Ruvida, sensibile e generosa, come il suo carattere, Maria Giuseppina ci offre a piene mani un’antologica sul suo lavoro, non in un banale catalogo ragionato, bensì in una precisa sequenza di fogli accostati (come nel suo recente libro Loose Hands, Lars Mueller, 2014).
Visti da fuori, i fogli sono bianchi, mentre all’interno dello spazio restituiscono l’immagine della rilevanza della battaglia: su 1938 fogli A4, stampati su una sola faccia, si dispongono gli strumenti della narrazione: testi, riflessioni, processi, disegni, immagini compongono un affresco di un itinerario che procede attraversando molteplici territori, città, spazi abitati. Il posizionamento nello spazio e la dimensione dei fogli non consente la lettura di ogni singolo foglio e la comprensione di ogni singolo progetto, ma restituisce il senso e il peso della battaglia. (M.G. Grasso Cannizzo)