Lo scorso aprile Luzinterruptus è stato invitato da Azkuna Zentroa per realizzare un’installazione per celebrare il decimo anniversario di Gutun Zuria (Bilbao Internacional Literature Festival). Il lavoro è stato chiamato Denboran Zehar (Attraverso il tempo).
Denboran Zehar
Per il festival di letteratura di Bilbao, il collettivo artistico Lunzinterruptus ha creato un’installazione di quaderni, come risultato di un progetto partecipativo che ha coinvolto le scuole.
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- 02 giugno 2017
- Bilbao
Il concept era quello di rendere visibili le tracce del tempo su un materiale associato alla creazione. Così hanno scelto quei blocchi di carta bianca di base così temuti dagli artisti quando sono vuoti e così amati quando sono stati utilizzati in modo soddisfacente, diventando veri oggetti di devozione nonostante il loro aspetto modesto.
Per fare questo, hanno utilizzato 5.000 blocchi di carta riciclata, lasciati all’aperto sulla terrazza Azkuna Zentroa per venticinque giorni, con l’intenzione di lasciare al tempo e alle intemperie di fare i loro incantesimi. Prima di tutto, Luzinterruptus ha invitato le persone a personalizzare i blocchi in modo anonimo lasciando i loro pensieri sulle pagine del block notes su qualsiasi argomento volessero. Hanno spiegato che, qualunque cosa decidessero di fare, si sarebbe deteriorata e che non potevano garantire l’integrità fisica dei block notes.
Nonostante queste condizioni, hanno ricevuto 4.000 quaderni utilizzati grazie alla partecipazione delle scuole nella zona e anche alle attività programmate dal centro a questo scopo. Tra le loro pagine ci sono stati veri gioielli di creazione e di pensiero, molti disegni sorprendenti, messaggi di protesta contenenti grandi dosi di umorismo, buone storie, racconti e tante battute.
Il tempo e il clima severo di Bilbao hanno modellato i quaderni fino a trasformarli in pezzi tridimensionali imperfetti e deteriorati. I quaderni sono mutati ed entrambi, i colori e i materiali, all fine si sono fusi, sfocando i messaggi, così, sosprendentemente, tutto ha finito per acquisire una strana omogeneità seppur nell’eclettismo più totale.
Quindi i quaderni sono stati illuminati uno ad uno e diventando un’installazione nell’atrio dell’edificio, uno spazio aperto alla strada che, lungi dall’essere considerato un interno, viene utilizzato come una continuazione della strada. L’installazione circolare ha invaso tutto lo spazio modificando flusso di transito degli utenti. Alla fine del festival i quaderni sono stati consegnati alle persone che potevano portarli a casa.
Luzinterruptus
Through time
Bilbao, 2017