Klimahouse 2025: vent'anni di sostenibilità
Giunta alla 20esima edizione, la fiera internazionale dedicata all’edilizia responsabile, all’efficienza energetica e alla riqualificazione energetica degli edifici, si terrà anche quest’anno a Bolzano, dal 29 gennaio al 1 febbraio.
Dallo storico Colette a Parigi, chiuso nel 2017 dopo il ritiro della omonima fondatrice, al recente Boon the Shop a Seoul, esistono realtà commerciali che da decenni sfidano la rapidità e l’aspetto effimero dell’esperienza d'acquisto per trasformarla in qualcosa di più suggestivo e memorabile: sono i concept store, molto più di semplici negozi.
In questi spazi, gli oggetti non sono solo esposti, ma interpretati, raccontati e vissuti in un’atmosfera che invita alla scoperta e all’apprezzamento della loro unicità e della creatività che c’è dietro. Sono veri e propri incubatori di tendenze, luoghi di espressione culturale con un saldo il legame con il contesto locale e la sua identità. Un concept store di Parigi, insomma, non potrebbe mai essere a Città del Messico o Tokyo, o viceversa.
Qui, il valore di ciascun oggetto si misura nel modo in cui è collocato accanto ad altri e nella relazione sinergica con l’ambiente circostante.
Fu una Mary Quant poco più che ventenne che concepì il primo modello di concept store. L’icona della moda londinese di metà Ventesimo secolo ancora prima di diventare celebre per la minigonna aprì il Bazaar di King’s Road nel 1955. Arredato dal designer Terence Conran, questo spazio divenne rapidamente un punto di ritrovo per gli appassionati di arte, musica e design. Ma è stato Ralph Lauren che nel 1986, all’interno di un vecchio palazzo neo-rinascimentale a New York, ha definito la nuova concezione di spazio commerciale che conosciamo oggi, offrendo ai clienti la possibilità di immergersi in un’esperienza che unisce l’eccezionale al familiare. Charles Fagan, responsabile dello staff di Ralph Lauren, ricorda le parole dello stilista nel primo giorno di apertura: “New York può essere un luogo ostile e io desidero che le persone entrino qui e sentano il vostro calore, come se li invitaste a casa vostra”. L’arredamento si proponeva come un’oasi lontana dal frastuono della città, diventando una “seconda casa” per le celebrità. Fagan ricorda le visite di Jackie Onassis e quelle private di Audrey Hepburn, ma sottolinea che lo spazio attirava tutti, non solo i ricchi e famosi.
1 – Leclaireur, Parigi, Francia
Sin dal 1980, Leclaireur è un punto di riferimento per moda, arte e design grazie alla visione dei fondatori Martine e Armand Hadida. Con varie sedi a Parigi, inclusa la rinomata Rue Hérold, e una a Los Angeles, offre un’esperienza unica che fonde abbigliamento di alta moda con accessori, design e mobili.
1 – Leclaireur, Parigi, Francia
Ospitando regolarmente eventi culturali, si afferma come un epicentro di innovazione e creatività a Parigi, promuovendo brand come Dries Van Noten, Ann Demeulemeester, Maison Margiela, 1017Alyx9sm e Off-White, oltre a collaborare con artisti e designer in iniziative culturali.
La visione dei fondatori continua a guidare il concept store nel suo percorso innovativo, consolidandone la posizione come uno dei più influenti e rispettati a livello internazionale.
2 – Dover Street Market (Dsm), Londra e altre sedi
Fondato nel 2004 da Rei Kawakubo, la visionaria designer di Comme des Garçons, e Adrian Joffe, Dsm ha ridefinito il mondo del retail di moda e design. Presente a Londra, New York, Tokyo, Singapore e Pechino, unisce abbigliamento, accessori, gioielli e design, ospitando parallelamente eventi culturali.
2 – Dover Street Market (Dsm), Londra e altre sedi
Sebbene l’espansione geografica sia stata significativa, l’essenza di Dsm rimane immutata, con ogni sede che riflette un’estetica unica e un approccio curatoriale distintivo. Descritto come un “museo vivente” della moda, Dsm si evolve costantemente, stimolando creatività ed esplorazione.
