
Sahil: l'eco-design di G.T.DESIGN
Alla Milano Design Week 2025, G.T.DESIGN presenta Sahil, una collezione di tappeti in juta firmata da Deanna Comellini. Il progetto combina sostenibilità, artigianato e design essenziale, ispirandosi a culture nomadi e celebrando la naturale bellezza della materia.
Il prezzo è l’ultima informazione che si dovrebbe chiedere quando ci si avvicina all’art design, al design da collezione o all’arte funzionale. Ad ogni modo sette galleristi hanno condiviso l’informazione segreta per alcuni pezzi iconici che dovrebbero essere sulla ogni lista dei desideri anche se non si è collezionisti di design da collezione. Gli esperti del settore conoscono molto bene il valore di questa particolare categoria di oggetti, ma se siete alle prime armi, ecco cosa la rende così speciale.
Il collectible design non è consumistico, e questo lo rende sostenibile: ci pensereste due volte prima di disfarvi di un mobile a cui avete dato tanto valore, anche economico. Le edizioni limitate sono molto simili alle opere d’arte: il gesto, il pensiero, la coscienza, il significato, l’artigianato e il tempo è ciò che dà loro forma. I pezzi fatti a mano sono etici e più umani, e questo si vede. Il design vintage significa portare la storia e la filosofia di un’epoca all’interno del tuo spazio privato: ti racconta di ideali e vicende che vale la pena riproporre anche oggi.
Gli oggetti possono essere strumenti potenti se portano con sé le avventure del loro creatore, e bisogna voler avere oggetti magici nel proprio abitare. Gli oggetti da collezione si abbinano a quasi tutto, indipendentemente dallo stile o dal gusto. Abbiamo chiamato alcune delle migliori gallerie di design da collezione per stilare una lista dei desideri per queste feste: Maniera, Carwan Gallery, Nilufar, Gallery Fumi, Galleria Rossana Orlandi, Etage Projects e Galleria Rossella Colombari. Sfogliate la gallery e pensate di riconsiderare le vostre idee sul design.

Lina Bo Bardi, Tripé, 1949 – Nilufar
La coppia di poltrone Tripé di Studio d’Arte Palma, fondato da Lina Bo Bardi e Giancarlo Palanti, fa parte della collezione di oggetti rari della galleria Nilufar. Le poltrone disegnate da una delle più grandi progettiste del ‘900 hanno rappresentano quel design brasiliano che ha il sapore del buon vivere, insieme caldo e intellettuale. La struttura è in tubolare metallico mentre il rivestimento in cavallino color vinaccia. Prezzo 58.000€ ciascuna.
Courtesy Nilufar Gallery

Lina Bo Bardi, Tripé, 1949 – Nilufar
Courtesy Nilufar Gallery

Giancarlo Palanti, Tridente, 1948 – Nilufar
Sempre prodotta da Studio d’Arte Palma a San Paolo, questa rarissima poltrona in legno Jaracanda, rivestita in tessuto di Janet Yonati realizzato al 100% di velluto di Mohair è l’altra faccia del design brasiliano che porta in casa l’organicità di legni tropicali e la leggerezza di tessuti chiari. L’architetto italiano l’ha disegnata solo due anni dopo il suo arrivo a San Paolo, città che ha contribuito a costruire. Prezzo 54.000€
Courtesy Nilufar Gallery

Giancarlo Palanti, Tridente, 1948 – Nilufar
Courtesy Nilufar Gallery

Franco Albini e Franca Helg, Applique modello 3052, anno 1962 – Nilufar
Prodotta da Arteluce in metallo laccato nero e vetro opalino, questa applique è frutto della collaborazione fortunata tra due personaggi che hanno fatto la storia dell’architettura e del design italiani. Rigoroso e minimale, il modello 3052 ci racconta di come il gesto razionalista fosse carico di pensiero, spontaneità e al servizio di un mondo tutto da ricostruire. Prezzo 12.000€
Courtesy Nilufar Gallery. Foto Daniele Iodice

Franco Albini e Franca Helg, Applique modello 3052, anno 1962 – Nilufar
Courtesy Nilufar Gallery. Foto Daniele Iodice

