Disegni su carta e su tavola (dal 1974 al 1996 circa), realizzati a grafite, matite colorate, pastello, penna, pennarello, inchiostro e acquerello, illustrano episodi della vita quotidiana, ne rievocano alcune vicende professionali e rintracciano le passioni come le inquietudini di Rossi.
Riflessioni poetiche che mescolano i momenti dell’architettura a quelli della biografia privata, come in Familia al Mare in cui non mancano le celeberrime cabine, o come nel piccolo disegno Senza titolo del 1993, dove la balaustra sul lago – forse dell’amatissima casa di Ghiffa? – introduce un momento di pausa nella concitazione di un’esistenza piena di viaggi, incontri, scrittura, studio, progetti e costruzioni.
La collaborazione tra Aldo Rossi e Galleria Antonia Jannone ha preso avvio alla fine degli anni Settanta, periodo in cui Rossi si affacciava al mondo internazionale con disegni e stampe già unici per composizione. Per questo nuovo appuntamento Antonia Jannone esplora, grazie alla collaborazione con Fondazione Aldo Rossi, un aspetto più personale e poetico della vita dell’architetto fatto di cose grandi e piccole.
dal 12 novembre al 16 dicembre 2014
Aldo Rossi
Autobiografia Poetica
Antonia Jannone
Disegni di Architettura
corso Garibaldi 125, Milano