Doppia inaugurazione ala galleria milanese di via Ventura. La mostra collettiva “Yotta Paintings” unisce artisti storici della galleria, come John Armleder, Olivier Mosset, Josh Smith e Jim Shaw, con i giovani Dan Colen, Nate Lowman e Aaron Young. Tutte le opere in mostra sono quadri, realizzati per questa occasione, e scelti per le loro grandi dimensioni (Yotta è il prefisso utilizzato per esprimere un milione di miliardi di miliardi. Attualmente è il più elevato dei prefissi del Sistema Internazionale di unità di misura).

Il giovane americano Rashid Johnson è invece protagonista si “25 days after October”, la sua prima mostra personale. Uno tra gli artisti americani più interessanti dell’ultima generazione, Johnson ha realizzato una nuova serie di sculture e lavori su specchio ispirati agli scrittori e intellettuali William Faulkner, Bertrand Russell e William Edward Burghardt Du Bois.
Attraverso i suoi lavori, che spaziano dalla fotografia, alla scultura e al video, l’artista si interroga sulla propria identità, culturale e razziale. Ispirato dalla cultura afroamericana, dalla letteratura, dalla storia dell’arte, dal misticismo come dalla cosmologia, utilizza differenti materiali come cera, legno, specchi e ceramica, e oggetti di tutti i giorni, come libri, cd, videocassette e piante in maniera puramente utilitaristica: li svuota del loro significato primordiale per dare origine a un nuovo linguaggio, di cui l’artista è l’unico autore.

Nato a Chicago nel 1977, l’artista è stato spesso inserito nel movimento chiamato post-black art. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di Don e Mera Rubell, del Museum of Contemporary Art di Chicago, del Whitney Museum of American Art di New York e del Brooklyn Art Museum. Fra le sue mostre personali più recenti “Smoke and Mirrors” presso lo Sculpture Center di Long Island City (2009), “The Dead Lecturer: Laboratory, Dojo, and Performance Space” presso la Power House di Memphis (2009), “Sharpening My Oyster Knife” alla Kunstmuseum Magdeburg (2008). Fra le collettive: nel 2010 “Hope! A contemporary art exhibition” presso il Palais des Arts et du Festival di Dinard; “From Then to Now: Masterworks of African American Art” presso il MOCA di Cleveland; “Selected Works from the MCA Collection: Focus on UBS 12x12” al Museum of Contemporary Art di Chicago; nel 2009 “Beg, Borrow and Steal” presso la Rubell Family Collection di Miami.Nelle immagini, dall'alto: tre immagini della mostra "25 days after October"; quattro scorci dell'installazione della collettiva “Yotta Paintings”. Foto Alessandro Zambianchi; courtesy Galleria Massimo De Carlo.