Art Basel a Parigi, le 10 installazioni da non perdere in città

Piazze, musei, hotel, palazzi storici. Con l'arrivo della fiera l’arte contemporanea sembra aver invaso Parigi. Ecco la guida definitiva per non perdere le migliori installazioni.

Palais d’Iéna Il Palais d’Iéna, icona del modernismo parigino progettato da Auguste Perret, ospiterà Tales & Tellers, un progetto speciale sviluppato in collaborazione con Miu Miu, Official Partner del Programma Pubblico di Art Basel Paris. Curato dall’artista Goshka Macuga, con la collaborazione di Elvira Dyangani Ose, direttrice del MACBA, il progetto si ispira a Women's Tales, una serie di cortometraggi realizzati da registe come Mati Diop e Alice Rohrwacher, e alle performance artistiche delle sfilate Miu Miu dal 2021. Il programma comprende performance dal vivo, proiezioni di cortometraggi commissionati e tavole rotonde con gli artisti. Tales & Tellers sarà visitabile dal 16 al 20 ottobre 2024.

"Tales & Tellers" official poster. Courtesy of Miu Miu.

Place Vendôme Ricordate le opere di Alicja Kwade e Urs Fischer? Place Vendôme è da sempre una piazza privilegiata per installare opere di grande dimensione. In occasione della fiera ospiterà quest’anno la scultura Giant Triple Mushroom di Carsten Höller, presentata dalla galleria Gagosian. Con i suoi tre metri di altezza, l’opera esplora il mondo dei funghi e le loro proprietà trasformative, offrendo un’esperienza che unisce arte, scienza e spazio urbano. 
Ma questo non è l'unico intervento di Höller, che negli stessi giorni aprirà a Parigi una sede del suo famoso ristorante pop-up "Brutalisten".

Carsten Höller, Giant Triple Mushroom, 2024. Courtesy l'artista e Gagosian.

Petit Palais Il magnifico Petit Palais ospiterà "C’mon England" di Jesse Darling, vincitore del Turner Prize 2023. Questo progetto segna la prima collaborazione tra Art Basel e il Petit Palais e comprende anche un ciclo di conferenze curato da Pierre-Alexandre Mateos e Charles Teyssou che affronteranno temi come l’evoluzione delle gallerie, le tendenze artistiche non occidentali e digitali, e l’arte Queer nella Parigi dei primi del Novecento. Il primo talk sarà dedicato all’artista Nil Yalter, vincitrice del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia 2024.

Jesse Darling, Big Dipper, 2023. Foto: Tom Carter.  

Avenue Winston Churchill Per l'occasione Avenue Winston Churchill, che collega il Grand Palais e il Petit Palais, diventerà pedonale. Qui troverete installate sculture iconiche come "Balmywisecrack" di John Chamberlain, "Pumpkin (L)" di Yayoi Kusama e "Maison démontable 6x9" di Jean Prouvé. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Parigi.

Yayoi Kusama, PUMPKIN (L), 2014. Veduta dell'installazione in ‘My Soul Blooms Forever,’ Museum of Islamic Art, Doha,  2022 – 2023. Foto: Raviv Cohen. Artwork ©️ YAYOI KUSAMA. Courtesy David Zwirner, Ota Fine Arts, Victoria Miro.

Avenue Winston Churchill

Jean Prouvé, Maison démontable 6x9, 1944. Foto: ©️ Galerie Patrick Seguin.

Cour de l’Hôtel de la Marine L'Hôtel de la Marine, situato in Place de la Concorde, è un palazzo neoclassico del XVIII secolo, un tempo sede dell'ammiragliato francese e oggi aperto al pubblico dopo un ampio restauro. La corte dell'edificio ospiterà quest’anno per la prima volta l’opera Aeolian (1986) di Takis, una scultura cinetica che interagisce con il vento, presentata dalla White Cube in collaborazione con il Centre des Monuments Nationaux.

Cour de l’Hôtel de la Marine. Foto: Marc Domage per Art Basel.

