Douglas Gordon al Museo Rodin

In un gioco di rimandi, ricampionando Star Trek, l'artista scozzese rende omaggio alla più celebre delle sculture di Auguste Rodin.

È una sorta di cameo, questo Star Trek: prevedibili incidenti in situazioni sconosciute di Douglas Gordon, nel percorso estivo del Museo Rodin. La mostra L'invenzione dell'opera: Rodin e gli ambasciatori, è destinata a riattivare la rilettura delle influenze che la pratica artistica dello scultore francese ha indelebilmente proiettato sull'arte contemporanea. Quello di Douglas Gordon è l'unico lavoro presentato autonomamente in una piccola sala al primo piano dell'Hotel Byron. La referenza al celeberrimo Le baiser di cui una delle tre versioni in marmo è conservata al piano terra, è più che palese soprattutto nelle intenzioni dei curatori, che considerano questa installazione-video dell'artista scozzese, realizzata nel 1995 come un gioco di rimandi con l'idea comune a Rodin di lavorare attraverso serie, frammenti e ripetizione.

Douglas Gordon procede a una campionatura delle rare scene di bacio del telefilm Star Trek, quelle in cui il Capitano Kirk è differentemente coinvolto nel fortunatissimo cliché iconografico e che ri-filmato, debitamente rallentato e riproposto in loop ingenera una spiazzante plasticità. Esattamente come per il gruppo marmoreo, da Rodin a più riprese affrontato e abbandonato. Così Rodin lo descriveva, poco entusiasticamente a Paul Gsell: "è proprio un grande soprammobile scolpito in modo scontato e che concentra l'attenzione sui due personaggi invece di aprire larghi orizzonti al sogno".

Douglas Gordon, Star Trek, predictable incident in unfamilia surroundings, 1995. Collezione 49 Nord 6 Est – FRAC Lorraine. © D. Gordon.

Douglas Gordon conferisce all'installazione l'imperativa sciatteria propria di alcuni suoi progetti, allestendo uno scassato home-teather, con proiettore appoggiato su casse di birra. Il piccolo vezzo è che si tratta di una marca francese molto famosa alla fine dell'800, caduta in disgrazia negli ani '70 e di nuovo protagonista di un fulmineo revival. Il lavoro conserva intatta la seduzione per immagine, le recupera dal flusso in cui sono di solito annegate e nella manipolazione di Douglas Gordon, il capitano Kirk è, di volta in volta, seduttore o sedotto trasformandosi in silenzioso soggetto di un monumento contemporaneo alla libido degli eroi della fiction. Nel cortile del museo, la mostra prolunga il suo gioco di appropriazione introducendoci questa volta a veri monumenti quelli dell'artista Urs Fisher. Partendo da un oscuro dettaglio biografico Gordon genera un tributo in grandi dimensioni a M.me de Ponty e al suo circolo, Zizi e M.me Satin. Dietro la banalità dello pseudonimo, si cela il poeta Stéphane Mallarme che così firmava i suoi corsivi alimentari sulle colonne delle riviste di moda della fine del XIX secolo.

Douglas Gordon, Star Trek, predictable incident in unfamilia surroundings, 1995. Collezione 49 Nord 6 Est – FRAC Lorraine. © D. Gordon.

Le sculture sono calchi in bronzo dipinto molto simili ai chewing-gum masticati che hanno segnato e segnano l'estetica unmonumental fin dai suoi inizi. Questo gruppo di sculture prepara lo spettatore a un percorso che si dirama poi in una decina di capitoli: modellare, lisciare, assemblare, combinare ecc. In ognuno di questi si disegnano connessioni più strette tra gli artisti in mostra e la processualità artistica dell'atelier di Rodin. Dal modellato alla texture, qui intesa come pelle, dove i feltri di Beuys vengono comparati agli studi di vestaglie nelle varie versioni del monumento a Balzac.

Douglas Gordon procede a una campionatura delle rare scene di bacio del telefilm Star Trek e che ri-filmato, debitamente rallentato e riproposto in loop ingenera una spiazzante plasticità.
Douglas Gordon, Star Trek, predictable incident in unfamilia surroundings, 1995. Collezione 49 Nord 6 Est – FRAC Lorraine. © D. Gordon.

Tanti piccoli e preziosi capolavori, recuperati dal display del museo come dai favolosi fondi dell'archivio e dai depositi. Sfilano in ordine sparso lavori curiosi di Nauman (Butt to Butt), assemblages di gusci d'uovo di Broodthaers e altre opere molto ben selezionate di Twombly o Marcel Duchamp. È lunga la lista di altri imprescindibili artisti del XX secolo, moderni e contemporanei, che completano questa bizzarro corpo diplomatico. Fino a settembre nell'austero contenitore dell'hotel di rue de Varenne sono dunque in corso differenti tentativi di teletrasporto, nei quali la figura di Rodin riapparirà imprevedibilmente al centro della ricerca artistica del momento. Ivo Bonacorsi

Douglas Gordon, Star Trek, predictable incident in unfamilia surroundings, 1995. Collezione 49 Nord 6 Est – FRAC Lorraine. © D. Gordon.