Alla morte della forma, lunga vita all’interfaccia. E intensa vita, nell’interfaccia. Esponendo 18 visioni per altrettanti siti-chiave disposti nella capitale sudcoreana, “Superground Seoul: Living Infrastructure” racconta i risultati di una consultazione che il governo metropolitano ha lanciato negli scorsi mesi, invitando una selezione internazionale di progettisti a pronunciarsi su quella che Manuel Gausa – curatore di mostra e di processo – definisce come “un riconoscimento di figure latenti nel territorio urbano”. Provocazioni forti, statements ma non utopie, i 18 progetti rispondono all’interesse dell’amministrazione locale in processi recenti quali Reinventing Cities, Reinventer Paris (2016), lo stesso Grand Paris (2008) e Hypercatalunya (2003), tutti fondati sulla reinterpretazione dello spazio attraverso visioni architettoniche, come strumento di critica alla città in evoluzione. Il punto qui è di ripensare una città iper-infrastrutturata, dispiegando il potenziale di infrastrutture monoprogramma che si trovano ad essere compressori di grandi temi delle città contemporanee in fase di urbanizzazione. Questi nodi divengono piattaforme multi programma, relazionali: nella loro forma data trova margine, anzi, centralità, lo spazio pubblico.
Superground Seoul. 18 scenari di infrastrutture relazionali
Una mostra e un libro raccontano la consultazione internazionale con cui Seoul ripensa il suo sviluppo a partire dalle proprie nervature interne.
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- Giovanni Comoglio
- 25 ottobre 2018
- Seoul
Eduardo Arroyo — NO.MAD, ENTROPITECTURE, Deposito ferroviario Imun, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Francis Soler con It’s e Michel Desvigne, Shoemakers’ Island, Songjeong Embankment, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Topotek 1, Yong, The Serpentine Galleries, Line 2 (Shindorim-Sillim), 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Charles Waldheim + Office for Urbanization, Heliomorphic Seoul: Bioproductive Models for Traversing the Han, Hangang Cheolgyo, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Yoon Gyoo Jang — Unsangdong Architects Cooperation, Urban Connector, Kyeongui-Jungang Line (Yonsei Univ.), 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Studio Fuksas (Massimiliano e Doriana Fuksas) + Ramon Prat Homs, Urban Quantum, ponte Yanghwa — sezione sud, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Chanjoong Kim, SEOUL LAPUTA: Self-developing linear city, Line 4 (Changdong-Danggogae), 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Eun Young Yi, SUPERCOLONNADE SEOUL, Jeungsan Ro, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
NL Architects, Yeongdeungpo Free Ways, Rotatoria Yeongdeungpo, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Alejandro Haiek Coll, Seoul Eco-Condenser: Self-Sufficient Environmental Apparatus, Naebu Expressway (Jongam), 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Yoshiharu Tsukamoto — Atelier Bow-Wow + Tokyo Tech. Tsukamoto Lab, Yongsan Body Culture Club, ponte Dongjak — sezione nord, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
AZPML, High-Intensity Park Jungnang, Impianto riuso acque Jungnang + Deposito ferroviario Gunja, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Minsuk Cho – Mass Studies, From Mountain to River, Hannam Daero, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Seung H-Sang, IROJE architects & planners, Habitable Bridge, Hangang Pedestrian Bridge, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Haewon Shin, Urban and Natural Multi-Habitat, Mangwoo Reservoir Park, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Willy Müller – WMA, SUPERCROSSING SEOUL, Stazione Yeonsinnae, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Federico Soriano e Dolores Palacios — S&Aa, Mapo Stackedscape Machine, Bacino Mapo, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Go-Up Architects, Urban Mountain Park, Bacino Myeonmok, 2018. Courtesy Seoul Metropolitan Government
Un oggetto architettonico scalato alla dimensione urbana come la colonnade di Eun Young Yi; la redistribuzione verticale dei flussi veicolari, come in un progetto di design per components, proposta da NL Architects per liberare nuovo spazio pubblico; la massimizzazione dell’asse di scorrimento veloce come base su cui sviluppare una piattaforma abitativa, che restituisce alla città una volumetria fino ad ora tecnicamente morta, concepita da Francis Soler con It’s e Michel Desvigne; l’intensificazione dell’oggetto paesaggistico, come il parco di AZPML o l’asta con cui Minsuk Cho, collega fiume e collina in un sistema organico di qualità.
Tutte le visioni si pongono come acceleratori di una dense civility, di una città che privilegia la relazione tra persone in quanto civites, sfruttando una promiscuità inedita di edificato, paesaggio e infrastruttura.
Come rileva Paolo Mezzalama di It’s, la cifra inedita di “Superground Seoul” sta nel grande potere realizzativo che la Città unisce a un grande interesse nel ridefinirsi, e ancora in una rinnovata presenza dell’architettura come primo interlocutore di questo interesse. L’architetto è al centro ma in modo nuovo, conferma Gausa riguardo alla composizione del team di consultazione: soggetti ispirati alla complicità più che alla competizione, inquadrabili in una generazione conscia di come il campo dell’architettura oggi stia nello riunire persone e idee, attorno a progetti che non siano più pure forme ma interfacce, strutture capaci di connettere persone, paesaggio e informazione: un habitat, di cui la relazione è materia costruttiva.
- Superground Seoul: Living Infrastructure
- Young Joon Kim, Manuel Gausa
- AZPML, Eduardo Arroyo — NO.MAD, Chanjoong Kim, Eun Young Yi, Studio Fuksas (Massimiliano e Doriana Fuksas) + Ramon Prat Homs, Go—Up Architects, Haewon Shin, Alejandro Haiek Coll, Minsuk Cho – Mass Studies, Willy Müller – WMA, NL Architects, Seung H-Sang, IROJE architects & planners, Francis Soler, It’s, Michel Desvigne, Federico Soriano e Dolores Palacios — S&Aa, Topotek 1, Yoshiharu Tsukamoto — Atelier Bow-Wow + Tokyo Tech. Tsukamoto Lab, Charles Waldheim + Office for Urbanization, Yoon Gyoo Jang — Unsangdong Architects Cooperation
- Seoul Museum of Architecture and Urbanism
- 119 Sejong-daero, Jung-gu, Seoul
- 15 - 31 Ottobre 2018
- Seoul Superground (in uscita per Actar)