Così come Ortica, Baggio e molte altre zone di Milano “lontane” dal centro, anche Niguarda, collocato nella parte settentrionale della città, nasce come un comune autonomo, inglobato poi all’inizio del secolo scorso. È qui che si sta per compiere un progetto di rigenerazione urbana che avrà un impatto importante sulla percezione e la vivibilità del quartiere, che negli ultimi anni ha già vissuto profonde trasformazioni.
Dall’arrivo della metropolitana, che con le fermate della linea M5 dal 2013 ha sicuramente avvicinato l’area al resto della città, alla forte presenza del Grande Ospedale Metropolitano, uno dei poli sanitari più importanti d’Italia e pilastro dell’intero quartiere, fino all’adiacente trasformazione di Bicocca compiuta in più di vent’anni con il piano di Vittorio Gregotti, poi risultato per molti aspetti fallimentare, Niguarda si prepara ad assistere alla realizzazione di un altro piano molto esteso, di cui il comune ha finalmente svelato alcune specifiche.
L’area dell’ex Caserma Mameli, dopo anni di abbandono, sarà rinnovata a partire dall’acquisto da parte della società di investimento Ardian. Una superficie di oltre 100mila mq sarà destinata per metà al social housing a prezzi calmierati, in buona parte (42%) a residenza libera, per un totale di più di 300 alloggi. Il resto sarà occupato da spazi commerciali, funzioni terziarie ed edifici pubblici, sfruttando soprattutto la riqualificazione degli edifici esistenti della caserma.
L’impianto planimetrico dell’ex complesso militare, seguendo l’usuale tipologia architettonica, si articola su un asse centrale – la piazza d’armi – su cui si dispongono i corpi laterali, in questo caso sei immobili a forma di C con il lato corto rivolto verso l’interno, disposti in modo simmetrico e con un solo piano fuori terra.
Oggi, le “casermette” sono vincolate dalla Soprintendenza, e il comune ha fatto sapere che tre di queste, per un totale di circa 11.600 mq, saranno cedute all’Amministrazione comunale e destinate a servizi pubblici. Il piano di rigenerazione prevede anche oltre 3mila mq di piazze e verde pubblico, oltre al mantenimento di buona parte della vegetazione esistente.
L’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi commenta: “Questi gli elementi qualificanti del Piano: il nuovo parco, l’edificazione di case a prezzi calmierati e le casermette che, integrando attività culturali, servizi formativi e di promozione sociale, laboratori per l’avviamento al lavoro e per la qualificazione professionale, possono aggiungere in città un’infrastruttura forte e riconoscibile.”
Il primo masterplan era stato presentato da Onsitestudio già nel 2016, ma a distanza di quasi 10 anni non sappiamo ancora quale sarà il volto di questo attesissimo progetto.