Milano Animal City 2016

Come possiamo costruire città che includano, proteggano e rigenerino la biodiversità umana, animale e vegetale? Le risposte, provocatorie, di quindici studenti.

Come cambierebbe Milano se l’uomo lasciasse ampio spazio alla natura e agli animali?

Come diventerebbe il Parco Sempione se venisse “bombardato” e specie animali non domestiche potessero ripopolarlo? Se i navigli e gli scali ferroviari in dismissione diventassero dei varchi per l’ingresso della biodiversità nello spazio urbano? Come potremmo ripensare le infrastrutture affinché diventino un paesaggio dentro cui sperimentare nuove forme di convivenza uomo/animale? Delle strutture per la nidificazione degli uccelli potrebbero diventare il nuovo landmark di Milano?

Gaia Meacci, Antonin Mangin, Filippo Oppimitti, Beatrice Rogantini, Bombing Sempione. Bombardare le città, per ritrovare la natura di un tempo lontano

Per rispondere a queste e altre domande, lo spazio Sino-European Innovation Center espone i lavori della seconda edizione della mostra/ricerca “Milano Animal City”, a cura degli studenti del corso di Urbanism e Urban Design del Politecnico di Milano tenuto da Stefano Boeri e Michele Brunello, che presenta suggestioni e visioni per la ri-colonizzazione, da parte delle specie animali e vegetali, dell’ambiente urbano milanese.

“Milano Animal City” guarda, infatti, al futuro della città di Milano a partire dal punto di vista degli animali che la abitano, progettando nuovi spazi di convivenza fra la specie umana e le specie animali. Gli studenti hanno esaminato la relazione tra le specie animali volatili, terrestri e acquatiche che, anche se in maniera silenziosa e poco visibile, tutti i giorni si muovono in città e, a modo loro, la usano. Ripensare la convivenza significa immaginare nuovi spazi di reciprocità fra specie diverse e politiche urbane basate su un principio di inclusione che protegga e incrementi proprio la biodiversità, principio fondante per la sopravvivenza del nostro pianeta e pertanto tema centrale nello sviluppo delle grandi metropoli.

Francesco Balsarini, Annalisa Battistini, Songming Lee, Marco Fantoni, Dorsa Kafili, Flows. Green Flow significa opportunità, possibilità, significa biodiversità. Il risultato è un nuovo "fiume verde", composto da diversi ecosistemi all'interno della città
Simone Marcolin, Alessio Palmieri, Maria Pelangia, Qingying Chi, Meat City. Meat City è un progetto per un futuro migliore, immagina un sistema di produzione della carne slegato dalla crudeltà e basato su tecnologia e innovazione
Harel, Forrer, De Marco, Bergamini, Natural Connector. The Nature Connector crea a Milano l'habitat ideale per le api grazie ad un parco lineare che si sviluppa lungo le aree ferroviarie dismesse
Giovanni Nardi, Alberto Lunardi, Marion De Saint Blanquat, Federica Giorgetta, Rahul Sanjeev, Nesting Milan.Nidificare Milano, navigando in un fiume verde di biodiversità, che scorre attraverso il sistema degli scali ferroviari della città
Klaudio Muca, Ani Safaryan, Antonio Rusconi, Andrea Suardi, Pocabanu. Coabitazione come sinonimo di biodiversità: un nuovo modo di vivere la città
Daniel, Testa, Sciannameo, Sarno, Rhizome. Rhizome è un progetto che utilizza la rete dei Navigli per diffondere una nuova modalità di interazione orizzontale tra le specie, tramite l'utilizzo di un sistema di piattaforme e hub che creano un network capillare.


sabato 20 febbraio, h.16.00-18.00
Milano Animal City 2016
a cura degli studenti del corso di Town Planning Design tenuto da Stefano Boeri e Michele Brunello
coordinamento generale di Azzurra Muzzonigro
con intrusioni di Tiziana Pers
Sino-European Innovation Center
via Quadrio 23, Milano