porta, sia che si resti in città: progetti collettivi e monografici, da Napoli a Bolzano, passando per Roma, Termoli e Piacenza. Domus ha scelto per voi quindici mostre da vedere questo mese in Italia, per non lasciarsi sopraffare dalla malinconia delle giornate che si accorciano.
Immagine di apertura: Veduta della mostra Irene Fenara: Le buone ombre, MACTE di Termoli. Foto © Gianluca Di Ioia
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita Silent Studio, mostra dell'artista olandese Mark Manders dal 31 ottobre 2024 al 16 marzo 2025. L'esposizione presenta opere dagli anni Novanta ad oggi, esplorando l'idea di autoritratto come "edificio", dove sculture e installazioni simboleggiano parole visive. Le opere, realizzate in materiali come bronzo e argilla, creano uno spazio che riflette transitorietà e vulnerabilità. La mostra include oltre venti lavori in un'architettura immersiva che ricrea l'ambiente dello studio dell'artista.
10 Corso Como presenta una vasta mostra dell’artista statunitense Talia Chetrit, che esplora con intensità i temi della sessualità, del potere e delle relazioni familiari attraverso la fotografia. Le opere spaziano tra autoritratti, scene familiari, nature morte e foto urbane, mescolando intimità e distanza. Chetrit sfida i canoni della femminilità e le convenzioni sociali, mentre mette in luce la complessità delle relazioni umane, l'ambiguità della rappresentazione e la costruzione dell'identità nei suoi scatti poetici e provocatori.
Vincitrice del Premio Termoli 2023, Irene Fenara torna al MACTE di Termoli questa volta con una mostra personale dal titolo Le buone ombre, dal 18 ottobre 2024 al 25 gennaio 2025. Gli scatti rubati dalle telecamere dei circuiti di sorveglianza in giro per il mondo sono il punto di partenza per la creazione di nuove immagini astratte di paesaggi naturali, esplorando il confine tra visibilità e invisibilità. L'esposizione include installazioni video e stampe inedite, oltre alla serie Autoritratti.
Il Castello di Rivoli presenta Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura, a cura di Francesco Manacorda e Marianna Vecellio. La mostra esplora la coesistenza tra umani e natura con opere di oltre venti artisti, tra cui Vivian Suter, Agnes Danes, Giuseppe Penone e Tomás Saraceno, che si sono ispirati al concetto di mutuo appoggio di Kropotkin. Attraverso installazioni e opere interattive, gli artisti invitano a superare la distinzione tra cultura e natura, trasformando la Manica Lunga del museo in un ambiente vivente che riflette su coesistenza e sostenibilità.
La chiesa sconsacrata di San Rocco nel cuore del centro storico di Bergamo è il luogo espositivo scelto da SpazioVolta per la personale di Wilfredo Prieto, dal titolo Troppo facile per l’incredulo vedere da lontano. Le installazioni, in dialogo con l’architettura, stimolano una riflessione sul dualismo tra sacro e profano. Opere come quella che dà il titolo alla mostra con un cervello e un cuore sull’altare, e Uovo e palla 8 (2016) richiamano temi di fragilità e infinità, mostrando come l’arte contemporanea possa valorizzare e rigenerare spazi storici per la comunità.
La mostra Il Surrealismo e l’Italia alla Fondazione Magnani-Rocca celebra i cento anni del Surrealismo, esplorandone l'influenza sulla scena italiana. Con oltre centocinquanta opere di artisti come Dalí, Magritte, Miró, Baj e de Chirico, l’esposizione si sviluppa in due capitoli: il primo sul Surrealismo internazionale e il suo arrivo in Italia, il secondo sulle sue interpretazioni italiane. La mostra riflette su come il Surrealismo abbia liberato l’inconscio, influenzando l’arte e la percezione della realtà fino a oggi.
Palazzo Strozzi ospita la più grande mostra dedicata a Helen Frankenthaler in Italia, dal titolo Dipingere senza regole. L'esposizione, curata da Douglas Dreishpoon, mette in dialogo le opere della Frankenthaler, tra cui tele e sculture, con quelle di artisti contemporanei come Pollock e Rothko, dal 1953 al 2002. La mostra celebra la sua innovativa tecnica soak-stain, che ha rivoluzionato la pittura moderna, evidenziando la sua capacità di unire astrazione e poesia. Attraverso prestiti da importanti musei, si esplora il lavoro di Frankenthaler, offrendo una visione completa della sua pratica creativa.
