Ben oltre la funzione di “contenitori” per la raccolta e la conservazione di un patrimonio materiale, e negli ultimi tempi, anche digitale, le biblioteche sono spesso fulcri propulsori di rigenerazione urbana e inclusione, innescando processi di sviluppo non solo culturale ma anche economico e sociale. Non è un caso che molti progetti di biblioteche a firma di architetti di prestigio internazionale si situino in aree conflittuali e degradate (El Equipo Mazzanti), urbanisticamente in trasformazione (Yi Architects, Herzog & De Meuron, Atelier Femia) o in cui è particolarmente viva l’esigenza di costituire un “legante” per ricucire o fortificare un senso di identità e di appartenenza ad una comunità (Kéré Architecture, Helen & Hard). In altri contesti, le biblioteche svolgono un ruolo di imponenti “catalizzatori” urbani (Rem Koolhaas e Adjaye Associates) e di strumenti strategici di marketing territoriale (Foster + Partners). In ogni caso, come diceva Marguerite Yourcenar, “fondare biblioteche è un po' come costruire ancora granai pubblici, ovvero ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che si percepisce arrivare”, sia che si tratti di farlo in un blasonato palazzo seicentesco (Juan Navarro Baldeweg) o tra il denso edificato nel cuore di Manhattan (RPBW), sia che si tratti di un affollato e prosaico centro commerciale (X + Living).
12 biblioteche per il nuovo millennio
In un tempo di crisi sistemica globale, le biblioteche sono sempre di più un faro di consapevolezza e identità comunitaria, progetti sviluppati nella convinzione che solo la conoscenza ci salverà. Abbiamo selezionato dodici progetti rappresentativi in tutto il mondo.
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- Chiara Testoni
- 22 settembre 2022
L’edificio dalla forma ellittica costituisce un collegamento fisico tra la scuola primaria e il suo ampliamento. Oltre che come infrastruttura educativa per i bambini, la biblioteca è intesa anche come centro comunitario per il villaggio, grazie al quale integrare il programma scolastico di base con insegnamenti che coinvolgono giovani e anziani. Tecnologie semplici ma efficaci connotano l’opera: il soffitto è realizzato con vasi di terracotta di produzione locale segati a metà, sui quali è gettata la lastra di cemento del solaio e attraverso cui filtra la luce; il tetto sporgente in metallo ondulato con lastre di policarbonato posizionate sopra le aperture offre protezione dal sole e dalla pioggia.
Nel sistema della Biblioteca Pubblica di Seattle composto da 26 filiali, molte delle quali storiche, l'edificio principale è la Central Library. Il complesso dalle forme spigolose e sfaccettate, con facciate in vetro e acciaio dalla tessitura a rombi, si erge come un monolite nel cuore della città, configurandosi come uno spazio civico per la circolazione della conoscenza e offrendo un innovativo sistema di organizzazione della collezione cartacea.
Situata in una delle aree più socialmente degradate e conflittuali della città, la biblioteca è stata concepita non solo come infrastruttura culturale ma come strumento per fornire pari opportunità di sviluppo sociale ed economico alla popolazione locale. Il complesso è composto da tre monolitici edifici dalle forme sfaccetate che ospitano rispettivamente una biblioteca, un auditorium ed un centro comunitario e che emergono da una piattaforma con funzione di piazza pubblica. Il rivestimento dei volumi in ceramica nera dialoga con lo scenario delle montagne retrostanti.
La sfida di integrare con nuovi spazi pubblici e aree di stoccaggio, per un’estensione di circa 10.000 mq, il complesso storico della Morgan Library situato nel cuore di Manhattan e composto da tre fabbricati - l'edificio progettato da McKim, Mead & White (1906), l'annesso (1928) e la Morgan House - è stata raccolta da RPBW con l’intento di relazionare armonicamente contemporaneità e preesistenze. Il progetto riguarda la realizzazione di tre nuovi padiglioni in acciaio e vetro: uno su Madison Avenue che ospita una nuova piazza, un'area espositiva al primo piano e una sala di lettura al secondo; uno a forma di cubo sulla 36a strada dove si situano le esposizioni permanenti; uno adiacente alla Morgan House che ospita gli uffici e spazi di servizio. Un’ampia copertura in vetro che illumina gli spazi collega edifici esistenti e spazi di nuova costruzione, come parti della stessa esposizione. Molti ambienti - tra cui la Gilder Lehrman Hall, un auditorium modulare e flessibile con una capacità di 299 post - sono ricavati nel sottosuolo.