Cour de l’Hôtel de la Marine

Takis, Aeolian, 1986. Photo: @HliasNak

Domaine National du Palais-Royal Nei giardini del Palais-Royal troverete invece una selezione di sculture di artisti del XX e XXI secolo, tra cui "Paravent Girls" di Ghada Amer, "Pouce" di César, "Gold Rush" di Richard Long e "Silver Stele" di Heinz Mack. Tra le altre non mancano nuove opere, come "Tribute to Moondog" di Thomas Schütte, presentate in collaborazione con il CMN.

Thomas Schütte, Tribute to Moondog, 2024. Courtesy of Peter Freeman, Inc.. Foto: © Luise Heuter

Domaine National du Palais-Royal

Richard Long, Gold Rush, 2006. Courtesy l'artista e Sperone Westwater.

Chapelle des Petits-Augustins des Beaux-Arts de Paris Nel contesto gotico della "Chapelle des Petits-Augustins", un antico convento risalente al XIII secolo, Jean-Charles de Quillacq presenterà "A real boy" (2024), una combinazione di sculture e video installazioni che esplorano il corpo umano. Questo spazio affascinante, situato nel cuore di Parigi, è noto per la sua atmosfera storica e mistica, che crea un contrasto suggestivo con le opere contemporanee ospitate al suo interno.

Veduta dell'installazione dell'opera di Jean-Charles de Quillacq, "Jeans", 2020, nella mostra "autofonction", Marcelle Alix, Paris, 2020. Foto: Aurélien Mole.

Parvis de l’Institut de France Il Parvis dell’Institut de France ospiterà Le Grand Arbre Serpent di Niki de Saint Phalle, una scultura che esplora il tema della femminilità e della gioia di vivere, in collaborazione con la Galerie Mitterrand e la Città di Parigi.

Niki de Saint Phalle, L’Arbre-serpents, 1988. © Niki de Saint Phalle. Courtesy  Niki Charitable Art Foundation e Galerie Mitterrand. Foto: Grégory Copitet.

Musée National Eugène-Delacroix Nel museo dedicato a Eugène Delacroix, Ali Cherri presenterà un’installazione che esplora il legame tra storia, memoria e identità attraverso oggetti archeologici, in collaborazione con il Musée du Louvre e Almine Rech. Ali Cherri, artista libanese noto per il suo lavoro che fonde video, scultura e installazione, affronta tematiche legate alla geopolitica, alla memoria storica e alla fragilità del presente. Il suo lavoro spesso esplora le tensioni tra il passato e il presente, ponendo interrogativi sull'identità e sulla storia collettiva

Ali Cherri, The Toilet of Venus (‘The Rokeby Venus’) after Vélazquez, 2022. Courtesy Ali Cherri e Almine Rech

Hôtel de Sully Infine, l’Hôtel de Sully ospiterà Lynn Chadwick: Hypercycle. Capitolo I: Scalene, una mostra dedicata allo scultore britannico Lynn Chadwick, curata da Matthieu Poirier in collaborazione con Perrotin e il Centre des Monuments Nationaux. L'Hôtel de Sully, situato nel cuore del Marais, è un magnifico esempio di architettura rinascimentale, risalente al XVII secolo, e oggi è sede di eventi culturali di grande rilevanza. Lynn Chadwick, noto per le sue sculture in bronzo e acciaio, ha creato opere caratterizzate da forme geometriche e dinamiche, spesso ispirate alla figura umana e animale. 

Lynn Chadwick, Bullfrog, 1951. Foto: Claire Dorn. Courtesy Lynn Chadwick’s Estate e Perrotin.

Art Basel Paris 2024: Nnuova sede, nuovo nome, grandi aspettative e un crescente entusiasmo tra il pubblico e gli addetti ai lavori: le migliori premesse perché la nuova fiera trasformi Parigi in una pedina fondamentale nella scacchiera del mercato dell’arte contemporanea. 

Quella che dal 2022 abbiamo imparato a conoscere come Paris+ par Art Basel con questa edizione apre ufficialmente al pubblico con il nome Art Basel Paris, ufficializzando il passaggio di gestione, sempre sotto l’attenta curatela di Clément Delépine.


Scordatevi il Grand Palais Éphémère (che doveva essere smontato a fine 2024, una volta terminati i lavori di restauro del Grand Palais). Dopo tre lunghi anni di ristrutturazione la fiera torna negli incantevoli spazi di inizio Novecento del Grand Palais. 194 gallerie provenienti da 42 paesi, tra cui 51 alla prima partecipazione e 64 gallerie con sedi francesi.