3 – 10 Corso Como, Milano, Italia
Fondato nel 1990 da Carla Sozzani, già nota nel mondo della moda e sorella di Franca Sozzani di Vogue Italia, 10 Corso Como è un simbolo rivoluzionario di Milano. Con un design creato dall’artista Kris Ruhs, è diventato un luogo iconico di “slow shopping”, che ha cambiato in maniera indelebile il concetto di Retail. Nel tempo sono apparse altre sedi in città come Tokyo, Seoul, Shanghai, New York e Taipei, grazie alla collaborazione con Comme Des Garçons.
3 – 10 Corso Como, Milano, Italia
Nel 2020, l’acquisizione di 10 Corso Como da parte di Tiziana Fausti ha segnato l’inizio di un’epoca nuova. Attualmente, guidato dalla 2050+ e dall’architetto Ippolito Pestellini Laparelli, il concept store si sta trasformando sia nella sua identità che negli spazi, ampliando il suo programma culturale con iniziative che coinvolgono professionisti di diversi settori, come designer, artisti e botanici. La ristrutturazione, che inizia a febbraio 2024, coinvolge il negozio, il primo piano e la terrazza.
4 –The Broken Arm, Parigi, Francia
Aperto nel 2013 da Anaïs Lafarge, Romain Joste e Guillaume Steinmetz, The Broken Arm in Rue Perrée è un concept store elegante e minimalista che omaggia col proprio nome l’opera di Marcel Duchamp. Il trio, unendo le loro passioni per moda, musica, arte e cucina, è riuscito a creare uno spazio unico, velocemente diventato un punto di riferimento a Parigi. Con una selezione di circa 40 marchi, tra cui Raf Simons, Comme des Garçons e Marine Serre, si distingue per la sua ricercatezza. Il The Broken Arm Café, con la sua atmosfera tranquilla, è diventato un luogo d’incontro amato dai creativi del quartiere.
5 – Voo Store, Berlino, Germania
Nel cuore del vivace distretto di Kreuzberg a Berlino, troviamo Voo Store, un’istituzione culturale fondata nel 2010 dai fratelli Kaan e Yasin Müjdeci. Occupando uno spazio di 300 metri quadrati, un tempo officina di un fabbro, il negozio ha mantenuto un legame con la sua origine grazie all’intervento dell’architetto Sigurd Larsen, che ne ha conservato le pareti.
5 – Voo Store, Berlino, Germania
Voo Store non è solo un negozio: riflette lo spirito innovativo di Berlino, attirando una clientela internazionale. Nel 2014, Herbert Hofmann, buyer e direttore creativo, ha definito i criteri di selezione del Voo Store come come “una rappresentazione delle nostre scelte di vita più che un invito al consumismo”. Il Companion Coffee all’interno del negozio offre eccellenti miscele di caffè e prodotti da forno fatti in casa.
6 – Kapok, Wan Chai, Hong Kong
Fondato nel 2006 da Arnault Castel, Kapok si è rapidamente affermato come un importante centro culturale a Hong Kong, inizialmente focalizzato su abbigliamento, accessori, design e libri. Con sei negozi sull’isola, ognuno con il proprio concept distintivo, Kapok è rinomato per la sua attenzione alla qualità artigianale, alla creatività nel design, agli eventi culturali e ai workshop. Si distingue in particolare per il suo impegno nel design sostenibile e innovativo.
6 – Kapok, Wan Chai, Hong Kong
Il secondo flagship store a Wan Chai, frutto dell’unione di due negozi precedenti, incarna l’essenza del brand. L’aspetto minimal, essenziale e gli elementi in compensato riflettono il carattere distintivo del marchio, ospitando una selezione di moda di alta qualità, inclusi brand come Maison Kitsuné e Margaret Howell. C’è inoltre una sezione dedicata ai prodotti ecologici e ai cosmetici naturali che dimostra la continua evoluzione e versatilità di Kapok.
7 – STORY, New York, USA
Lanciato nel 2011 da Rachel Shechtman e situato sulla 10th Ave a Manhattan, STORY è un concept store unico che fonde le caratteristiche di un negozio con quelle di una rivista e di una galleria d’arte. È un esempio emblematico di come il retail possa adattarsi ai cambiamenti dei tempi, creando un legame solido tra il concept store e la comunità locale. Ogni tre-otto settimane, STORY si rinnova completamente, cambiando design e assortimento di prodotti per esplorare nuove tematiche e tendenze.
7 – STORY, New York, USA
Shechtman considera lo spazio fisico di STORY come un vero e proprio medium creativo, in grado di generare contenuti innovativi per soddisfare le mutevoli esigenze dei clienti. L’obiettivo è creare esperienze uniche, irripetibili online, trasformando la visita in negozio in un momento di piacere e di socializzazione. STORY collabora con piccole aziende come Procter & Gamble, introducendo ad esempio stazioni di rasatura a caldo gratuite per coinvolgere direttamente i clienti.
