“Tradizionalmente, un monumento commemorativo è un singolo elemento nel paesaggio, che diventa una destinazione da visitare,” racconta Kyle Schumann, cofondatore di After Architecture. “Togliendo il monumento dal suo piedistallo e facendolo diventare uno spazio accessibile a tutti, diventa una struttura che può essere attraversata, toccata e abitata.”
Il Camp Barker Memorial è un anti-monumento: da elemento iconico diventa un luogo di passaggio, che definisce l’ingresso di un parco pubblico a Washington D.C.; invece che celebrare il valore dei grandi eroi, racconta le storie degli oppressi; invece di essere di marmo bianco – come molte sculture o colonnati della capitale – è rivestito principalmente di legno nero. Ognuno dei tre portali progettati da After Architecture è formato da un piano continuo piegato per formare pavimento, pareti e tetto. Le strutture sono abitabili per incoraggiare giovani studenti a contemplare la storia del sito.