Ma non finisce qui: ad Art Basel 2024 non basta nemmeno il Grand Palais. Il public program di questa edizione promette infatti di animare l'intera Parigi con una serie di talk, installazioni monumentali ed esposizioni che trasformeranno il volto di famosi luoghi storici, rendendo la città una vera e propria galleria a cielo aperto.

Le “Conversations” si terranno quest’anno al Petit Palais, proprio di fronte al Grand Palais, sempre sotto la curatela di Pierre-Alexandre Matéos e Charles Teyssou.
 


Il Programma, realizzato in collaborazione con Miu Miu, coinvolge dieci location emblematiche della città, tra cui il Museo del Louvre, il Petit Palais e il Palais d’Iéna. Un approccio innovativo alla tradizionale concezione di fiera, che lascia maggiore libertà alle gallerie favorendo la progettualità alla mera esposizione, instaurando un dialogo continuo tra l’arte moderna e contemporanea e il patrimonio culturale locale. Nella gallery tutte le tappe da non perdere!

Immagine di apertura: The Grand Palais, Paris, 2024. Foto Matthieu Croizier per Art Basel.

Palais d’Iéna "Tales & Tellers" official poster. Courtesy of Miu Miu.

Il Palais d’Iéna, icona del modernismo parigino progettato da Auguste Perret, ospiterà Tales & Tellers, un progetto speciale sviluppato in collaborazione con Miu Miu, Official Partner del Programma Pubblico di Art Basel Paris. Curato dall’artista Goshka Macuga, con la collaborazione di Elvira Dyangani Ose, direttrice del MACBA, il progetto si ispira a Women's Tales, una serie di cortometraggi realizzati da registe come Mati Diop e Alice Rohrwacher, e alle performance artistiche delle sfilate Miu Miu dal 2021. Il programma comprende performance dal vivo, proiezioni di cortometraggi commissionati e tavole rotonde con gli artisti. Tales & Tellers sarà visitabile dal 16 al 20 ottobre 2024.

Place Vendôme Carsten Höller, Giant Triple Mushroom, 2024. Courtesy l'artista e Gagosian.

Ricordate le opere di Alicja Kwade e Urs Fischer? Place Vendôme è da sempre una piazza privilegiata per installare opere di grande dimensione. In occasione della fiera ospiterà quest’anno la scultura Giant Triple Mushroom di Carsten Höller, presentata dalla galleria Gagosian. Con i suoi tre metri di altezza, l’opera esplora il mondo dei funghi e le loro proprietà trasformative, offrendo un’esperienza che unisce arte, scienza e spazio urbano. 
Ma questo non è l'unico intervento di Höller, che negli stessi giorni aprirà a Parigi una sede del suo famoso ristorante pop-up "Brutalisten".

Petit Palais Jesse Darling, Big Dipper, 2023. Foto: Tom Carter.  

Il magnifico Petit Palais ospiterà "C’mon England" di Jesse Darling, vincitore del Turner Prize 2023. Questo progetto segna la prima collaborazione tra Art Basel e il Petit Palais e comprende anche un ciclo di conferenze curato da Pierre-Alexandre Mateos e Charles Teyssou che affronteranno temi come l’evoluzione delle gallerie, le tendenze artistiche non occidentali e digitali, e l’arte Queer nella Parigi dei primi del Novecento. Il primo talk sarà dedicato all’artista Nil Yalter, vincitrice del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia 2024.

Avenue Winston Churchill Yayoi Kusama, PUMPKIN (L), 2014. Veduta dell'installazione in ‘My Soul Blooms Forever,’ Museum of Islamic Art, Doha,  2022 – 2023. Foto: Raviv Cohen. Artwork ©️ YAYOI KUSAMA. Courtesy David Zwirner, Ota Fine Arts, Victoria Miro.

Per l'occasione Avenue Winston Churchill, che collega il Grand Palais e il Petit Palais, diventerà pedonale. Qui troverete installate sculture iconiche come "Balmywisecrack" di John Chamberlain, "Pumpkin (L)" di Yayoi Kusama e "Maison démontable 6x9" di Jean Prouvé. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Parigi.

