Le stazioni di servizio: un’evoluzione di stile

Da Gio Ponti a Le Corbusier, da Arne Jacobsen a Norman Foster, storia di una tipologia che ha costruito la cultura visiva del ventesimo secolo, con parecchi dubbi sul suo futuro. 

Arne Jacobsen, Klampenborg, Danimarca, 1937 Foto di Madeira78 da wikimedia commons

Giuseppe Pettazzi, Fiat Tagliero, Asmara Eritrea, 1938 Foto di David Stanley su Flickr

Angelo Bianchetti, punto ristoro Pavesi sulla Milano - Laghi, Italia, 1958 Courtesy Archivio Arch. Jan Jacopo Bianchetti

R. W. Lindholm Service Station Frank Lloyd Wright, Cloquet Minnesota USA, 1958 Foto di McGhiever on wikimedia commons

Melchiorre Bega, Il Mottagrill di Cantagallo, Autostrada del sole, Italia, 1960 Foto di Albertomos su wikimedia commons

Albert Frey e Robson Chambers, Tramway Gas Station, Palm Springs, California 1965 Foto di Kansas Sebastian su Flickr

William Pereira, 76 Station a Beverly Hills, Los Angeles USA, 1965 Foto di Chris Lott su Flickr

Jean Prouvé, Total, Francia, 1967-69 Foto di Jsmaur su wikimedia commons

Mies van der Rohe, ex Stazione di servizio dell'Île des Sœurs, Montréal, Canada, 1969 Foto di Kate McDonnell su wikimedia commons

Venturi, Scott Brown and Associates, Exxon Gas Station per Disney World, Orlando, Florida USA, 1995 Da Domus 787, novembre 1996

Norman Foster, Repsol service stations, Spagna, 1998 Foto di Chesgv su wikimedia commons

Atelier Sad, Gas Galanta, Slovacchia, 2011 Courtesy Atelier Sad

Khmaladze Architects, Fuel Station + McDonalds, Batumi (Georgia), 2013 Courtesy Khmaladze Architects

Chissà che fine faranno tutte le stazioni di servizio quando per fare il pieno basterà una semplice presa elettrica. Nasce subito una nostalgia preventiva. Nel primo anno di Domus, Gio Ponti invece scriveva Lo stile della benzina (Domus 11, novembre 1928) che metteva a fuoco il nuovo fenomeno degli impianti di rifornimento “Lampo” che cominciavano a comparire nei paesaggi urbani padani. Con l’annessione di Fiume del 1924 l’Italia aveva poi acquisito la sua prima raffineria, la Romsa, che dal 1926 era diventata proprietà dell’Agip, Azienda Generale Italiana Petroli. Mentre il termine fordismo non era ancora stato coniato e Tazio Nuvolari costituiva la sua prima scuderia corse, Ponti era affascinato da questi candidi padiglioni, “semplici, cementizi, bianchissimi, con larghe gronde sporgenti a sbalzo a riparare le macchine: sono ornati soltanto di sportivi richiami pubblicitari”. 

Domus 11, novembre 1928

Vedeva arrivare da lì la modernità che avrebbe cambiato tutta l’architettura, proprio in quelle colonnine dove si erano rifornite le Humber e Delage scandalosamente accostate da Le Corbusier ai templi greci di Paestum e del Partenone cinque anni prima in Vers une architecture: “L’automobile è un oggetto dalla funzione semplice (spostarsi rapidamente) e dai fini complessi (comfort, resistenza, estetica) che ha imposto alla grande industria la necessità della standardizzazione […] Da qui nasce lo stile, cioè l’acquisizione unanimemente riconosciuta di uno stato di perfezione generalmente avvertito”. 

Studio di architettura e urbanistica Marco Petreschi, distributori elettronici. Da Domus 621, ottobre 1981

Stazione di servizio, anni ’30. Photo courtesy Quattroruote / Ruoteclassiche Editoriale Domus

Stazione di servizio, anni ’60. Photo courtesy Quattroruote / Ruoteclassiche Editoriale Domus

Stazione di servizio, anni ’60. Photo courtesy Quattroruote / Ruoteclassiche Editoriale Domus

Stazione di servizio, anni ’70. Photo courtesy Quattroruote / Ruoteclassiche Editoriale Domus

Pubblicità Esso. Da Domus 119, novembre 1937

Pubblicità Agip. Da Domus 129, settembre 1938

Pubblicità Agip. Da Domus 134, febbraio 1939

Giò Ponti, Illusività dell’architettura. Presentazione del Clube dos Quinhentos di Oscar Niemeyer. Tra le molte strutture del club, viene citata anche la stazione di servizio. Da Domus 277, dicembre 1952

Ado Franchini, stazione di servizio, Como, Italia. Da Domus 292, marzo 1954

Bruno Cassetti, Max Chelli, Marco De Michelis, Maurizio di Puolo, Marco Fano, concorso per il progetto di una stazione di servizio AGIP, 1968. Da Domus 470, gennaio 1969

