Gli Andrew Maynard Architects (AMA) hanno recentemente completato una piccola casa a Nord di Melbourne. La sua forma distintiva introduce una nota avventurosa in quello che prima poteva definirsi un contesto piatto, mentre il suo design "indigeno" sfida la scarsa illuminazione diretta.
La Hill house, residenza per una famiglia di cinque persone, è costruita ai limiti del sito verso Sud e si annette alla struttura originaria rivolgendosi verso il sole e guadagnando energia passiva. La costruzione presistente orientata a Nord diventa quindi uno spazio secondario e la "Casa Collina" è trasformata nel vero centro della casa.
Avendo deciso di costruire nella parte posteriore del ristretto lotto, la prima idea è stata quella di optare per una generica scatola moderna. Presto però era sembrato necessario approfittare dell'opportunità di realizzare una facciata che potesse essere ora schermata, ora esposta al sole, e così è nata l'idea di una forte pendenza. Andrew Maynard ha ricercato le ragioni di questa scelta nella sua terra di origine, la Tasmania, dove costruire forme resta un fatto secondario rispetto all'essere subordinati al paesaggio. "Melbourne è prevalentemente piatta", spiega l'architetto. "Se, come molti architetti fanno, si desidera esplorare la possibilità di discendere un dirupo, si è forzati a produrre artificialmente quel tipo di paesaggio". Qui, la forma a sbalzo assume la funzione pragmatica di riparare dal sole la parte esterna sottostante, proteggendo dalla luce diretta durante l'estate, ma lasciando il sole fluire nella casa durante i mesi invernale. "Funziona anche meglio di come avevamo immaginato", conclude Maynard.
Andrew Maynard Architects: Hill-house
Un piccolo lotto nei dintorni di Melbourne presenta un ingegnoso rimedio a condizioni di luce limitate, introducendo nello stesso tempo una nota avventurosa in un contesto altrimenti piatto.
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- 11 maggio 2012
- Northcote
Costruire ai margini del lotto ha richiesto un percorso di circolazione protetto, creato sviluppando un muro lungo tutto il perimetro del blocco. Il regolamento però prevedeva che i confini del lotto potessero essere schermati da un recinto, e non da un muro. Una recinzione alta 2 metri è stata così innalzata, ma a differenza della maggior parte delle case, la Hill House presenta una recinzione larga un metro: un corridoio immerso nel lotto ad altezza umana. Questo gesto crea a sua volta una sala da pranzo ribassata e una sopraelevata sulla zona giorno.
La corte grazie all'uso di erba sintetica strategicamente alternata a porzioni di giardino, favorisce la presenza di dense aree destinate a piantagioni, che richiedono un minimo dispendio di acqua. Lunghe aperture verso Est e verso Ovest sono state dotate di persiane mentre la facciata esposta a Nord presenta un'intera parete schermata dalle stesse persiane orientabili meccanicamente in modo da controllare il vento e la luce naturale. L'erba artificiale della collina avvolge anche il terreno del piano terra come un ulteriore strato isolante; questo elemento si comporta come una sorta di coperta per il tetto, messa in opera per incrementare l'esistente struttura isolante dell'edificio sottostante, e per proteggere contemporaneamente anche la membrana della copertura. Inoltre è impiegata una copertura bianca, per aumentare il potere riflettente e ridurre sensibilmente il calore all'interno dell'abitazione.
La forma a sbalzo assume la funzione pragmatica di riparare dal sole la parte esterna sottostante, proteggendo dalla luce diretta durante l'estate, ma lasciando il sole fluire nella casa durante i mesi invernali
Andrew Maynard Architects: Hill House
AMA Team: Andrew Maynard, Mark Austin, Tommy Joo
Supervisore: Metro Building Surveying
Ingegnere: Robin Bliem & Associates
Area totale: 192 mq
Data di completamento: dicembre 2011