Roberto Sironi, Delphi Chair, 2021 – Carwan Gallery
Quello che vedete è la riproduzione in marmo di Rima (una tecnica artificiale che divenne popolarissima a fine Ottocento e che richiede una lunghissima e complessa lavorazione manuale) di un marmo Breccia Medicea la cui trama e cromia sono stati ideati dal designer stesso. Delphi Chair fa parte della serie Ruins, una collezione che unisce frammenti di archeologia industriale e antica, restituendo rappresentazioni di marmi estinti rinvenuti in vari siti archeologici sparsi per il mondo. La forma riprende la pianta circolare del Tempio di Atena a Delfi. Prezzo: 9.500€
Courtesy Carwan Gallery

Roberto Sironi, Delphi Chair, 2021 – Carwan Gallery
Courtesy Carwan Gallery

Objects of Common Interest, Tube1, 2019 – Carwan Gallery
Con doppia sede a Brooklyn e ad Atene, Objects of Common Interest sono Eleni Petaloti e Leonidas Trampoukis: negli ultimi cinque anni lo studio ha vissuto un periodo creativo particolarmente fertile e questa lampada da parete lo testimonia. Fa parte della serie Tube Lights – che prevede lampade da terra, da parete e a sospensione – ed è realizzata in legno di tiglio con paralume in acrilico. La pulizia delle forme e la sfrontatezza spaziale tradiscono la formazione architettonica del duo: articolazione strutturale, autoespressione della materia e semplicità astratta sono infatti alcuni dei principi che guidano i loro progetti. Prezzo: 9.500€
Courtesy Carwan Gallery. Nella foto lampada in primo piano

Sigve Knutson x RIMOWA, 2021 – Carwan Gallery
In questa scultura istintiva il designer norvegese (classe 1991) usa gli scarti di alluminio di RIMOWA per dar vita a una nuova creatura. L’alluminio anodizzato è proprio quello che l’azienda di valigie usa per gli iconici trolley, mentre la composizione è stata realizzata in un’unica tornata usando solo una rivettatrice e una taglierina per lamiera. Prezzo 8.000€
Courtesy Carwan Gallery

Piero Fornasetti, Paravento, 1953 – Galleria Rossella Colombari
Proviene da una collezione privata di Torino questo magnifico paravento in legno laccato litografato a mano, alto 203 x 320 cm di larghezza. Oggetto passe-partout, quello di Piero Fornasetti rappresenta un ordinato caos naturale raffigurante coloratissimi uccelli di ogni tipo. Più di altre creazioni dell’artista-artigiano milanese, questa restituisce quell’epifania serena di creatività che ne ha caratterizzato l’opera. Prezzo 36.000€
Courtesy Galleria Rossella Colombari

Piero Fornasetti, Paravento, 1953 – Galleria Rossella Colombari
Courtesy Galleria Rossella Colombari

Carlo Mollino, Scrivania per la Casa Editrice Lattes, 1953-54 – Galleria Rossella Colombari
Tra il 1951 e il 1954 Carlo Mollino disegna un’intera linea di arredi per gli uffici della casa editrice torinese. Quello che vediamo qui è un esemplare di scrivania semplice con gambe a puntoni e una cassettiera a un lato realizzata in legno, ottone e fibrosil, lunga 178 x 90 cm e alta 77 cm. Qui si denotano la sua cifra organica e ingegneristica in un oggetto dalla firma inconfondibile. Prezzo 140.000€
Courtesy Galleria Rossella Colombari

Carlo Mollino, Scrivania per la Casa Editrice Lattes, 1953-54 – Galleria Rossella Colombari
Courtesy Galleria Rossella Colombari

Angelo Lelli, Lampada da terra, 1955 – Galleria Rossella Colombari
Prodotta da Arredoluce – fondata dallo stesso Lelli nel 1947 – questa lampada da terra in alluminio, ottone e metallo, alta 212 cm per 35 di diametro, è figlia di un periodo d’oro del design della luce italiano. Le aperture in rete metallica gettano texture particolarissime sulle pareti e ci raccontano di un tempo in cui la spontaneità creativa trovava subito sfogo nell’industria e nell’abitare. Prezzo 30.000€
Courtesy Galleria Rossella Colombari

