Sistemi ombreggianti, elementi in acciaio, muratura locale e lamiera compongono il linguaggio architettonico del centro. I setti murari sono utilizzati per creare feritoie verticali sulla parte esterna delle aule, agendo come dispositivi di ombreggiatura e sostegno strutturale per il tetto, leggermente inclinato per drenare l’acqua nelle grondaie che alimentano i serbatoi idrici.
Inoltre la costruzione usa i container come elementi strutturali dalla doppia funzione: come elementi trasportabili, e in secondo luogo come guscio e ancoraggio della nuova struttura.
Un lato del container è stato rimosso, mentre il piano inferiore è stato rivestito con la pavimentazione di fabbricazione locale, in modo da stimolare un senso di appartenenza e ammorbidire l’aspetto del container come appartentente a un altro contesto. L’aspetto generale dell’edificio è leggero ma stabile e, con la facciata esterna regolabile, offre agli utenti libertà in termini di layout spaziale e comfort climatico.
L’aggiunta di più container rende le possibilità infinite. La funzione della costruzione non è limitata a una scuola, ma può ospitare anche un centro comunitario o un mercato, agendo come un faro all’interno della comunità, offrendo una speranza attraverso l’apprendimento, un riparo e una scorta di acqua (raccolta nei serbatoi idrici) per sostenere l’agricoltura.
Ogni aula è delimitata da pareti a basculante rivestite da un sistema di ombreggiatura. Tali feritoie laterali possono essere sia in posizione verticale che orizzontale. Quando in posizione verticale, lo spazio diventa più privato e riparato ma consente comunque una ventilazione trasversale. Le posizioni orizzontali creano una zona ombreggiata più ampia, che si estende oltre i confini dell’edificio, e lascia penetrare una maggior quantità di luce naturale.
Un proiettore digitale, installato in uno dei container, può essere montato durante le ore buie per la visione di fim o partite di calcio. Il proiettore e il computer portatile sono alimentati dall’energia solare immagazzinata durante il giorno.
La scuola è stata prefabbricata durante un workshop tenuto da Architecture for a Change in Sudafrica. L’intera struttura è stata imballata in quattro container e trasportata in Malawi, permettendo un maggiore controllo della qualità e una maggior facilità nel reperire materiali a un prezzo inferiore. La scuola è stata poi assemblata in otto settimane.
L’architetto responsabile John Saaiman ha preparato una squadra di persone insegnando loro le competenze necessarie per partecipare al processo di costruzione. I mattoni utilizzati sono stati prodotti tempo fa dalla comunità, nella speranza che qualcuno avrebbe finanziato la costruzione di una scuola. La struttura principale è costituita da un telaio leggero in acciaio e setti in cemento.
The Legson Kayira Community Center & Primary School, Chimpamba, Malawi
Tipologia: centro comunitario e scuola primaria
Progetto e costruzione: Architecture for a change
Team di progetto: Anton Bouwer, Dirk Coetser, John Saaiman
Architetto in loco: John Saaiman
Responsabile della costruzione: Dawid Hercules Lombard
Ingegneria: Ashley Fransman
Committente e collaboratore: Youth of Malawi
Completamento: 2014