Il luogo, in origine molto bello, è ora caratterizzato da una rapida e disordinata crescita della città storica.
Casa ad Alatri
Danilo Lisi ha progettato una casa sulla collina di Alatri, in centro Italia, contemporaneamente intima e aperta verso il paesaggio montano.
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- 09 luglio 2014
Questo fenomeno della dispersione urbana è ancora più eclatante in presenza di un'alta qualità del nucleo originario. Alatri, l'antica Aletrium, fu uno dei centri principali degli antichi Ernici; nota soprattutto per l'Acropoli preromana, cinta da mura megalitiche, ancora ben conservata. Il primo impatto con il lotto è stato traumatico ma al contempo stimolante. Guardando dal lotto sulla collina verso i monti Ernici, la vallata sottostante sembrava un brulicare di formiche.
Il committente chiedeva una casa aperta verso le montagne, ma contemporaneamente, un luogo intimo e raccolto: la geometria studiata per l'edificio risponde chiaramente a questo duplice obiettivo. La casa, di forma parallelepipeda, adagiata sul pendio, crea una serie di ampie terrazze, disegnando gli spazi in un vivace dialogo tra esterno ed interno; il volume scatolare e rigoroso, non ibridato da coperture a vista in che sono comprese nelle mura perimetrali, si alleggerisce e dialoga con l’esterno attraverso ampie vetrate che gli conferiscono la peculiarità di intro ed estroversione con il giardino a monte e valle.
All’ingresso principale rivolto a sud, sul lato lungo del rettangolo a monte, si accede tramite un ampio terrazzo, delimitato da due setti contrapposti, rivestiti in pietra Santafiora. La pergola frangisole, realizzata con tavole di legno lamellare, supportata da una griglia in acciaio ancorata alle murature verticali tramite tirafondi, produce un effetto suggestivo di luce ed ombra, che diventa speculare a quello creato dai pannelli in lamiera stirata del secondo livello. Verso valle una loggia sospesa, rivestita in pietra Santafiora, permette allo sguardo di spaziare sul paesaggio fino ai monti Ernici; contemporaneamente protegge dal freddo i servizi annessi alla zona notte.
Le facciate a monte e a valle sono risolte con un deciso contrasto, ottenuto dal fitto gioco di pieni e vuoti, che crea un gradevole effetto chiaroscurale. I vuoti, che si ritraggono profondamente verso l'interno della costruzione, creano ombre decise: una composizione che non ha fronti piatti. I due prospetti laterali invece, sono pensati in maniera più semplice: caratterizzati dal nitore del bianco e da vetrate più contenute, degradano seguendo la morfologia del terreno.
In questa ricerca della chiarezza dei volumi, del nitore degli spazi, commisurati l'uno con l'altro, in un limpido scambio tra pieni e vuoti, tra spazi aperti e chiusi, un ruolo importante è affidato ai materiali: dal predominio del bianco dell'intonaco in contrasto con l'ocra della pietra Santafiora e del legno di castagno.
La casa è formata da un piano seminterrato, destinato a locali tecnici e di sgombero, al quale si accede dall’esterno con una rampa e due scalinate nel verde; un piano terra comprendente soggiorno, pranzo, cucina, bagno ospiti, camera da letto con bagno padronale; un sottotetto a servizi. I tre livelli sono collegati da una scala in legno, prefabbricata ed assemblata in opera, con struttura del tipo a travi rampanti e sovrastanti tavole/gradino di collegamento ancorata al telaio in cemento armato.
Casa ad Alatri, Frosinone, Italia
Tipologia: casa unifamiliare
Architetto: Danilo Lisi
Strutture: Architetto Giovanni Fontana (cemento armato), Ingegner Marco Spaziani (opere in acciaio e legno)
Completamento: 2013