Angelo Lelli, Lampada da terra, 1955 – Galleria Rossella Colombari
Courtesy Galleria Rossella Colombari

Studio Mumbai (Bijoy Jain), Dining Chair II Muga Silk, 2020 – Maniera
Lo studio indiano fondato da Bijoy Jain nel 2005 oltre all’architettura si dedica alla produzione di pezzi unici realizzati con alto artigianato locale e riferimenti alla cultura indiana e occidentale. Questa sedia è stata realizzata in Teak con intreccio in seta Muga, una varietà di preziosa seta selvatica dal colore crema-oro, estremamente durabile e dai riflessi luccicanti. La manifattura è estremamente accurata e restituisce l’amore dello studio per la relazione uomo-natura e la valorizzazione del genius loci. Prezzo 5.800€
Courtesy Maniera

Studio Mumbai (Bijoy Jain), Dining Chair II Muga Silk, 2020 – Maniera
Courtesy Maniera

Christoph Hefti, Swiss Mask, 2019 – Maniera
L’artista e designer multidisciplinare svizzero ha nel suo curriculum nomi quali Jean-Paul Gaultier, Dries Van Noten, Lanvin e Balenciaga. Quando non direttamente coinvolto nella moda ci delizia con oggetti di design dai caratteri mistici e vivissimi. Questo magnifico tappeto, largo 168cm x 115, illustra antiche leggende dell’Engadina sfruttando al massimo le potenzialità espressive e tattili della lana e della seta, tessute a mano in Nepal. Prezzo 12.500€
Courtesy Maniera

Francesca Torzo, Ottomano Sample, 2020 – Maniera
Una tipologia anomala con proporzioni curiose che attirano chi le guarda, facendo venire voglia di sedersi su. Non sorprende che sia frutto della creatività impeccabile di una delle migliori architette che esistono sulla piazza oggi. Francesca Torzo, padovana, classe 1975, ha aperto il suo studio a Genova nel 2008, e lavora lontano dai riflettori a tutela dei progetti che realizza con un piccolo team internazionale di giovani architetti. I lavori nascono da una profonda conoscenza del contesto culturale in cui si inseriscono, andando a caccia di visioni di qualcosa che non esiste ancora ma che ospitano il mondo in cui viviamo e la sua memoria. La seduta è realizzata in legno di noce con imbottitura in schiuma e piuma d’oca con rivestimento in velluto di seta de l’Opificio. Prezzo 9.500€
Courtesy Maniera

Francesca Torzo, Ottomano Sample, 2020 – Maniera
Courtesy Maniera

Manu Crotti, Tavolo Rugiada, 2018 – Rossana Orlandi
Un pezzo unico realizzato sovrapponendo strati di resina che racchiudono elementi preziosi come fiori, gemme, oggetti, petali che rappresentano memorie e frammenti della vita dell’artista di Crema. L’effetto è un collage tridimensionale ricchissimo e vibrante che ha la carica di un oggetto antico. Prezzo 40.000€
Courtesy Galleria Rossana Orlandi

Manu Crotti, Tavolo Rugiada, 2018 – Rossana Orlandi
Courtesy Galleria Rossana Orlandi

Jean Yves Lanvin, Block Coffee Table, 2020 – Rossana Orlandi
Il tavolino da caffè progettato dal pronipote di Jeanne Lanvin (fondatore della celebre casa di moda) è un tributo alla materia, ai metalli rari e al segno grafico in un ambiente e non passa inosservato. Composto da blocchi luccicanti la cui forma è presa in prestito dal marmo grezzo delle cave in Toscana, è realizzato in ottone lucido ed è largo 160 x 90 x 45 cm. Prezzo 48.000€
Courtesy Galleria Rossana Orlandi

Jean Yves Lanvin, Block Coffee Table, 2020 – Rossana Orlandi
Courtesy Galleria Rossana Orlandi

Anotherview, Installazione video, 2017-ongoing – Rossana Orlandi
Il progetto di Marco Tabasso, Robert Andriessen, Tatiana Uzlova è più valido che mai in tempi di quarantene e chiusure forzate in casa. Another view propone finestre da installare in casa in cui un video di 24 ore propone viste mozzafiato riprese da viaggi invidiabili. Uno fra tutti quello sulle mandrie di cavalli della Camargue che vivono allo stato brado ripresi per una giornata intera sulle sponde di una palude. Prezzo dai 25 ai 40.000 €
Courtesy Galleria Rossana Orlandi

