Da improbabili corni di unicorno e scheletri di sirene, ad animali imbalsamati, a libri rari: dal XVI secolo all’ all’Illuminismo la Wunderkammer (gabinetto delle meraviglie, o delle curiosità) è, nelle dimore aristocratiche di tutta Europa, il locale adibito ad ospitare i cimeli più strani ed eccezionali. Un “teatro del mondo”, come teorizzava Samuel Quiccheberg nel suo “Iscriptiones” (il più antico trattato noto sul collezionismo, 1565) per soddisfare non solo la sete di conoscenza ma la narcisistica aspirazione ad evocare stupore attraverso l’esposizione di “mirabilia”.
Seppure senza una tale enfasi teatrale, è questa fascinazione antica per l’occultamento e il disvelamento, insieme al più prosaico bisogno di ottimizzare uno spazio ridotto, a ispirare l’intervento di ristrutturazione di un interno a firma di P + S Estudio de Arquitectura a Madrid: un appartamento di 42 mq concepito come un “gabinetto delle curiosità” per ospitare gli oggetti collezionati dal committente nel corso della vita e per soddisfare le esigenze mutevoli dell’abitare contemporaneo.
Cuore del progetto è una struttura di arredo fisso in legno di faggio vaporizzato che serpeggia nell’ambiente delimitando le diverse aree funzionali e incorpora spazi di archiviazione, ripostigli, librerie, cucina, letto a ribalta e paravento pieghevole, in modo da consentire una configurazione flessibile degli spazi trasformati attraverso l'esercizio di nascondere o mostrare gli elementi che li compongono.
Un’attenta rilettura dei caratteri storici del luogo e il recupero dei materiali di pregio in chiave sostenibile connotano il progetto.
L’originaria soletta in cemento armato a vista, realizzata in modo impeccabile con casseforme in legno (soluzione sempre più rara negli edifici di edilizia residenziale collettiva a causa dell'industrializzazione) è riportata alla vista e “svelata” (come un cimelio?) nel suo carattere materico, consentendo di guadagnare maggiore altezza negli ambienti.
Le piastrelle in marmo che rivestivano bagni e pavimento dell’appartamento sono state recuperate e riciclate come inerte principale della graniglia ("terrazzo") che compone la totalità dei pavimenti e i rivestimenti di bagni e piani di lavoro di bagno e cucina, favorendo la riduzione degli scarti di cantiere e conferendo all’ambiente un carattere ruvido e accogliente, enfatizzato dal mattone delle partizioni e dalle trame degli impianti a vista.
- Architettura:
- P + S ESTUDIO DE ARQUITECTURA (Francisco Parada + Laura R. Salvador)
- Gruppo di progetto:
- Ricardo Sousa Melo, Lidija Soldo, Justine Genin
- Costruzione:
- Wilmer Tumbaco