Best of 2015 #architettura

Ci sono nomi noti come David Chipperfield, Carme Pinos e Toshiko Mori ma anche giovani architetti come moramarco+ventrella e SsD Architecture tra le migliori storie di architettura del 2015.

Studio MK27, Vitacon Itaim Building, San Paolo, Brasile
Nella nostra selezione delle migliori storie di architettura del 2015 quindici progetti di tutto il mondo, dalle residenze alle moschee, dai padiglioni alle filarmoniche.


– Coinvolgendo 7 gruppi di progettazione di studenti americani e italiani, coordinati da architetti e artisti, WallWalk interpreta le Mura Aureliane come paradigma della città di Roma.

Dekleva Gregorič Arhitekti ha ridefinito il modello di casa tradizionale in pietra carsica trasformandolo in un volume in pietra e cemento, dal tetto a falde, per un abitare rurale contemporaneo.

– Il centro culturale progettato in un villaggio rurale del Senegal da Toshiko Mori – su commissione della Josef e Anni Albers Foundation – utilizza materiali locali e manodopera indigena per dare forma a una residenza per artisti che è anche un cardine per la comunità locale.

– La riconfigurazione del sito diventa per Chipperfield la prima azione di progetto, compiuta mettendo in atto una vera e propria strategia di restauro del paesaggio. Solo dopo, il progetto di questa residenza privata si realizza, radicandosi al luogo con solide e robuste colonne.

– Progettato a Seul da SsD Architecture, Songpa Micro-Housing propone una nuova tipologia di edificio residenziale, dimostrando che “spazio” e “dimensione” sono concetti distinti.

– Con il progetto per la moschea Sancaklar, a Istanbul, Emre Arolat Architects affronta le questioni fondamentali della progettazione di una moschea prendendo le distanze dalle discussioni formali architettoniche per concentrarsi esclusivamente sull’essenza di uno spazio religioso.

– Per una giovane coppia con una vita sociale intensa José Francisco García Sánchez ha messo a punto in Almería una composizione di volumi puri, bianchi, con ampi spazi comuni e sempre connessa con l’esterno, nel solco della tradizione architettonica mediterranea.

– La Filarmonica progettata da Barozzi/Veiga a Szczecin, in Polonia, è un volume bianco e austero, con la modulazione del tetto come unico elemento espressivo, che nasconde la ricca decorazione in foglia d’oro della sala principale.

– Un edificio compatto con una facciata ventilata in legno e un tetto verde: Alventosa Morell Arquitectes ha costruito una casa bioclimatica appena fuori Barcellona, ricca di spazi aperti e trasparenti per godere del paesaggio della catena montuosa di Collserola.

– In un piccolo villaggio vicino a Berlino, Thomas Kröger ha trasformato un grande fienile in una casa di campagna adattando il linguaggio architettonico preesistente a nuovi significati e a nuove regole.

– Questo piccolo padiglione progettato da Carme Pinós Desplat a Guadalajara, in Messico, dà un senso di spaziosità e luminosità in un interno confortevole e senza tempo.

– In Puglia moramarco+ventrella architetti trasformano un vecchio edificio polifunzionale in una residenza introversa, che si chiude alla strada per aprirsi verso l’alto.

– L’edificio residenziale progettato a San Paolo da Studio MK27 è caratterizzata dalla trama delle stecche di legno della facciata che – illuminate dal sole – producono un effetto sorprendente e poetico.

– Progettata da Herbst Architects come residenza estiva, questa casa a Whangarei Heads, in Nuova Zelanda, appare come una struttura leggera, un padiglione in legno aperto sul paesaggio.

 

In apertura: Studio MK27, Vitacon Itaim Building, San Paolo, Brasile

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