Recentemente Oscar Farinetti – fondatore di Eataly – ha finalmente capovolto un vecchio mito: “oggi bisogna agire globalmente e pensare localmente”.
Raiooo: mobilità a tre ruote
Nato nell’ambito del master in Design Integrato del Politecnico di Viana do Castelo, Raiooo è un triciclo con alto impatto estetico e motore elettrico per pedalata assistita, pensato per lo sharing.
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- Salvator-John Liotta
- 11 agosto 2014
- Viana do Castelo
Lo stesso principio vale per Raiooo: utilizzare la conoscenza e i materiali locali per provare a esportare nel mondo un prodotto dove tecnologia, estetica e funzionalità diventano paradigmi progettuali.
Nato nell’ambito del Master in Design Integrato del Politecnico di Viana do Castelo, Raiooo è un veicolo che nasce da una serie di considerazioni sul mondo della mobilità. I progettisti ritengono che una società votata all’inclusione deve promuovere un nuovo concetto di ciclismo urbano all’interno di gruppi sociali che normalmente da questo sono esclusi. In tal senso, una bicicletta non è solo un mezzo di trasporto, ma un collettore di tecnologie alte e basse, materiali low- e high-tech che veicola dei valori comunitari. Ciò la fa divenire un prodotto capace sia di integrarsi ai molteplici ritmi che compongono la vita urbana ma anche di potenziare gli scenari esistenti e stimolare un nuovo modo di vivere la città. Raiooo è creato appositamente per lo sharing, esso mira ad offrire un servizio simile a quello già presente a Parigi, Londra o Milano con Velib’, Cycle Hire e BikeMi. La novità risiede nel fatto che qui si tratta di un triciclo con alto impatto estetico e motore elettrico per pedalata assistita.
Il nome viene dalla composizione della parola Rai (raggi) e Ooo che indicano le tre ruote. L’intento è di creare un mezzo di trasporto per un turista che preferisce pedalare senza dover rinunziare allo shopping o del residente locale che vuole muoversi liberamente. Da un lato, la ricerca di stabilità e comfort ergonomico hanno portato i progettisti a preferire una configurazione a tre ruote. Dall’altro, si è posto un accento su eleganza e carattere: quindi la scelta di materiali come legno, cuoio e sughero. Di fatto, si tratta di materiali poco usuali nel mondo del ciclismo ma comuni nella cultura lusitana. A questi si aggiungono alluminio, plastica ecologica e la componentistica meccanica tipica delle biciclette tradizionali che generano un prodotto ibrido ma sostenibile e soprattutto localmente caratterizzato.
Esempio di ricerca applicata alla produzione, metafora del momento di transizione industriale odierna, Raiooo nasce come prodotto-sommatoria di differenti realtà macro- e micro-produttive. Infatti, le componenti in alluminio del cambio e dell’asse sellino/pedale sono realizzate in scala industriale, mentre le borse in pelle sono create da artigiani locali; le parti in agglomerato di sughero e i pannelli multi-strato che compongono sellino e corpo del triciclo sono state sagomate da macchine CNC e i supporti del parafango e le coperture dei bulloni del quadro sono state realizzate con stampanti 3D del laboratorio di fabbricazione digitale del politecnico.
Il triciclo ha come struttura base un sandwich di due pannelli di compensato imbullonati alla scatola della direzione e all’asse sellino pedaliera, entrambe in alluminio. La scocca si prolunga fino all’asse delle ruote posteriori. In questo guscio sono contenute le batterie e il controller e da qui passano tutti i fili e i cavi di funzionamento del veicolo. I due pannelli sono poi chiusi da fasce di agglomerato di sughero opportunamente sagomato. La forcella anteriore e l’elegante manubrio curvilineo sono composti da sottili lamine incollate di essenze lignee quali faggio, mogano, eucalipto e sucupira. La parte posteriore presenta un blocco di due ruote con differenziale per la trazione motrice. Il triciclo è completato da una linea di accessori quali cesto posteriore in legno, compensato e cuoio e due borse anteriori in cuoio che si inseriscono una nell’altra. Mentre quella più piccola contiene un kit di attrezzi di emergenza, quella più grande può essere facilmente staccata e utilizzata come una pochette per conservare piccoli oggetti.
La realizzazione di Raiooo è frutto di un lavoro di sei mesi che passa per varie fasi lavorative: dall’ideazione di modelli virtuali e in polistirolo all’analisi ergonomica, dalla verifica in laboratorio dei materiali al disegno dei dettagli che hanno portato alla realizzazione di un primo mock-up funzionale e poi finalmente al prototipo. Cinque aziende portoghesi – fra le quali Amorim, fornitrice del sughero – e una spagnola hanno partecipato sia al processo d’ideazione che alla costruzione di alcune parti del veicolo. Raiooo – mezzo allo stesso tempo ecologico e tecnologico – mira a trasferire la sperimentazione progettuale dall’accademia alle imprese; ciò comporta la creazione di un nuovo modello di sviluppo e un concetto di mobilità aggiornato e più adeguato alle attuali esigenze urbane. Un gruppo di ciclisti-filosofi, atleti del pensiero, sostengono che in bici si ascolta il battito del proprio cuore, si assaporano strada, vento, fatica. Essi pensano che pedalando si riescono a dipanare i pensieri che ci assillano e che le bici sarebbero piaciute molto ad Epicuro: con esse si può raggiungere la felicità, inseguendo il proprio demone.
Raiooo
Project design: Ermanno Aparo, Manuel Ribeiro (coordinatori)
Design Team: Studenti del 1º anno del Master in Design del Politecnico di Viana do Castelo, 2014