L’edificio si colloca in Mailänder Platz, un’area oggetto di importanti interventi di rigenerazione urbana mirati a trasformare una zona periferica in un punto nevralgico della città. Il complesso, dalla rigorosa forma cubica e dai fronti connotati da un serrato reticolo strutturale a vista in cemento grigio chiaro e mattoni di vetro smerigliato, evoca al contempo il Cubo di Rubik e il "Cenotafio per Newton" di Boullé, a cui si ispira nella forma dell'ingresso. La palette di colori chiari e la luce che filtra dall’ampio lucernario in sommità generano un’atmosfera eterea e pacificante.
Una biblioteca che è epicentro per la diffusione della cultura e un polo di riferimento per la vita comunitaria: così è stata concepita questa architettura che ospita anche concerti, spettacoli teatrali, attività per bambini e mostre d'arte. L’edificio, inserito tra due corpi esistenti nella piazza del paese, è caratterizzato interamente da una struttura in legno e vetro. Le 27 nervature in legno dalle forme sinuose definiscono la geometria del tetto e scandiscono le campate del vasto open space che ospitano le aree studio.
Un equilibrio armonioso tra contemporaneità e passato: così si presenta la Biblioteca Hertziana, originariamente fondata nel 1913 e situata a Palazzo Zuccari sul Pincio, dove ha sede l’ Istituto di ricerca Max Planck dedicato alla storia dell’arte. L’intervento di rinnovamento riguarda la realizzazione di un cortile vetrato, con lucernario centrale su cui si affacciano i vari piani; la scelta dei materiali - dai mattoni dipinti di bianco, alle lastre di marmo dei pavimenti, agli infissi metallici, alle grandi vetrate - conferisce un’aura di leggerezza e luminosità agli ambienti ristrutturati, in contrasto con il carattere umbratile e decorato della preesistenza storica.
Con un immenso patrimonio bibliotecario e archivistico, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno dei maggiori centri europei di documentazione e ricerca nel campo delle scienze storiche, politiche, economiche e sociali. La nuova sede in via Pasubio nell’area di Porta Volta soggetta ad un imponente intervento di rigenerazione urbana, si propone come “agorà” contemporanea di confronto, relazione e promozione civica e culturale: la sobria “stecca” in cemento a vista e vetro con volume “a capanna” ospita, oltre agli uffici amministrativi del gruppo, anche una Sala Polifunzionale accessibile alla cittadinanza per studiare, lavorare e assistere ad eventi, e una Sala di Lettura al quinto piano aperta al pubblico a titolo completamente gratuito.
L’intervento di ristrutturazione ed ampliamento dell’area ex Fitram (area industriale dismessa dell’azienda di trasporto pubblico locale) comprende la realizzazione di un nuovo volume dal profilo contemporaneo, innestato a quello storico, che ospita la biblioteca su tre livelli: un edificio dalla forma parallelepipeda esternamente scavata e dalle vivaci tinte cromatiche che internamente racchiude ambienti di lettura irradiati di luce.
Non una biblioteca ma un bookshop che è un rifugio onirico dal fragore della città: così gli architetti hanno concepito il design della nuova libreria Zhongshuge Hangzhou all’interno del centro commerciale di Star Avenue. Un susseguirsi di spazi avvolgenti accompagna il visitatore: dall’etereo e immacolato ambiente di ingresso con le scaffalature integrate nei pilotis, ad ambienti dai toni più cavernosi dove tra luci e giochi di specchi l’esperienza percettiva si fa surreale e straniante.
Il complesso, ideato per celebrare Sharjah come capitale mondiale del libro dell'UNESCO nel 2019, si compone di un volume rettilineo trasparente a due piani su cui “galleggia” con un tetto a sbalzo su tutti i lati. L’ampio aggetto della copertura, insieme a schermi fissi in alluminio, ombreggia e filtra il sole. Gli interni sono connotati da un’aura di leggerezza e luminosità. Al piano terra, oltre all’area di accoglienza a doppia altezza con un cortile centrale piantumato che evoca un’oasi, si trovano spazi per mostre, una caffetteria, uno spazio educativo per bambini, l'archivio e un'area di lettura; al piano superiore si situano aree espositive e sale di lettura, tra cui una sala di preghiera e un'area per sole donne.
Situato all'angolo nord-ovest del Martin Luther King Jr. Park, il nuovo polo civico e culturale è composto da tre padiglioni in cemento rosato: una biblioteca a due piani, un centro eventi con terrazza panoramica e un portico che unifica le tre strutture. Gli archi, ispirati all'architettura vernacolare della regione, connotano fortemente le facciate dei edifici mentre le coperture a volta e le ampie finestre creano un rapporto avvolgente e ininterrotto tra interno ed esterno.