La mostra al MACBA invita a considerare come le pratiche artistiche contemporanee e le tecnologie digitali possano essere strumenti utili per affrontare la realtà della post-verità. Si espone la ricerca di Forensic Architecture (FA), un gruppo di ricerca formato da artisti, architetti, avvocati, attivisti e teorici. FA mette insieme archivi di prove sui conflitti contemporanei e crea nuove analisi metodologiche come forme di intervento politico nel campo dei diritti umani. L’architettura – intesa come “forma visuale politica” che usa gli edifici come sensori che accumulano informazione nella loro deformazione materiale – è combinata a pratiche forensi.
Investigative Aesthetics
La mostra di Forensic Architecture, al MACBA di Barcellona, invita a considerare come arte e tecnologia possano essere strumenti utili per affrontare la realtà della post-verità.
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- 27 aprile 2017
- Barcellona
Qual’è il ruolo dell’estetica? L’estetica forense prevede un’attenzione particolare, al contesto, ai dettagli... Coloro che in FA provengono da un background artistico contribuiscono a un tipo di sensibilità e attenzione che aiuta a decodificare le immagini. Sono specialisti di forme e fatti visuali e hanno la capacità di capire e rappresentare i segni.
L’idea di verità che si persegue non è positivista, ma piuttosto è una verità che si costruisce pragmaticamente, con tutti i problemi di rappresentazione. La produzione di prove dipende dall’estetica, dalla presentazione e rappresentazione. “Lo scopo di FA è quello di utilizzare l’estetica come un modo per intensificare i processi di ricerca, aprendo i sensi e aumentando la nostra sensibilità allo spazio, alla materia, alle storie e alle immagini.”
fino al 15 ottobre 2017
Forensic Architecture. Towards an Investigative Aesthetics
a cura di Rosario Güiraldes
MACBA
Plaça dels Àngels 1, Barcellona