Casa Negra sorge nella zona boschiva di Coatepec, in Messico. Un progetto abitatitivo sviluppato per il benessere degli abitanti ma anche del contesto naturale. La struttura, firmata dallo studio ArquitectónicA (Cecilia Yarmuch + Alejandro Aguilera), è stata sviluppata con l’obiettivo di non toccare gli alberi di faggio del luogo, permettendo alla vegetazione di crescere intorno con i suoi ritmi e favorendo l’ecosistema.

Il progetto si divide in un blocco abitativo e uno lavorativo – separati tra loro –, progettati con l’intento di non fare vedere lo studio dalla casa e la casa dallo studio. L’abitazione è formata da volumi di cemento e mattoni sollevati da terra, perché le radici possano crescere, la fauna locale muoversi e la pioggia scivolare lungo la pendenza.

Un espediente che serve a mantenere inoltre una separazione tra l’architettura e il terreno umido, garantendo ventilazione trasversale – o cross ventilation – che toglie l’umidità e concorre a un ambiente interno asciutto. Il work place è invece integrato nel giardino antistante la casa e dotato di un tetto verde che lo nasconde alla vista. Una rampa di scale accompagna al giardino e allo studio, l’abitazione è invece accessibile da una rampa da cui si raggiunge un portico – che ha la funzione di filtro tra le aree private e pubbliche della casa, e di terrazza da cui osservare il paesaggio. 

All’interno, l’area living si sviluppa in lunghezza e ospita al piano superiore un patio per prendere il sole. La zona notte è un blocco compatto di due livelli che accoglie le camere da letto. La facciata lascia entrare aria e luce dai mattoni forati della superficie, enfatizzando il legame con la natura del luogo.