L’Interactive Architetture Lab della Bartlett School of Architecture (UCL, Londra) ha pubblicato Sarotis, il suo ultimo progetto in cui sviluppa una serie di morbide protesi robotiche, unite a sistemi di visione 3D per creare un nuovo sistema di rilevamento dello spazio attraverso la percezione corporea. Le possibili applicazioni comprendono l’assistenza ai ciechi o agli ipovedenti, e fornire un feedback tattile negli ambienti virtuali.
Sarotis Project
Combinando morbide protesi interattive con sistemi di visione 3D, lo spazio può essere percepito attraverso la robotica da indossare, dando vita a numerose applicazioni tra cui l’assistenza ai ciechi. L’ultimo progetto di Interactive Architecture Lab anticipa il possibile futuro dei nostri corpi.
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- 26 ottobre 2016
- London
Nel 2016, è entrata nel mercato una gamma di dispositivi mobili con telecamere 3D integrate, in grado di percepire la profondità e di rilevare gli oggetti circostanti. Se le tecnologie di visione 3D avranno lo stesso successo dei predecessori 2D, si prevede che il 70% della popolazione mondiale sarà in grado di acquisire, memorizzare e analizzare i propri ambienti.
Guidato dalle designer Ava Aghakouchak e Maria Paneta, il progetto è iniziato con il quesito su come le tecnologie 3D avrebbero cambiato il nostro modo di vedere e interagire con il mondo circostante. Per rispondere a questo interrogativo che ormai supera l’era della telefonia, il team ha esaminato le future tecnologie ‘indossabili’, in cui sistemi di visione avanzati e di tecnologia sensoriale verranno collegati direttamente al nostro corpo attraverso interfacce ‘soft’.
Per prima cosa è stata progettata una protesi sperimentale per studiare la consapevolezza spaziale delle persone, da aumentare in tempo reale attraverso le tecnologie di scansione 3D, con un sistema di rigonfiamenti e sgonfiamenti dei dispositivi indossabili. Il progetto osserva in maniera critica come le interfacce fluide in idrogel sfumino la distinzione tra la nostra fisiologia e quella delle macchine applicate ai nostri corpi.
Sarotis
Design: Ava Aghakouchak, Maria Paneta, Interactive Architecture Lab, Bartlett School of Architecture, Londra
Anno: 2016