Questo articolo è stato pubblicato in origine su Domus 1066, marzo 2022.
Il nuovo progetto della Live Map della metropolitana di New York è un esempio di come un progetto grafico possa condensare estetica e funzionalità. La ‘e’ di congiunzione tra i due concetti era, fino a qualche anno fa, una ‘o’ di alternativa: chiarezza simbolica o aderenza topografica?
Due ideologie, infatti, da oltre 50 anni si danno battaglia tra le linee colorate che si incrociano sulla sagoma di Manhattan.
Da un lato, i sostenitori della semplificazione geometrica introdotta nel 1972 dal designer italiano Massimo Vignelli che progettò un diagramma, dove le linee colorate – i suoi ‘spaghetti’ – erano tracciate seguendo angoli di 45 e 90 gradi, astraendo le curve percorse dai treni e la reale geografia del terreno. L’acqua era beige, i parchi marroni, i quartieri distorti e senza punti di riferimento e Central Park era più largo che alto. La mappa di Vignelli, sin da subito, fu giudicata troppo confusa e successivamente abbandonata, rimanendo però un’icona mondiale del graphic design, ora parte della collezione permanente del MoMA. Dall’altro lato, troviamo i fautori del più organico disegno della Subway Map realizzato nel 1979 dal grafico statunitense Michael Hertz su base prettamente geografica.
La sua mappa include le principali strade, i quartieri e i più importanti punti di riferimento in superficie ed è arrivata fino ai giorni nostri, sebbene più volte rimaneggiata e aggiornata, allargandosi progressivamente con il dilatarsi della città. Vignelli stesso definiva queste due fazioni come “visually oriented people” e “verbally oriented people”.
I primi erano quelli in grado di muoversi tranquillamente in metropolitana con il suo progetto, i secondi, invece, quelli che lo criticarono preferendo una versione di mappa sovrabbondante di informazioni e livelli di lettura, a scapito di pulizia e chiarezza.
Oggi, potremmo aggiungere, ci sono le “digital oriented people”, ovvero gli utenti che hanno superato questa dicotomia e stanno apprezzando il potenziamento tecnologico introdotto negli ultimi mesi dalla design company Work & Co che, nel progettare la nuova mappa della MTA, si è concentrata su un’esperienza di fruizione in linea con il nostro tempo.
Nel loro disegno, le tratte percorse dalla metropolitana rispettano, da lontano, l’aderenza topografica della città, ma avvicinandoci le linee si astraggono, diventano come gli ‘spaghetti’ di Vignelli, e la maggiore chiarezza simbolica aiuta nell’uso. Il digitale permette di notificare gli aggiornamenti in tempo reale, garantendo maggior accuratezza sui tempi e sui dettagli di ciascun treno, il cui movimento è geolocalizzato lungo le linee. Ecco che la nuova mappa di Work & Co concilia i due schieramenti storici. Finalmente pace è fatta.
Immagine in apertura: MTA Live Subway Map, Work & Co. Courtesy of Work & Co