Design come leitmotif destinato a durare nel tempo, riflesso spontaneo del territorio in cui nasce e si sviluppa. Questa la filosofia di Unno, la prima galleria digitale dedicata ai designer latino-americani in una vera e propria vetrina collettiva. Gli artisti selezionati omaggiano la loro terra, il Sud America appunto. E dietro al progetto ci sono due donne, entrambe originarie del Messico e con alle spalle un background nel mondo del design e dell’arte: Maria Dolores Uribe e Laura Abe Vettoretti. Unno, dalla parola spagnola uno, rappresenta per le sue fondatrici l’unione metaforica del territorio sudamericano, benché oggi diviso in varie nazioni, ancora legato alla medesima cultura ancestrale, ricca di simbologia e tradizione.
La piattaforma è pensata e si apre a un pubblico internazionale, varcando i confini imposti dalla pandemia così come dalle distanze, racconta il know-how degli antichi maestri rivisitato in chiave contemporanea. Anche l’idea di imperfezione assume un significato nuovo, come qualità e prova di un valore artigianale e artistico. Tutti i pezzi visibili online sono stati fotografati alla 32 General Prim, una villa dei primi del Novecento risalente al periodo del Porfiriato e situata nel quartiere di Colonia Juarez, a Città del Messico.
Sopravvissuta alla rivoluzione messicana, trasformata nella sede di un marchio di tabacco e recentemente rinnovata dall’architetto Alberto Kalatch, è parsa a Uribe e Vettoretti il luogo giusto per immortalare le opere di Unno. Gli uomini e le donne nelle antiche terre sudamericane hanno costruito oggetti, templi e tesso tele, dando origine a una tradizione che è alla base della cultura latina contemporanea, in questo senso Unno è un omaggio agli antenati della sua terra.