Enzo Mari, artista, designer e teorico, il cui lavoro e approccio critico hanno fortemente influenzato il mondo del progetto, dona al Comune di Milano, città in cui ha lavorato e vissuto, l’archivio che documenta la sua attività professionale dal 1952 al 2015. Entrano così a far parte del patrimonio civico milanese circa 1.500 progetti, documentati da disegni tecnici, modellini, prototipi, lucidi, disegni, prove di stampa, manifesti, opere d’arte, fotografie, libri e cataloghi legati al lavoro di Enzo Mari. L’archivio è stato donato per essere riordinato, conservato e messo a disposizione del pubblico.
Sarà ospitato al CASVA, Centro di Alti Studi sulle Arti Visive, istituito dal Comune di Milano nel 1999 e che oggi custodisce già ventidue archivi professionali legati al mondo dell’architettura, del design, della grafica, tra cui quello di Vittorio Gregotti, Roberto Sambonet e dello studio DDL di Jonathan De Pas, Donato D’Urbino, Paolo Lomazzi.
Alcuni materiali dell’archivio donato al Comune saranno esposti nella mostra “Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist”, che inaugurerà il 17 aprile presso la Triennale di Milano, con la curatela storica di Francesca Giacomelli e la direzione artistica di Lorenza Baroncelli. Sarà quindi una prima occasione per vedere alcuni dei progetti, dei disegni e dei documenti provenienti dall'archivio di Mari, accanto ai contributi di una serie di artisti e progettisti invitati dal curatore a rendere omaggio al lavoro e alla sua figura.
Insieme alla donazione dell’archivio di Mari, la Giunta milanese ha approvato il progetto per la realizzazione del CASVA, centro di rilevanza europea per lo studio dell’architettura, dell’arte e del design del Novecento, presso il quartiere QT8, con un investimento previsto di 7.350.000 euro.
Immagine di apertura: stampa serigrafica “la Mela” della “Serie della natura” realizzata da Enzo Mari per Danese nel 1963, tratta da"Enzo Mari '67”, da domus 458, gennaio 1968.