Gianni Batsford Architects aveva già elaborato un progetto per la House in a Garden quasi un decennio fa, ma le mutate esigenze del cliente hanno portato a sistemare le camere al primo di due piani interrati.
Al piano terra, la zona giorno quasi interamente vetrata si apre completamente sul giardino privato. L’unica parete opaca, che ospita la cucina, è rivestita di rame che riprende la pannellatura opaca del tetto.
La parte inferiore della copertura a forma di tenda è composta da travi incrociate di legno lamellare.
Il lucernario, insieme alle vetrate, contribuisce a mantenere la zona giorno ben illuminata.
I pozzi luce illuminano anche le parti più profonde della casa, che scende fino a 8 metri. Qui, superfici di marmo, legno chiaro e vetro contribuiscono a massimizzare la luce disponibile.
“Costruire con luce e oscurità significa lavorare con ciò che ti offre il contesto – un insieme unico di vincoli e opportunità”, dicono gli architetti.
Concepito seguendo la luce, il tetto dalle forme curve crea un nuovo luogo attorno a cui si svolge la vita della casa, con la possibilità di dare le spalle ai volumi che la circondano e interagire con il giardino.”
La casa è completamente nascosta, inserita tra due proprietà ottocentesche. Vi si accede attraverso un vicolo stretto e discreto.
Le camere da letto si trovano al primo piano seminterrato, con la piscina più profonda nel piano sottostante.
- Progetto:
- House in a Garden
- Architetto:
- Gianni Botsford Architects
- Team:
- Gianni Botsford, Paulo Martinho (Project Architect), Kate Darby, James Eagle, Hiroshi Takeyama, Anahi Copponex
- Strutture:
- Built
- Impianti:
- Pearce and Associates
- Estimo:
- Leslie Clark
- Paesaggio:
- Todd Longstaffe-Gowan
- Costruzione:
- New Wave