Ha aperto i battenti a Milano, in zona Brera, il nuovo negozio della Bottega Ghianda, un luogo magico dedicato all’amore del legno e del saper fare artigianale. Disegnata da Michele De Lucchi, direttore artistico della Bottega, la boutique è una deliziosa scatolina di 90 mq.
Bottega Ghianda
È dedicato all’amore del legno e del saper fare artigianale il nuovo negozio milanese della Bottega Ghianda progettato da Michele De Lucchi, art director del marchio.
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- 25 novembre 2016
- Milano
Dai bordi del pavimento di granito nero assoluto — percorso da una delicata gravure dal tratto quasi calligrafico — montano le pareti “color grigio Milano”, finito a mano. I prodotti sono esposti su mensole, scaffali e supporti verticali simili a quelli di un museo; illuminati con discrezione da piccole lampade sferiche in bronzo scuro, bagnati dalla luce diffusa dei faretti a soffitto. Potrà sembrare di trovarsi in una galleria d’arte, o in una gioielleria: ma il legno prende il posto dell’oro e lo sfarzo è unicamente quello emanato da oggetti che raccontano la maestria del fare. Ciascun pezzo, creazione unica perché sempre frutto di manualità, è offerto con l’attenzione di un rito. Il negozio accoglierà via via tutte le creazioni della produzione artigianale della Bottega Ghianda: quelle dei progettisti storici come Gae Aulenti, Mario Bellini, Cini Boeri, i Magnusson, e quelle immaginate dai nuovi designer che hanno accolto di buon grado l’invito di Michele De Lucchi a contribuire a una tradizione ammirata nel mondo.
La Bottega Ghianda è nel ristretto novero di laboratori artigianali ai vertici dell’arte ebanistica nel mondo. Avviata due secoli fa, attraverso le generazioni si è affermata come un’eccellenza italiana dell’artigianato più raffinato. Ha coltivato una vocazione precisa: la maestria dei suoi artigiani consente a progettisti d'eccezione di far dare forma concreta alla loro visione creativa. Solo la competenza di ciascuno degli ebanisti – autenticamente priva di uguale – rende possibile dare al legno le forme concepite da grandi nomi dell' architettura, del design e dell’arte.
A Pierluigi Ghianda, il maestro scomparso nel 2015, e alla sua Bottega sono state dedicate nell’autunno di quest’anno due mostre, una a Tokyo all’Istituto Italiano di Cultura e una – a cura della Triennale di Milano – alla Villa Reale di Monza. Uno dei suoi ammiratori, Romeo Sozzi, fondatore e designer di Promemoria, ebanista per estrazione familiare e vocazione personale, si è dato nel 2015 il compito di consentire alla Bottega Ghianda di proseguire l’attività e farla crescere, nel più profondo rispetto della sua tradizione: per questo, insieme ai tre figli Stefano, Davide e Paolo, l’ha acquisita da Pierluigi Ghianda poco prima della sua scomparsa.
Raccogliendo direttamente da lui il testimone di una nobile storia, ha dato modo agli artigiani storici della Bottega di continuare oggi il loro lavoro da virtuosi. I pezzi in produzione – tavoli e librerie, leggii e cornici, vassoi, scatole, étagère e articoli da viaggio... – sono e saranno quelli già realizzati nel tempo, tra gli anni Trenta e oggi, e quelli disegnati dai progettisti che il nuovo direttore artistico Michele De Lucchi ha invitato a collaborare. Grazie a tutte queste persone l’ebanisteria, una tradizione nella quale gli italiani eccellono fin dal Rinascimento, ha tuttora nell’opera della Bottega Ghianda un fiore all’occhiello di cui il nostro Paese può essere orgoglioso nel mondo.
Bottega Ghianda
via Formentini 9, Milano