Philippe Prost ha scelto l’anello come una figura per riunire i nomi dei 600.000 soldati morti sui campi di battaglia di Nord-Pas de Calais, pensando al cerchio formato da persone che si tengono per mano. L’anello è sinonimo di unità e di eternità: unità perché i nomi formano una sorta di catena umana, eternità perché le lettere sono unite senza fine, in ordine alfabetico, senza distinzione di nazionalità, rango o religione.
Sul sito, l’anello assume la forma di un’ellisse con un lato orientato verso l’ingresso del cimitero e l’altro lato verso la pianura di Artois.
La scelta di una posizione orizzontale per il memoriale è sembrata ovvia: prima di tutto, in risposta alla verticalità della torre della lanterna del cimitero e poi perché, oltre a questo, l’orizzontale è segno di equilibrio, una garanzia di durata.
Ancorato a terra per i due terzi del suo perimetro, l’anello si distacca dove la pendenza del terreno aumenta. La porzione a sbalzo è lì a ricordarci che la pace rimane sempre fragile. Protendendosi in avanti per abbracciare l’orizzonte, il memoriale crea uno spazio senza peso, tra cielo e terra.
Il cerchio della memoria, Notre-Dame-de-Lorette, Nord-Pas de Calais, Francia
Tipologia: memoriale
Architetti: Philippe Prost
Sostenuto da: Ministère délégué aux Anciens Combattants, Conseil Général du Nord, Conseil régional Nord-Pas de Calais and Lens-Liévin Conglomeration
Completamento 2014