Un’imponente facciata curva in vetro e titanio, lunga 180 metri e alta 21, proiettata su Dundas Street. È l’inequivocabile ‘firma’ del nuovo progetto canadese di Frank Gehry: l’ampliamento dell’Art Gallery of Ontario (AGO) di Toronto, presentato al pubblico ieri pomeriggio.
Un intervento in grande stile, anche se diverso da tutti i suoi precedenti, che costerà 195 milioni di dollari e in seguito al quale, il museo – il decimo per dimensione di tutto il Nord America – potrà disporre del 20 per cento di spazio in più. Che sarà destinato a ospitare lo straordinario lascito di 2mila opere d’arte della Thomson Collection, ma potrà accogliere anche nuove infrastrutture: un caffè, un ristorante, un nuovo spazio per l’arte contemporanea e un auditorium.
Tra le altre novità, un ingresso supplementare, una galleria per le sculture lunga 137 metri affacciata verso nord, mentre sul lato meridionale un’ala alta quattro piani in titanio verniciato e vetro guarderà direttamente su Grange Park e sarà destinata a diventare la sede di un centro sperimentale per l’arte contemporanea.
Ad accogliere l’ambiziosa espansione non mancheranno le voci ‘contro’: per gli elevati costi, la difficile integrazione con il tessuto storico del quartiere e le problematiche connesse all’integrazione della nuova collezione. E.S.
fino a 1.2.2004
Transformation AGO Open House https://www.ago.net
Gehry presenta il suo piano per Toronto
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- 29 gennaio 2004