8 – I.T Beijing Market, Pechino, Cina
Aperto nel 2010, I.T Beijing Market è il risultato di una collaborazione tra I.T e Comme des Garçons, sotto la guida creativa di Rei Kawakubo. Situato a Sanlitun Village nel distretto di Chaoyang, questo concept store di 19.000 mq distribuito su quattro piani ha rivoluzionato il panorama del retail di lusso in Asia. Il negozio presenta tutte le 15 linee di Comme des Garçons, oltre a una selezione curata di designer internazionali selezionati personalmente da Kawakubo.
8 – I.T Beijing Market, Pechino, Cina
Il piano terra è dedicato al brand giapponese di streetwear A Bathing Ape (Bape), completando così l’offerta con un mix unico di stili e tendenze. I.T Beijing Market ospita anche un piccolo café e una boutique di articoli per la casa, simili a quelli trovati nel Dover Street Market di Londra. Lo spazio ospita regolarmente mostre d’arte, lanci di nuove collezioni e collaborazioni con artisti e designer.
9 – Boon the Shop, Seoul, Corea del Sud
Inaugurato nel 2000 dai fratelli Cha Kyung-ja e Cha Seung-jae, Boon the Shop è diventato un’istituzione nel mondo del lusso e del design. Questo concept store offre abbigliamento di alta moda, accessori e design, ed è noto per gli eventi culturali e le mostre d’arte contemporanea che ospita, tra cui quella dedicata all’artista relazionale thailandese Rirkrit Tiravanija che ha coinvolto la clientela nell’interazione con le opere.
9 – Boon the Shop, Seoul, Corea del Sud
Progettato dallo studio di architettura newyorkese Lo-Tek, il design esterno dell’edificio si caratterizza per una combinazione di superfici marmoree, in contrasto con l’atmosfera interna creata dal legno e dalle luci soffuse, accogliente e intima. Distribuito su tre piani, il negozio si illumina di luce naturale attraverso le ampie vetrate. La filosofia di Boon the Shop è basata su concetti quali “moderno”, “senza tempo”, “originalità” e “autenticità”, rispettando la tradizione e l’artigianato di qualità, promuovendo al contempo marchi emergenti.
10 – Alchemist, Miami, USA
Fondato nel dicembre 2007 da Roma ed Erika Cohen, Alchemist unisce arte, moda e cultura nell’effervescente scena di Miami. Situata al quinto livello del parcheggio 1111 Lincoln Road, la boutique è stata concepita dall’architetto Rene Gonzalez come un’opera d’arte in cui architettura, moda, design, arte e moda si relazionano armoniosamente tra loro. Alchemist offre collezioni di stilisti di fama mondiale, tra cui Haider Ackermann, Ann Demeulemeester e Celine, con una selezione di pezzi sartoriali unici provenienti da Parigi, Tokyo, New York, Londra e Los Angeles.
10 – Alchemist, Miami, USA
Nel 2010, Alchemist ha inaugurato il suo secondo spazio, noto come “the showroom”. Oltre alla moda, ha stretto un forte legame con l’arte contemporanea, il design, studi e gallerie di rilievo, ospitando installazioni come “Mercury” di rAndom–International ed eventi come l’Art Basel Garage Party.
11 – Andreas Murkudis, Berlino
Andreas Murkudis, figura di spicco nella scena artistica berlinese, ha trasformato lo spazio di una ex-tipografia in un concept store che fa da richiamo agli appassionati di moda, design e arredamento. Situato nel quartiere Tiergarten e ristrutturato dagli architetti Gonzalez Haase, lo spazio sfida le convenzioni tra galleria d’arte e boutique.
11 – Andreas Murkudis, Berlino
Murkudis combina con cura moda e design, scegliendo marchi come Dries Van Noten e The Row, insieme a oggetti di design di maestri come Ettore Sottsass e David Chipperfield, esposti in uno spazio dedicato all’interno dei suoi 220 mq. Inoltre, Murkudis offre servizi di progettazione degli interni per le case dei clienti, grazie a un team composto da designer, architetti e artisti.