Avenue Winston Churchill Jean Prouvé, Maison démontable 6x9, 1944. Foto: ©️ Galerie Patrick Seguin.

Cour de l’Hôtel de la Marine Cour de l’Hôtel de la Marine. Foto: Marc Domage per Art Basel.

L'Hôtel de la Marine, situato in Place de la Concorde, è un palazzo neoclassico del XVIII secolo, un tempo sede dell'ammiragliato francese e oggi aperto al pubblico dopo un ampio restauro. La corte dell'edificio ospiterà quest’anno per la prima volta l’opera Aeolian (1986) di Takis, una scultura cinetica che interagisce con il vento, presentata dalla White Cube in collaborazione con il Centre des Monuments Nationaux.

Cour de l’Hôtel de la Marine Takis, Aeolian, 1986. Photo: @HliasNak

Domaine National du Palais-Royal Thomas Schütte, Tribute to Moondog, 2024. Courtesy of Peter Freeman, Inc.. Foto: © Luise Heuter

Nei giardini del Palais-Royal troverete invece una selezione di sculture di artisti del XX e XXI secolo, tra cui "Paravent Girls" di Ghada Amer, "Pouce" di César, "Gold Rush" di Richard Long e "Silver Stele" di Heinz Mack. Tra le altre non mancano nuove opere, come "Tribute to Moondog" di Thomas Schütte, presentate in collaborazione con il CMN.

Domaine National du Palais-Royal Richard Long, Gold Rush, 2006. Courtesy l'artista e Sperone Westwater.

Chapelle des Petits-Augustins des Beaux-Arts de Paris Veduta dell'installazione dell'opera di Jean-Charles de Quillacq, "Jeans", 2020, nella mostra "autofonction", Marcelle Alix, Paris, 2020. Foto: Aurélien Mole.

Nel contesto gotico della "Chapelle des Petits-Augustins", un antico convento risalente al XIII secolo, Jean-Charles de Quillacq presenterà "A real boy" (2024), una combinazione di sculture e video installazioni che esplorano il corpo umano. Questo spazio affascinante, situato nel cuore di Parigi, è noto per la sua atmosfera storica e mistica, che crea un contrasto suggestivo con le opere contemporanee ospitate al suo interno.

Parvis de l’Institut de France Niki de Saint Phalle, L’Arbre-serpents, 1988. © Niki de Saint Phalle. Courtesy  Niki Charitable Art Foundation e Galerie Mitterrand. Foto: Grégory Copitet.

Il Parvis dell’Institut de France ospiterà Le Grand Arbre Serpent di Niki de Saint Phalle, una scultura che esplora il tema della femminilità e della gioia di vivere, in collaborazione con la Galerie Mitterrand e la Città di Parigi.

Musée National Eugène-Delacroix Ali Cherri, The Toilet of Venus (‘The Rokeby Venus’) after Vélazquez, 2022. Courtesy Ali Cherri e Almine Rech

Nel museo dedicato a Eugène Delacroix, Ali Cherri presenterà un’installazione che esplora il legame tra storia, memoria e identità attraverso oggetti archeologici, in collaborazione con il Musée du Louvre e Almine Rech. Ali Cherri, artista libanese noto per il suo lavoro che fonde video, scultura e installazione, affronta tematiche legate alla geopolitica, alla memoria storica e alla fragilità del presente. Il suo lavoro spesso esplora le tensioni tra il passato e il presente, ponendo interrogativi sull'identità e sulla storia collettiva

Hôtel de Sully Lynn Chadwick, Bullfrog, 1951. Foto: Claire Dorn. Courtesy Lynn Chadwick’s Estate e Perrotin.

Infine, l’Hôtel de Sully ospiterà Lynn Chadwick: Hypercycle. Capitolo I: Scalene, una mostra dedicata allo scultore britannico Lynn Chadwick, curata da Matthieu Poirier in collaborazione con Perrotin e il Centre des Monuments Nationaux. L'Hôtel de Sully, situato nel cuore del Marais, è un magnifico esempio di architettura rinascimentale, risalente al XVII secolo, e oggi è sede di eventi culturali di grande rilevanza. Lynn Chadwick, noto per le sue sculture in bronzo e acciaio, ha creato opere caratterizzate da forme geometriche e dinamiche, spesso ispirate alla figura umana e animale.