"Le scuole non sono solo luoghi di apprendimento. Possono essere spazi accoglienti, persino rifugi che offrono assistenza, aiuto, supporto psicologico e medico. Nei contesti di conflitto, questo diventa ancora più urgente. L'architettura deve rispondere in modo rapido ed efficace, trasformando la vulnerabilità in un'opportunità di rinascita". Con questo slancio vitale l’architetto Alessandro Scandurra, fondatore di Scandurra Studio, presenta il suo progetto vincitore (con Mykhailo Vustianskyi) del concorso internazionale "Future School for Ukraine”, finanziato dal Fondo Lituano per la Cooperazione allo Sviluppo e l'Assistenza Umanitaria allo scopo di ricostruire le scuole danneggiate dalla guerra in Ucraina e realizzato dalla Central Project Management Agency in collaborazione con l'Unione Lituana degli Architetti.
Con un patrimonio scolastico di 1663 scuole danneggiate e 201 completamente distrutte nel conflitto, rapidità, efficienza e riduzione dei costi erano gli imperativi del processo edilizio di ricostruzione. Il prototipo "New - Neighborhood for Educational Wonder" di Studio Scandurra è stato selezionato proprio per la sua capacità di rispondere a queste esigenze, fungendo da modello per nuove scuole in Ucraina già dalla metà del 2025.
Il progetto si fonda sui principi del Design for Disassembly e ha la schiettezza ingegneristica di un meccano. Elementi prefabbricati modulari, facilmente assemblabili, disassemblabili e trasportabili favoriscono una consistente riduzione dei costi, dei tempi di costruzione e delle emissioni di CO2 e rendono la costruzione ripetibile, scalabile e rapidamente configurabile nei più diversi contesti.
Nell’impostazione di base, in 10.000 metri quadrati il prototipo include spazi educativi e ricreativi, aree dedicate alla cura e alla protezione civile, spazi ibridi per incoraggiare la vita comunitaria. L’impianto si articola attorno ad un sistema di giardini interconnessi ispirati al tema dell’ hortus conclusus da cui filtrano luce e ventilazione naturali, con funzione di laboratori a cielo aperto in coerenza con l’interpretazione di Scandurra della scuola come “laboratorio di comunità” e come spazio civico per l’ interazione sociale e la creatività.
L’involucro prevede una struttura intelaiata e pannelli di tamponamento stratificati in legno e cemento altamente isolanti e una copertura a verde. Esternamente, facciate verdi integrano aggregati minerali riciclati e recuperati, in omaggio ai valori dell’economia circolare e come reinterpretazione catartica delle rovine della guerra.
Il progetto segue le linee guida “Do No Significant Harm” (DNSH) per un design non invasivo rispetto al contesto in cui si situa e soddisfa gli standard nZEB per gli edifici ad elevata efficienza energetica.