Progettato da SET Architects ed eretto in meno di due mesi, il Memoriale della Shoah di Bologna sorge nella piazza delineata dalla neonata stazione ferroviaria, all’incrocio tra via dé Carracci e ponte Matteotti.
Memoriale della Shoah
Due parallelepipedi in corten sopra una piazza in pietrisco di basalto riportano in vita il ricordo tragico dell’Olocausto, usando l’architettura per suscitare emozioni e riflessioni.
View Article details
- 18 febbraio 2016
- Bologna
In un’area pronta a trasformarsi nel nuovo polo connettivo della città, con un’identità ancora tutta da plasmare, il Memoriale si presenta come landmark riconoscibile e di grande forza emotiva. Imponente oggetto materico, che attrae magneticamente i passanti, il monumento invita a riflettere sulla tragedia dell’Olocausto.
L’opera è costituita da due parallelepipedi in acciaio corten di 10 x 10 m, simmetrici e vicini tra loro, disposti perpendicolarmente rispetto alle mura preesistenti della piazza. La giacitura convergente dei volumi delimita un percorso, che da una larghezza di 1,60 m si riduce drasticamente a un varco di appena 80 cm, generando così un immediato senso di oppressione. Al loro interno, i parallelepipedi presentano una griglia di lastre orizzontali e verticali che si intersecano a 90°, formando orbite rettangolari di 1,80 x 1,25 m, rilettura in chiave architettonica delle celle dei dormitori dei campi di concentramento. Ma esiste un’altra faccia del Memoriale: quella esterna rivolta verso la città, che si presenta come la superficie liscia di una pagina di storia ancora tutta da scrivere, dove il perimetro delle celle è solo vagamente accennato da lievi sporgenze in metallo, a simboleggiare la consapevolezza contemporanea.
La scelta dell’acciaio corten, materiale che si ossida naturalmente all’aria aperta, non è casuale: con il passare degli anni, rivelerà i segni del tempo, dimostrando che tutto ha una storia. La pavimentazione del percorso tra i due blocchi è realizzata in ballast, pietrisco di basalto tipico delle massicciate ferroviarie, in memoria della Judenrampe (“rampa degli Ebrei”), la strada ferrata tra il campo di Auschwitz I – Stammlager e quello di Auschwitz II – Birkenau. II riverbero dei passi sui ciottoli e la netta restrizione del passaggio infondono angoscia: il Memoriale prende vita, e con esso il dramma del ricordo. La luce, infine, assume un ruolo cardine nella fruizione dell’opera. Durante il giorno, quando la piazza è colpita dai raggi del sole, il passaggio immerso nella penombra proietta il visitatore in un’atmosfera di riflessione; di notte, i fasci di luce artificiale che investono i volumi, amplificano il valore monumentale del Memoriale. L’opera, dalla forte carica simbolica, abbandona ogni retorica e intento didascalico per concentrarsi sull’importanza delle emozioni: i giovani architetti romani hanno progettato un monumento da vivere, che per raccontare la storia, punta sul presente.
Bologna Shoah Memorial, Bologna
Tipologia: memoriale
Architetti: SET Architects
Team di progetto: Lorenzo Catena, Chiara Cucina, Onorato di Manno, Andrea Tanci
Cliente: Comunità Ebraica di Bologna
Ingegneria strutturale: Proges Engineering
Impresa: Sì Produzioni
Opere metalliche: Officina Paolo Cocchi
Pavimentazione: Edil Nuova S.A.S.
Illuminazione: Erco
Completamento: gennaio 2016