La mostra Post Scriptum. Un museo dimenticato a memoria si sviluppa sugli oltre diecimila metri quadrati del museo e presenta opere di circa trenta artisti, tra cui Tolia Astakhishvili, Maurizio Altieri, Beatrice Bonino e Felix Gonzalez-Torres. Questa esposizione speculare alla precedente del 2020 intitolata Editoriale riflette un percorso di cinque anni del museo sotto la direzione di Luca Lo Pinto, che ha coinvolto oltre duecentocinquanta artisti e indagato varie forme artistiche, sfidando le convenzioni espositive attraverso diverse sezioni tematiche.
La mostra Cutting Clouds. Tagliando le nuvole al Museo Madre di Napoli, esplora l'effimero e l'impermanente attraverso installazioni, workshop ed eventi performativi. Gli interventi, ispirati all’opera Cloud Scissors di George Brecht, evocano un’esperienza estetica basata su casualità e immaginazione. Tra gli artisti presenti figurano Yoko Ono, Eva Marisaldi, Dieter Roth, e Cesare Pietroiusti, ciascuno dei quali ha contribuito con opere che abbracciano diversi media: lavori site-specific, dipinti, sculture e performance.
La Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano questo inverno ospita la mostra Emilio Prini – Typewriter Drawings. Bologna/München/Roma – 1970/1971. Realizzata in collaborazione con l’Archivio Emilio Prini, presenta opere su carta ispirate alle mostre di Bologna, Monaco e Roma. Prini esplora concetti come il valore della merce, il ciclo produttivo e l’uso di tecnologie, documentando le sue ricerche su carta con una macchina da scrivere, come in una forma d’arte povera. Il progetto costituisce, inoltre, l’avvio di una ricerca e di una catalogazione in corso, a cura dell’Archivio Emilio Prini.
La Fondazione Bonollo, guidata dai collezionisti Sandra e Giancarlo Bonollo a Thiene, si trova nell'ex Collegio delle Suore Dimesse. Nata per condividere venticinque anni di ricerca artistica, questa istituzione si propone come crocevia culturale, valorizzando talenti contemporanei. La mostra Lessico Famigliare, curata da Chiara Nuzzi, riflette sui temi di memoria e identità attraverso le opere di dieci artisti, esplorando temi universali come intimità e collettività, e creando un dialogo emotivo tra arte e spettatore.
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea presenta METAL PANIC, la più completa mostra dedicata a Marcello Maloberti, un tributo a Milano, città che ha ispirato la sua pratica artistica. Curata da Diego Sileo, l’esposizione si articola come un libro d’artista, esplorando temi come la sacralità del quotidiano e il cambiamento urbano, attraverso opere dagli anni Novanta a oggi. La mostra include installazioni, performance e collage, con un approccio neorealista che fonde arte e vita in un cantiere artistico in continua evoluzione.
La mostra Out of the Grid. Italian zine 1978–2006 a XNL Piacenza esplora la scena delle autoproduzioni editoriali italiane tra il 1978 e il 2006, tra editoria underground e primi blog. Ospita fanzine, stampe originali, fac-simile e materiali tecnici, evidenziando le innovazioni nei media alternativi e l'uso di diversi formati (floppy disk, vinili, fax, blog). Ogni titolo riflette su questioni sociali e politiche legate alla libertà espressiva e al contesto giovanile. In programma, incontri e una zona interattiva per approfondimenti.
PALAZZOIRREALE, è un progetto in cui l’arte contemporanea incontra il territorio e la tradizione dell’azienda vinicola Bosca, con l’intento di creare una collezione per il patrimonio del Monferrato. Il percorso, arricchito da un archivio fotografico, ospita artisti sperimentali in dialogo con gli edifici una volta, e in parte tutt’ora, sede dell’azienda. Il primo appuntamento è dedicato alla produzione di Patrick Tuttofuoco, dal 2000 a oggi, e al tema del tempo, esplorato attraverso opere simboliche come Shape shifting (2024), una scultura luminosa che rappresenta due braccia intrecciate, visibile dal paese di Canelli e pensata come simbolo di connessione col territorio.
The Drawing Hall ha riaperto il 4 ottobre con Paradossi dell’abbondanza, mostra di Marzia Migliora curata da Alberto Fiz, visitabile fino al 17 novembre 2024. Il disegno, mezzo centrale di ricerca, coinvolge il pubblico in un’esperienza multisensoriale. Fulcro della mostra è Lo spettro di Malthus (2020), una videoinstallazione VR che esplora i costi ecologici del progresso. La mostra include anche opere della serie Paradossi dell'abbondanza, riflettendo sull'industria alimentare e il suo impatto sociale ed economico.