Magistretti e Fontana nel nuovo store di Gucci a Dubai

La maison italiana ha tagliato il nastro di una nuova boutique in cui sono protagonisti, oltre alla moda, il design e l’arte contemporanea.

Luci fredde e sparate dall’alto, materiali austeri: il marmo, posato in una geometria optical – omaggio alla grande tradizione architettonica italiana – copre la superficie calpestabile ed è interrotto a tratti da grandi isole di tessuto gialle e verde acido, una tinta quasi esattamente complementare al Gucci Ancora, il colore protagonista della nuova stagione della maison, guidata da Sabato de Sarno. A disegnare la morfologia dello spazio degli elementi in acciaio spazzolato. 

L’obiettivo di questo design è più esattamente quello di creare un distacco.  Dopotutto, questa ormai sembra essere la proposta di Gucci in ogni occasione di spazio allestito, un approccio espositivo che tratta i capi delle collezioni proprio come si fa con le opere nelle gallerie d’arte. 

Il nuovo store Gucci a Dubai. Courtesy Gucci

Tant’è che proprio l’arte contemporanea trova casa in questa e in tutte le nuove boutique del brand. Le opere selezionate da Truls Blaasmo, riuniscono talenti regionali come Chafa Ghaddar, Nasser Almulhim, Sami Hayek e Sarah Almehairi, accanto ad artisti italiani e internazionali come Lucio Fontana, Alighiero Boetti, Richard Prince, Günther Förg e Flavie Audi. Così il mocassino vicino a una tela di Fontana diventa un pezzo da collezione.

Il terzo protagonista, insieme alla moda e all’arte è chiaramente il design che si palesa, ad esempio, in una riedizione del Maralunga di Vico Magistretti, rivestito in pelle.

Il nuovo store Gucci a Dubai. Courtesy Gucci

Il coinvolgimento sia dell’arte che del design ce lo aspettavamo. Entrambe le materie, sempre più spesso, sono chiamate a rafforzare l’identità delle maison e ad arricchire il linguaggio delle collezioni (l’abbiamo visto all’ultimo show di Bottega Veneta). Proprio da Gucci ha all’attivo sia il progetto Design Ancora, lanciato in occasione dell’ultimo Fuorisalone e che ha previsto la reinterpretazione di alcune iconiche opere della tradizione industriale italiana, sia Gucci Cosmos, la mostra ideata dall’ artista britannica Es Devlin e curata da Maria Luisa Frisa per celebrare la storia della maison dalla fondazione nel 1921 a oggi.