La struttura turistica Domaine de la Roseraie, situata in Belgio in una zona boschiva nei pressi di Liegi, vicino a un sito di età romana, è stata ristrutturata all’inizio dell’anno per migliorarne la capacità di accoglienza. Il progetto di Laboratoire si inserisce in un intervento di ristrutturazione sviluppato in quattro fasi: il restauro della casa padronale e della serra del XIX secolo, la creazione di dieci case per gli ospiti e l’aggiunta di una struttura termale. 

Lo studio belga, composto da un team giovane dal background internazionale, combinando arte e tecnologia, si è occupato della progettazione di una serie di cabins unifamiliari distribuite nella proprietà. In primo piano, l’importanza della questione ambientale e la salvaguardia del territorio. 

Sulle alture della proprietà, le unità si allineano lungo il sentiero che conduce verso il sito, e prendono forma da un ripensamento dell'archetipo della capanna, imparando forme e comportamenti dalla presenza del paesaggio circostante e da quella della serra preesistente.
Si distinguono infatti per la combinazione di un tetto a doppia falda quasi astratto con un involucro vetrato e traslucido che rende i volumi pressochè evanescenti. Lo studio ha scelto il vetro industriale UGlass per dare forma alle strutture: un materiale profilato a “U” utile per realizzare pareti dall’elevata resa luminosa, al tempo stesso perfette per mantenere un alto grado di efficienza energetica.

Il “vetro strutturale” che è stato impiegato infatti garantisce ottime performance in termini di acustica, sicurezza e isolamento termico evitando dispersioni di calore e va a contraddistinguere l’intera casa, setendendosi anche sul tetto: un espediente che serve a fare entrare la luce solare da diverse angolazioni. 

Sollevate dal livello del terreno e installate puntualmente su pali per non danneggiare la natura sottostante, le mini architetture sono progettate per salvaguardare l’ambiente ed essere facilmente smontate supportando e garantendo la resilienza del sito.