L’opera di Enzo Mari vista da Hans Ulrich Obrist

Alla Triennale una mostra interamente dedicata al lavoro e al pensiero del designer e accademico italiano.

La Triennale di Milano con il suo Museo del Design Italiano inaugura il 17 ottobre una mostra curata di Hans Ulrich Obrist con Francesca Giacomelli dedicata interamente all’opera e alle idee di Enzo Mari, uno dei più importanti designer, artisti, critici e teorici della scuola italiana. L’esposizione comprende progetti, modelli, disegni e materiali, molti dei quali mai esposti prima, provenienti dall’Archivio Enzo Mari, recentemente donati al CASVA, il centro di studi avanzati sulle arti visive del Comune di Milano.

1964, La Serie della Natura, N. 4: la pantera, con Elio Mari, serigrafia su texilina, 56 x 112 cm, Danese Milano. Foto Danese

La mostra si compone di una sezione storica, curata da Francesca Giacomelli, e di una serie di contributi di artisti e designer internazionali – tra cui Delita Husni-Bey, Tacita Dean, Dominique Gonzalez-Foerster, Mimmo Jodice, Dozie Kanu, Adrian Paci, Barbara Stauffacher Solomon, Rirkrit Tiravanija, Danh Vō, Nanda Vigo – che sono stati invitati a rendere omaggio a Mari con installazioni site-specific e nuove opere appositamente commissionate. Un contributo in particolare è quello di Nanda Vigo, il cui lavoro, realizzato per la mostra poco prima della sua morte e mai esposto in precedenza, reinterpreta con la luce 16 animali e 16 pesci, due delle opere più famose di Mari.

La sezione storica si sviluppa, invece, a partire dal riallestimento dell’ultimo progetto espositivo dell’autore, Enzo Mari. L’arte del design, tenutosi alla GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino nel 2008-2009. La mostra presenta un corpus che raccoglie una selezione di circa 250 progetti di Mari – dalle Pitture degli anni Cinquanta alle Strutture degli anni Cinquanta e Sessanta (Arte programmata), dalla serie di contenitori Putrella (1958) ai multipli d’arte de La Serie della Natura (1961-1976) – considerati tra i più rappresentativi dei quasi 2.000 ideati nel corso della sua carriera, esposte in ordine cronologico, senza distinzioni fra discipline, tecniche e tipologie di ricerca.

Perché una mostra di falci, Danese, Milano, 1989. © Triennale Milano. Foto Gianluca Di Ioia

In parallelo la sezione che raccoglie diciannove Piattaforme di Ricerca presenta approfondimenti su altrettanti progetti dai quali emergono le tematiche centrali nella pratica e nella poetica di Mari, come le prime indagini sulle ambiguità percettive, le ricerche sulla produzione sperimentale, le ricerche sulla produzione di serie, il tema dello standard. Negli approfondimenti è inclusa una selezione delle Allegorie e degli ultimi progetti realizzati da Mari negli anni successivi alla mostra antologica di Torino, tra i quali lo scenografico progetto di allestimento dell’esposizione Vodun, African Voodoo (2011) disegnato per la Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi nel 2010, di cui è riproposto un ambiente dai rimandi formali alle strutture dei modelli che costituiscono la Proposta per un’autoprogettazione del 1974.

Completa il percorso una serie di video interviste realizzate da Hans Ulrich Obrist che testimoniano la costante tensione etica di Mari, la sua profondità teorica e la straordinaria capacità progettuale di dare forma all’essenziale.

Titolo esposizione:
Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli
A cura di:
Hans Ulrich Obrist e Francesca Giacomelli
Progetto allestimento:
Paolo Ulian
Direzione artistica:
Lorenza Baroncelli
Date di apertura:
17 ottobre 2020 – 18 aprile 2021
Dove:
Triennale Milano, viale Alemagna 6, 20121, Milano

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