Dopo l’iniziale presentazione nell’ottobre 2017, il progetto di Neom, la città futuristica da 500 miliardi di dollari dell’Arabia Saudita, sta lentamente avanzando tra i vari siti che lo compongono. Il sito è immaginato come un centro di 10.200 miglia quadrate (26.500 chilometri quadrati) per la tecnologia e gli affari, completamente alimentato da energie rinnovabili. Oltre a fungere da centro per l’innovazione nel campo delle biotecnologie, la megalopoli dovrebbe essere anche una comunità di lusso con “porti turistici scintillanti”, “parchi a tema da record”, e “il giardino più grande del mondo”.
È stato recentemente comunicato il completamento di Sindalah, un’isola resort nel Mar Rosso progettata dallo studio italiano Luca Dini Design and Architecture. Prima regione inaugurata di Neom, il resort è descritto come come una “destinazione isolana di lusso” situata a cinque chilometri dalla costa.
L’isola dispone di hotel, ristoranti e locali, tra cui il Sindalah Yacht Club, che vanta interni firmati dal marchio di moda italiano Stefano Ricci. A ciò si aggiungono anche un beach club e un golf club, oltre che punti vendita al dettaglio e di servizi di gestione degli yacht. I visitatori dell’isola — che prevede di ospitare 2.400 visitatori al giorno entro il 2028—, che è stata descritta dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman come il “futuro dei viaggi di lusso”, possono scegliere tra 440 camere, 88 ville e oltre 200 appartamenti serviti.
Insieme a Sindalah, Neom è composta da dieci mega-progetti diversi, di cui finora sono stati annunciati i dettagli di altri tre: Oxagon, Trojena, e certamente la più nota The Line.
Riguardo quest’ultima, è stata annunciata qualche giorno fa la partnership che riunisce Delugan Meissl Associate Architects (Dmaa), Gensler e Mott MacDonald, che lavoreranno a fianco del team interno per dare forma al paesaggio urbano. Secondo Tarek Qaddumi, direttore esecutivo di The Line Design, l’obiettivo iniziale di della progettazione è stato quello di ripensare la rete infrastrutturale per ridurre al minimo l’area edificata sul terreno, per evitare che il tessuto urbano si estenda nelle aree naturali.
Il team variegato sarà quindi organizzato secondo le varie competenze. Dmaa supervisionerà lo sviluppo del disegno urbano e del piano regolatore dettagliato della Fase Uno, sfidando le norme di pianificazione convenzionali con un modello di città organizzata verticalmente. Gensler sarà il consulente per la pianificazione urbanistica, con il compito di coordinare la progettazione e garantire l’aderenza alle politiche di pianificazione, ai quadri di riferimento per l’uso del territorio e alla conformità del design su tutta la scala significativa del progetto. Infine, Mott MacDonald svolgerà un ruolo chiave come ingegnere delle infrastrutture cittadine, concentrandosi sulla gestione delle strutture verticali e orizzontali e dei sistemi di utilità per garantire un ambiente urbano efficiente.
Neom intanto sta portando avanti i lavori infrastrutturali per The Line, con un’importante attività di fondazione, che la posiziona come un’operazione su larga scala nello sviluppo urbano.
Ad arricchire il già fitto portfolio dell’ambizioso progetto, si aggiunge infine Epicon, caratterizzato da due grattacieli appuntiti, presenta un hotel di spicco e appartamenti di lusso.
Il progetto comprende due torri di 225 metri e 275 metri, rispettivamente, che ospitano un hotel premium di 41 chiavi e 14 suite e appartamenti. Epicon è stato progettato per essere un rifugio dalla vita quotidiana, offrendo esperienze che vanno dalla cucina di alto livello agli sport acquatici.
Oltre a strutture di prim’ordine, tra cui una palestra, una biblioteca, postazioni di lavoro, piscine e salotti, i residenti e i visitatori potranno godere di una vista panoramica sulla costa di Neom. È interessante notare che il lancio di Epicon coincide con la dichiarazione di Leyja, un’altra destinazione ecoturistica.