Giorgio Boaga, “Uno su tre”, concorso per il progetto di una stazione di servizio AGIP, 1968. Da Domus 470, gennaio 1969

Mario Dal Mas, Manfredi Greco, “Scocca 70”, concorso per il progetto di una stazione di servizio AGIP, 1968. Da Domus 470, gennaio 1969

Studio di architettura e urbanistica Marco Petreschi, distributori elettronici. Da Domus 621, ottobre 1981

Venturi, Scott Brown and Associates, Inc., stazione di servizio, Orlando, Florida, 1995. Foto © Matt Wargo. Da Domus 787, novembre 1996

Venturi, Scott Brown and Associates, Inc., stazione di servizio, Orlando, Florida, 1995. Foto © Matt Wargo. Da Domus 787, novembre 1996

Venturi, Scott Brown and Associates, Inc., stazione di servizio, Orlando, Florida, 1995. Foto © Matt Wargo. Da Domus 787, novembre 1996

Minale Tattersfield & Acton, sistema di stazioni di servizio trasportabili, 1997. Da Domus 797, ottobre 1997

Giuseppe Terragni, progetto di stazione di servizio standardizzata, 1940 circa. Da Domus 811, gennaio 1999

Alessandro Bragaglia, Beppe Finessi, Antonio Fortugno, Ciro Mariani, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Mario Pegoraro, Stazioni di servizio ovvero la tipologia del moderno, Itinerario Domus 152. Da Domus 811, gennaio 1999

Alessandro Bragaglia, Beppe Finessi, Antonio Fortugno, Ciro Mariani, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Mario Pegoraro, Stazioni di servizio ovvero la tipologia del moderno, Itinerario Domus 152. Da Domus 811, gennaio 1999

Alessandro Bragaglia, Beppe Finessi, Antonio Fortugno, Ciro Mariani, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Mario Pegoraro, Stazioni di servizio ovvero la tipologia del moderno, Itinerario Domus 152. Da Domus 811, gennaio 1999

Alessandro Bragaglia, Beppe Finessi, Antonio Fortugno, Ciro Mariani, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Mario Pegoraro, Stazioni di servizio ovvero la tipologia del moderno, Itinerario Domus 152. Da Domus 811, gennaio 1999

Alessandro Bragaglia, Beppe Finessi, Antonio Fortugno, Ciro Mariani, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Mario Pegoraro, Stazioni di servizio ovvero la tipologia del moderno, Itinerario Domus 152. Da Domus 811, gennaio 1999

Alessandro Bragaglia, Beppe Finessi, Antonio Fortugno, Ciro Mariani, Stefano Mirti, Matteo Pastore, Mario Pegoraro, Stazioni di servizio ovvero la tipologia del moderno, Itinerario Domus 152. Da Domus 811, gennaio 1999

Camille Walala, Walala Pump & go gas station, Fort Smith, Arkansas, 2020. Da Domus 1043, febbraio 2020

Samyn and Partners, stazione di servizio e ristorante TOTALFINAELF, Hellebecq, Belgio, 1999. Foto © Marie-Françoise Plissart

Samyn and Partners, stazione di servizio e ristorante TOTALFINAELF, Hellebecq, Belgio, 1999. Foto © Marie-Françoise Plissart

Johnston Marklee, Office dA, Helios House, Los Angeles, 2007. Foto © Eric Staudenmaier

Johnston Marklee, Office dA, Helios House, Los Angeles, 2007. Foto © Eric Staudenmaier

Johnston Marklee, Office dA, Helios House, Los Angeles, 2007. Foto © Eric Staudenmaier

Assemble, The Cineroleum, Londra, 2010. Foto © Morley von Sternberg

Assemble, The Cineroleum, Londra, 2010. Foto © Assemble

Assemble, The Cineroleum, Londra, 2010. Foto © Zander Olsen

Ecco dunque lo stile della benzina, parallelo a quelli architettonici anche se questi ultimi rifiutano di ritenersi tali a partire dal modernismo, preoccupato solo della funzionalità e dall’impatto sociale, mai dell’estetica. Tuttavia è divertente scorrere gli impianti di rifornimento in senso cronologico: a ogni decennio corrisponde se non uno stile, una cifra o quantomeno uno Zeitgeist. Dal machinisme degli anni ‘20 si passa alle forme sinuose degli anni ‘30 di Klampenborg in Danimarca dove nel 1937 Arne Jacobsen disegna un grande ombrello piatto e perfettamente circolare mentre l’anno dopo Giuseppe Pettazzi ad Asmara, in Eritrea, realizza il distributore Fiat Tagliero con sembianze déco che dal 2017 è patrimonio Unesco. 

