Quasi si trattasse di pelli perdute in un repentino mutamento culturale questo prêt à porter tagliato nella moquette o in altri materiali come il feltro o il polistirene è un catalogo di tic abitativi per una umanità urbana a cui è rimasta a cuore solo l’idea di comfort. È difficile non pensare a una specie che non sa più abitare il suo corpo costantemente impegnata in conflitti interiori o esteriori.
Per queste armature si scomodano riferimenti alti come il feltro di beuysiana memoria o le cellule di Absalon ma è evidente che non è all’idea di protezione o a quella di spazio di resistenza che queste uniformi rimandano. In particolare quella al suolo fa pensare all’idea del tappeto in cui si arrotolano i cadaveri o sotto cui si nasconde la cenere ma questo avviene solo se si praticano un immaginario gore e una ironia distaccata a cui Faustino sembra inconsciamente fare riferimento.