Florent Albinet: Gabie

Il progetto Gabie nasce dal desiderio di esplorare e abitare nuovi paesaggi.

Il nostro ambiente sembra essere già stato interamente esplorato o visitato. La tecnologia ora ci permette di vedere quasi tutta la superficie terrestre, dandoci una visione apparentemente onnisciente. A meno di non rendere le nostre menti aperte e disponibili per la scoperta di nuovi territori. Al confine tra il reale tra l’onirico, ognuno di noi possiede individualmente spazi da scoprire, la nostra terra incognita, ma solo a condizione di trascendere nozioni preconcette.

Ci sono tante percezioni di un paesaggio quanti sono gli individui al mondo. La nozione di paesaggio non può essere disgiunta dalla dimensione soggettiva. Senza l’osservatore non c'è visione; senza visione non c'è paesaggio. Così ognuno di noi percepisce un ambiente in base alla sua esperienza. Scoprire nuovi territori richiede l’elaborazione della propria esperienza; al fine di sviluppare la propria creatività si deve riorientare la percezione del mondo.

Studiando il movimento, la formazione delle onde, materiali della struttura e idrostatica, Albinet ha definito i parametri del progetto, che non doveva in alcun modo somigliare a quelle che ci permettono di navigare il mare (zattere, barche a vela... ). L’obiettivo è la contemplazione dell’ambiente marino.

La costruzione dell’oggetto in sé è parte integrante del progetto. L’utilizzo di tecniche e materiali che sono gestibili a livello personale consentono a tutti di controllare le parti dell’esperimento.

Gabie
Progetto: Florent Albinet
Dimensioni: altezza 6m, larghezza/lunghezza 4m, peso approssimativo 300kg
Materiali: bambù, acciaio, legno, polietilene

fino al 1 novembre 2015
HABITER, vivir leben live
a cura di: Paul Ardenne, Lauranne Germond de COAL, Pablo Georgieff de COLOCO, Thierry Paquot, Stefan Shankland
Domaine de Chamarande, Essone, France