Anotherview, Installazione video, 2017-ongoing – Rossana Orlandi
Courtesy Galleria Rossana Orlandi

Sabine Marcelis, Soap Table / Honey, 2018 – Etage Projects
La designer olandese ha creato una intera collezione che si astrae da qualsiasi interno per la somiglianza che ha con la texture del sapone. Realizzata in resina di poliestere con rifinitura matte, è disponibile in svariati colori che richiamano quelli pastelli tipici dei saponi. Etage propone il tavolo St. Moritz lungo 322 x 122 cm e alto 75 che con la sua solidità e traslucenza legittima l’uso di un materiale che un domani potrebbe non esistere più. Prezzo 32.500€
Courtesy Etage Projects

Soft Baroque, Dancing Furniture, 2019 – Etage Projects
Il duo composto da Nicholas Gardner e Saša Štucin usa il design come strumento di una ricerca sempre in bilico tra il concettuale e il quotidiano. Questa sedia danzante è una critica alla staticità del nostro modo di sedere ed è molto divertente da usare: una volta sedutivisi sopra è possibile ondeggiare con movimenti circolari delle anche generando un oggetto interattivo, dinamico e dal quale difficilmente ci si vuol alzare. Realizzato in legno di noce. Prezzo 8.000€
Courtesy Etage Projects

Soft Baroque, Dancing Furniture, 2019 – Etage Projects
Courtesy Etage Projects

Jerszy Seymour, Sacred Mountain, 2019 – Etage Projects
Le situazioni, installazioni e performance dell’artista berlinese sono modi per riconsiderare il modo in cui abitiamo il mondo e quindi riconsiderare il modo in cui abitiamo le nostre menti, attraverso il gioco e lo scherzo. La Montagna Sacra che vediamo qui non è il film di Jodorowsky ma è un accumulo fatto di acciaio, pittura, frigorifero, lavastoviglie, forno, piano cottura e rubinetto. Prezzo 60.000€
Courtesy Etage Projects

Max Lamb, Urushi Split Armchair (Black), 2021 – Gallery Fumi
Il designer britannico classe 1980 è uno degli iniziatori di quell’estetica primitivista che ha poi dominato il mondo del design da collezione negli ultimi dieci anni. Lavora con materie grezze di ogni tipo, dal legno al metallo alla plastica, fino alla pietra vulcanica. La collezione Urushi – che comprende sedie, tavolini e mobili contenitori – è rifinita con lacca giapponese Urushi proveniente da Wajima nella prefettura di Ishikawa. La struttura è ottenuta tagliando il cipresso con tecniche di lavorazione che preservano l’aspetto naturale del legno. Prezzo 40.600€
Courtesy Gallery Fumi

Max Lamb, Urushi Split Armchair (Black), 2021 – Gallery Fumi
Courtesy Gallery Fumi

Tuomas Markunpoika, Contra Naturam Coffee Table, 2021 – Gallery Fumi
Pezzo unico rifinito in stucco marocchino Tadelak e con un’anima di acciaio. Le forme arrotondate e la variabilità delle sfumature ne fanno un oggetto morbido alla vista e al tatto. Il designer finlandese, celebre per la sua collezione Engineering Temporality, si dichiara discepolo di Sottsass in questa serie di mobili che in cui il design è rappresentazione del viaggio e dei gesti istintivi dell’abitare: semplici masse a forma di pietra diventano piani d’appoggio che usano tecniche antiche – come quella del Tadelak usato negli hammam – a materiali contemporanei come la fibra di vetro. Prezzo 24.500€
Courtesy Gallery Fumi

Tuomas Markunpoika, Contra Naturam Coffee Table, 2021 – Gallery Fumi
Courtesy Gallery Fumi

L’Accademia Tadini sul lago d’Iseo rinasce con Isotec
Il sistema termoisolante Isotec di Brianza Plastica ha giocato un ruolo cruciale nel restauro di Palazzo Tadini, capolavoro dell'architettura neoclassica lombarda e punto di riferimento per il mondo dell'arte.