Suore nude sui pattini e bdsm in scena: l’opera di Holzinger che “fa svenire il pubblico”

Si sta parlando parecchio di Sancta, che ha da poco debuttato a Stoccarda, attirando l'attenzione dei media di mezzo pianeta.

Florentina Holzinger, coreografa e artista performativa austriaca, considerata l’enfant terrible del teatro e della danza contemporanea nei paesi di lingua tedesca, è conosciuta a livello mondiale per il suo lavoro provocatorio e all'avanguardia, che ha saputo unire alle forme della danza classica elementi e strutture provenienti dalla cultura circense, dall’universo pop, dai film horror, attingendo anche dalla body art e dalle tecniche di stunt e le pratiche del sideshow.

Sancta, il suo ultimo progetto e primo approccio al mondo operistico, ha recentemente suscitato un feroce dibattito dopo il suo debutto presso la Staatsoper di Stoccarda a inizio ottobre. L'opera, che nasce come reinterpretazione di Sancta Susanna, lavoro espressionista del 1921 del compositore Paul Hindemith a sua volta contestato per il suo presunto contenuto blasfemo, esplora la storia di una giovane suora consumata dalla propria lussuria, che sprofondata nella follia implora infine di essere murata viva in cerca di penitenza per i suoi peccati.

Florentina Holzinger, Sara Lancerio, Netti Nüganen. Photo by Matthias Baus

Lo spettacolo presenta performer non binari, suore seminude su pattini a rotelle, temi Bdsm, corpi appesi a testa in giù dentro campane utilizzati come batacchi umani, altre suore impegnate in atti sessuali e copiose quantità di sangue, finto e reale. Alcune delle scene più viscerali, riporta il Guardian, sembrano aver causato reazioni fisiche di malessere nel pubblico, con 18 spettatori che avrebbero richiesto cure mediche per forte nausea durante la prima. Tuttavia, la Staatsoper di Stoccarda ha provveduto a ridimensionare prontamente la gravità dell’accaduto, facendo notare come alcuni individui avessero già cercato assistenza medica prima ancora dell'inizio dello spettacolo.

Caroline Melzer (Susanna), Andrea Baker (Klemenzia), Luna Duran, Blathin Eckhardt. Photo by Matthias Baus

Nonostante l'indignazione espressa dai media di destra, che ha acceso dibattiti su arte, censura e cosa costituisca un limite nella performance contemporanea, Holzinger ha nuovamente sottolineato che lo spettacolo è rivolto a chi è disposto a confrontarsi con i suoi temi – ossia l’esplorazione delle connessioni tra istituzioni conservatrici e sottoculture – esortando chiunque si senta a disagio con rappresentazioni di violenza o critiche religiose a non partecipare.

Immagine di apertura: Caroline Melzer (Susanna), Jasko Fide, Netti Nüganen. Photo by Matthias Baus.