Angelo Bianchetti, punto ristoro Pavesi sulla Milano - Laghi, Italia, 1958. Courtesy Archivio Arch. Jan Jacopo Bianchetti

La Seconda guerra mondiale è una cesura anche in questo campo, ma poi le ricostruzioni nazionali e la nuova affluent society del Dopoguerra gonfiano le vele a queste piccole infrastrutture che sono occasione di rinnovamento dell’immaginario: il punto ristoro Pavesi che nel 1958 Angelo Bianchetti realizza sulla Milano-Laghi è un grande salto verso il futuro, così come lo è il Mottagrill di Cantagallo sull’Autostrada del Sole di Melchiorre Bega di due anni dopo, coronamento della grande avventura del boom italiano frutto del quadrumvirato Eni-Autostrade-Fiat-Pirelli. Anche i maestri sono stati costretti a confrontarsi con questo tema, a partire da Frank Lloyd Wright che fa volare una delle sue coperture di rame sopra la Service Station di Cloquet, Minnesota nel 1958, mentre circa dieci anni dopo Jean Prouvé è totalmente a suo agio nel ripensare la catena Total in Francia e persino Mies van der Rohe nell’anno della morte (1969) si cimenta col tema, sull’Isola di Nun in Canada. 

Gli anni ‘60 sono il decennio aperto dal libro d’artista pietra miliare del pop di Ed Ruscha, Twenty-Six Gasoline Stations (1963) e dal neofuturismo della serie a cartoni animati The Jetsons (1962) che hanno anticipato di poco i grandi spigoli rialzati della 76 Station a Beverly Hills di William Pereira e la Tramway Gas Station di Albert Frey e Robson Chambers in California, entrambe del 1965. Tra il 1970 e il 1971, ancora, poco prima della più grande crisi petrolifera del ‘900, Vittorio De Feo vinceva il concorso nazionale per il progetto di una stazione di servizio Esso, mentre Costantino Dardi e Giovanni Morabito realizzavano il metafisico cubo luminoso sospeso sopra la stazione Agip di Mestre-Bazzera. Con la fine degli anni Settanta vediamo diffondersi poi una tipologia inedita, molto colorata, di stazioni di rifornimento in forma di dischi volanti nell’Unione Sovietica, da Kyiv a Baku. 

Domus 787, novembre 1996

Negli anni del postmoderno, invece, anche questi impianti in fondo funzionalisti e tecnologici si sono mascherati con il genius loci locale, come nella BP Station di Drakensberg, Sudafrica ovvero il paese dove è cresciuta Denise Scott Brown, coautrice di Imparare da Las Vegas (1972), il classico che ha studiato i billboard e gli effetti pop dell’uso di massa dell’automobile sulle città. Solo nel 1995 però Venturi, Scott Brown and Associates sono riusciti a realizzarne una pompa di benzina a Orlando, in Florida: la Exxon Gas Station per Disney World, in un certo senso il coronamento di un’intera carriera. Anche l’era delle archistar si è distinta per progetti, con sir Norman Foster che nel 1998 ha ridisegnato la catena Repsol in Spagna, mentre negli ultimi anni si segnalano edifici dalle forme sempre più tonde come il Gas Galanta del Matúškovo Atelier SAD del 2011 in Slovacchia o appuntite come la stazione di servizio integrata con un fast food da Khmaladze Architects nel 2013 a Batumi in Georgia.

Arne Jacobsen, Klampenborg, Danimarca, 1937

Foto di Madeira78 da wikimedia commons

Giuseppe Pettazzi, Fiat Tagliero, Asmara Eritrea, 1938

Foto di David Stanley su Flickr

Angelo Bianchetti, punto ristoro Pavesi sulla Milano - Laghi, Italia, 1958

Courtesy Archivio Arch. Jan Jacopo Bianchetti

R. W. Lindholm Service Station Frank Lloyd Wright, Cloquet Minnesota USA, 1958

Foto di McGhiever on wikimedia commons

Melchiorre Bega, Il Mottagrill di Cantagallo, Autostrada del sole, Italia, 1960

Foto di Albertomos su wikimedia commons

Albert Frey e Robson Chambers, Tramway Gas Station, Palm Springs, California 1965

Foto di Kansas Sebastian su Flickr

William Pereira, 76 Station a Beverly Hills, Los Angeles USA, 1965

Foto di Chris Lott su Flickr

Jean Prouvé, Total, Francia, 1967-69

Foto di Jsmaur su wikimedia commons

Mies van der Rohe, ex Stazione di servizio dell'Île des Sœurs, Montréal, Canada, 1969

Foto di Kate McDonnell su wikimedia commons

Venturi, Scott Brown and Associates, Exxon Gas Station per Disney World, Orlando, Florida USA, 1995

Da Domus 787, novembre 1996

Norman Foster, Repsol service stations, Spagna, 1998

Foto di Chesgv su wikimedia commons

Atelier Sad, Gas Galanta, Slovacchia, 2011

Courtesy Atelier Sad

Khmaladze Architects, Fuel Station + McDonalds, Batumi (Georgia), 2013

Courtesy Khmaladze Architects