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Petrit Halilaj presenta una grande installazione al New Museum

Al New Museum di New York, Petrit Halilaj ha ricreato 505 reperti archeologici del Neolitico ritrovati prima della guerra in Kosovo, come se fosse uno stormo uccelli appena atterrato dentro le sale del museo.

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  • 20 ottobre 2017
  • New York
  • 2017

Il New Museum ha inaugurato le nuove South Galleries a New York con una mostra del giovane artista kosovaro Petrit Halilaj. Nella sua installazione “RU” usa la propria biografia come punto di partenza, usando i processi espositivi per alterare il corso di storie private e collettive. Per la sua mostra al New Museum Halilaj presenta un importante progetto che inizia a Runik, la città del Kosovo in cui è cresciuto e sito di uno dei primi insediamenti neolitici della regione, dove sono stati fatti i ritrovamenti archeologici più importanti del Paese.

Fig.1 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.2 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.3 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.4 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.5 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.6 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.7 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.8 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.9 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.10 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.11 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.12 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.13 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.14 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.15 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 201717
Fig.16 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.17 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.18 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.19 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.20 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.21 Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017

Durante gli scavi archeologici del 1968 e 1983 vennero fatti dei ritrovamenti straordinari, tra cui lo strumento musicale conosciuto come Runik Ocarina. Ad oggi questo patrimonio si trova ripartito tra due paesi, all’interno di istituzioni diveres a seguito della guerra del Kosovo negli anni ’90. I più preziosi di questi oggetti risiedono attualmente nei depositi del Museo di Storia Naturale di Belgrado, mentre i reperti meno significativi sono conservati al Museo del Kosovo di Pristina. Inaccessibili al pubblico e agli abitanti di Runik, questi oggetti hanno un grande valore simbolico per una nazione a cui manca parte del suo quadro di riferimento condiviso, ed evidenziano le contraddittorie rivendicazioni di due paesi che condividono lo stesso patrimonio materiale.

Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.22 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.23 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.24 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.25 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.26 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.27 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.28 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.29 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.30 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.31 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.32 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.33 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.34 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017
Fig.35 Petrit Halilaj, vista dell'installazione al New Museum, New York, 2017

In “Petrit Halilaj: RU”, Halilaj presenta un nuovo lavoro video, diverse grandi sculture di tessuto e una grande installazione immersiva che si basa sulla sua ricerca fatta sui modelli di volo e habitat degli uccelli migratori. Unendo tra loro i materiali di archivio di più istituzioni internazionali Halilaj mette per la prima volta a disposizione del pubblico tutti i ritrovamenti di Runik. Ricostruendo un totale di 505 oggetti e frammenti trovati e registrati, come uccelli che abitano un paesaggio immaginato, Halilaj si immagina questi artefatti come piccoli esseri riuniti momentaneamente, che vivono e prosperano attraverso il movimento, anziché all’appartenenza a un sito o contesto unico.

Petrit Halilaj, vista dell’installazione al New Museum, New York, 2017
  • Petrit Halilaj: RU
  • Petrit Halilaj
  • Helga Christoffersen
  • New Museum
  • 235 Bowery, New York
  • fino al 7 gennaio 2018
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