Con la consueta scanzonata ironia, Sara Goldschmied e Eleonora Chiari raccontano, in “La democrazia è illusione”, come durante la Guerra fredda le pratiche dei servizi segreti occidentali emulassero l’inganno e la simulazione inventati dai grandi illusionisti e maghi dell’epoca, esercitando un persuasivo controllo sui cittadini trasformati in spettatori ignari dei “trucchi” del potere.
La democrazia è illusione
A Villa Croce il duo italiano Goldschmied e Chiari racconta come, durante la Guerra fredda, i servizi segreti occidentali emulassero le pratiche inventate dai grandi illusionisti.
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- 14 novembre 2014
- Genova
Attraverso lavori creati, con diversi mezzi espressivi, appositamente per la mostra, questa similitudine viene messa in scena. Goldschmied & Chiari trasformano, infatti, il secondo piano del museo di Villa Croce in un set immaginario nel quale la natura volatile della verità viene enfatizzata attraverso l’uso di materiali eterei come il fumo e gli specchi che trasformano la politica in una pièce fatta di operazioni segrete e trucchi di prestigio.
Il fascino di una storia ancora poco chiara sul ruolo dei servizi segreti nella difesa dello Stato, nelle sue ingerenze in politica interna e nel determinare le scelte degli Stati appartenenti al patto atlantico, ha guidato le ricerche per questa mostra. La costante azione segreta e dietro le quinte, delle democrazie occidentali – aggirando lo sguardo della cittadinanza con abili trucchi di insabbiamento e manipolazione dell’informazione – ha molte similitudini con la pratica e il modo di operare degli illusionisti che attraverso macchine sceniche, velocità d’azione e affabulazione creano delle illusioni credibili per il pubblico. Il visitatore viene accolto sullo scalone monumentale del museo da una grande scritta specchiante La démocratie est illusion (2014) in cui l’architettura del museo, grazie alla superficie specchiante sembra aprirsi ad un’altra dimensione. Molte delle opere presenti in mostra sono ispirate alle performances del rinomato mago Harry Houdini (1874–1926), ai suoi famosi tricks, come hiding the elephant, the needle trick e the metamorphosis trick che nei suoi spettacoli di escapologia, si strutturavano come sfide ai limiti tra la vita e la morte.
La grande installazione Hiding the Elephant (2014), riadattata agli spazi di Villa Croce si ispira ad una spettacolare performance del mago Houdini che nel 1918 all’ippodromo di New York fece scomparire un elefante di fronte a migliaia di spettatori. L’opera consiste in 100 sagome di teste bidimensionali in specchio che, sospese nello spazio espositivo, da un lato mostrano il ritratto di un personaggio misteriosamente scomparso o morto durante la guerra fredda e dall’altra riflettono i volti di chi visita la mostra, riproducendo la sparizione/rimozione dalla storia dei personaggi ritratti, così come delle operazioni segrete nelle quali sono stati coinvolti.
La mostra a Villa Croce si inserisce nell’ambito di “PIANO, piattaforma preparata per l’arte contemporanea, Francia-Italia 2014–2015”, concepita da d.c.a / association française de développement des centres d’art, in partnership con l’Institut français d’Italie, l'Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français, con il sostegno del Ministère des Affaires étrangères et du Développement international, del Ministère de la Culture et de la Communication e della Fondazione Nuovi Mecenati.
dal 14 novembre 2014 al 15 gennaio 2015
Goldschmied & Chiari
La democrazia è illusione
a cura di Ilaria Bonacossa
Museo d’arte contemporanea
Villa Croce
Via Ruffini 3, Genova