L’architettura balneare si è spesso distinta per la sua freschezza di ispirazione e la capacità di innovare senza sembrare di farlo. Dagli anni Cinquanta, lo stile contemporaneo è stato espresso con leggerezza, in maniera non convenzionale dalla costa della Riviera Francese a Venice Beach, Miami. Ma con la globalizzazione e l’aumento del turismo, lo sviluppo costiero si è deteriorato in modo significativo.

A differenza di tante recenti strutture ricreative, siano esse di lusso o strettamente funzionali, il progetto di Ferrier si concentra sulla qualità dell’esperienza del turista e mira a creare un senso del luogo. Il progetto è quindi in linea con una visione aperta del Mediterraneo e rompe con la banalità superficiale che caratterizza la recente crescita del turismo di massa.

Grandi pareti traforate in calcestruzzo bianco punteggiano i vari volumi e funzionano come filtri, ponendo una distanza tra le aree comuni – giardini e terrazze della piscina – e la zona più intima delle camere.

Il sistema a doppia facciata crea uno spazio aggiuntivo che non è né interno né esterno. I balconi si proiettano in questo spazio ambiguo e danno la sensazione di essere contemporaneamente dentro e fuori.

I grandi tralicci bianchi forniscono profondità alla facciata e intrappolano luce e ombra in un effetto cinetico continuo. Essi creano uno sfondo vibrante per le sagome dei turisti, e sono illuminati di notte creando un’atmosfera delicata.