12 – Haus Shanghai, 0 10 10 10, Shanghai
Dopo il successo di Haus Dosan a Seoul, Gentle Monster ha portato a Shanghai, nel cuore commerciale della città, uno spazio ibrido che combina retail e ospitalità per offrire un’esperienza di acquisto “sensoriale”. Seguendo il tema “Unopened: Future”, HAUS Shanghai è articolato su vari piani, ognuno con una propria identità distintiva. Il primo piano, dedicato a Nudake, presenta dessert artistici e sperimentali, arricchiti da installazioni cinetiche e opere d’arte.
12 – Haus Shanghai, 0 10 10 10, Shanghai
Il secondo piano, il più grande store di Gentle Monster al mondo, sfida le convenzioni tradizionali del retail con strutture flessibili e un layout incentrato sul tema “Circulation”. Il terzo piano ospita un’ampia area espositiva con mostre d’arte multimediale e collaborazioni, tra cui “The Giant Who Arrived at the Bird Village”, un volto robotico dalle dimensioni imponenti. Infine, al quarto piano si trova il primo flagship store cinese di Tamburins, marchio di fragranze, con uno spazio dall’estetica raffinata.
13 – The Apartment by The Line, New York
Fondato da Vanessa Traina e Morgan Wendelborn, The Apartment by The Line offre la possibilità di immergersi in uno spazio che è allo stesso tempo showroom e casa, in cui ogni elemento al suo interno – dall’arredamento agli oggetti contenuti nei mobilio – è in vendita. Qui, l’estetica eclettica incontra il design e rari pezzi vintage. Situato tra New York e Los Angeles segue il progetto di Carl Sprague, noto per la collaborazione con Wes Anderson. Gli interni sono suddivisi in un’area living e una zona notte, illuminati da Atelier de Troupe e valorizzati da dettagli di design firmati Fritz Hansen. Ogni elemento del loft è pensato per ispirare: dalle creazioni di Proenza Schouler posti nell’armadio ai tappeti marocchini e ai prodotti di bellezza esposti nel bagno. Le opere d’arte di Robert Mapplethorpe sono anch’esse in vendita, contribuendo a rendere The Apartment by The Line un’oasi di shopping unica, lontana dalla frenesia delle boutique tradizionali.
14 – Albergue Transitorio, Guadalajara, Messico
Nato per promuovere e sostenere i designer locali, lo spazio fondato dalle designer Julia e Renata Franco è diventato un vero e proprio incubatore dello spirito creativo messicano, con oltre 60 brand e designer coinvolti, inclusi Anndra Neen e Jose Davila.
14 – Albergue Transitorio, Guadalajara, Messico
Con impegno le founder hanno trasformato l’Albergue Transitorio in un luogo dove moda, arte contemporanea, gioielleria e interior design si intrecciano, sia esteticamente che concettualmente sotto la curatela artistica di Ana Elena Mallet.
14 – Albergue Transitorio, Guadalajara, Messico
Questo spazio si trasforma regolarmente in sede di eventi per biennali e mostre, attirando professionisti e appassionati di arte e design. La sua influenza si estende ben oltre Guadalajara, grazie a collaborazioni significative, tra cui eventi prestigiosi come Art Basel a Miami.
15 – Folio Concept Store, Brasile, Paranà
Nel centro di Londrina, Paraná, in Brasile si trova il Folio Concept Store, progetto architettonico e di design di studio archi.lab. Voluto da Maira Rossi e Karen Felix, lo spazio è la meta perfetta per gli amanti di arte, architettura e design. L’esperienza che offre ai clienti segue il progetto del laboratorio di esperienze lab.o, che collabora con i brand. L’atmosfera accogliente e rilassante è dettata da ambienti in una palette di colori chiari e delicati, che evitano contrasti eccessivi.
15 – Folio Concept Store, Brasile, Paranà
Elementi naturali, una selezione accurata di mobili e oggetti d’arte incarnano la filosofia dello Store: unire l’arte del vivere quotidiano con il design, in un ambiente che ricorda la familiarità e il calore di una casa. Un elemento architettonico distintivo è la scala a chiocciola in metallo, che collega i due piani dello showroom. Un dettaglio non solo funzionale ma simbolo dell’esperienza “immersiva” che vi si offre di vivere.
Un premio per l'architettura tra luci e volumi: LFA Award
Un concorso fotografico internazionale che invita fotografi di tutto il mondo a catturare l'essenza dell'architettura contemporanea. Ispirato all'opera del celebre fotografo portoghese Luis Ferreira Alves, il concorso cerca immagini che esplorino il dialogo tra uomo e spazio.