A Ljubljana, il Presidente della Repubblica, in diretta
televisiva, assiste alla consegna di un premio di design. In
Italia non accade, perché il Bel Paese, in fondo, al design
crede poco. Lo considera un fenomeno riservato a pochi
addetti o uno stratagemma per rendere più costosi i prodotti.
Una lettura meno cinica potrebbe portare invece a
dire che il design in Italia è così diffuso da non essere più
percepito come una qualità da sottolineare: permea di sé
l'intero Made in Italy, è scontato come il sole che sorge e
tramonta ogni giorno. Ma l'Italia è un Paese contraddittorio,
in cui lusso e discariche sembrano essere le due facce di
una stessa medaglia.
Ci piace il bello, siamo capaci di crearlo apparentemente
senza sforzo, e conviviamo con il brutto, talvolta lo
spregevole. Niente serve a capire il proprio Paese quanto
visitarne altri.
Percorrendo le vie della capitale della Slovenia, forse
la più dinamica tra le repubbliche nate dall'ex Jugoslavia,
si percepisce immediatamente che i ponti sono al centro
della vita cittadina. Il monumento più famoso di Ljubljana è
il Tromostovje, un triplo ponte formato da un ponte di pietra
del 1842 cui vennero aggiunti nel 1931 due ponti laterali progettati
da Jože Plecnik. Il Tromostovje potrebbe essere considerato
una metafora: suggerisce che lo stesso traguardo si
può raggiungere contemporaneamente percorrendo strade
diverse, e che il percorso è importante quanto la meta.
Il design è il 'ponte' al quale la dinamica industria
slovena si affida per superare un passato problematico e
affrontare con determinazione il mercato globale.
Con lungimiranza, già dal 1964 Ljubljana ospita BIO,
un premio biennale di design, all'epoca l'unico organizzato
da un Paese oltre cortina di ferro. Aperto ai contributi
internazionali, vagliati da una commissione e da una giuria
anch'esse internazionali, il premio BIO permette di avvicinare
le espressioni più interessanti del design di questa
area geografica.
Confrontarsi coi designer sloveni e croati è stimolante
quanto scoprire che l'opera di Jože Plecnik permea tuttora
tutta Ljubljana. Nella sua modesta casa studio, ora trasformata
in un commovente museo, Plecnik seppe fondere culture
e tradizioni, progettando architetture che sono davvero
dei ponti tra genti di diversa etnia.
Il guardare oltre, implicito in qualsiasi attività di progettazione,
diventerà mai prassi propedeutica, e diffusa,
al reale miglioramento delle condizioni di vita di tutti e di
ciascuno? Soffermandosi su uno dei progetti presi in esame
da questo articolo – Guardian System, un'apparecchiatura
per il disarmo sicuro delle munizioni, progettata da Aleks
Komel – la domanda diventa pleonastica.
Oloopdesign E' un
gruppo di tre donne
designer: Tjaša Bavcon
(1975), Katja Burger
(1974), Jasmina Fercek
(1969), tutte e tre con
Master in Textile Design. Squareplay (2006), un
campogiochi tessile.
È realizzato in feltro
industriale di lana,
lycra, e schiuma di PU.
Woolen Soaps
(2005), pura lana e sapone
uniti in un unico
oggetto per la cura del
corpo, in particolare
per l'igiene di mani e
piedi dei bimbi. Flying Slippers (2005),
in feltro industriale
di lana. Ciabatte e tappeto
formano un unico
oggetto; quando non
servono, le ciabatte
possono essere reinserite
nel tappeto.
Studio Cuculic´ Vanja Cuculic´ (1979,
Zagabria) è fondatore,
senior designer e art
director dello Studio
Cuculic´, di cui fanno
parte anche Maja Draganic´ (junior designer)
e Željka Pencinger
(senior designer, art
director). Booklet for 40ish
sheets of paper (catalogo
di carte della
cartiera Igepa Plana
Papiri, d.o.o.), BIO 2008
Gold Medal. Dalla motivazione
della Giuria:
"La miscela di immagini
e poesia con differenti
tecniche di stampa crea
un'esperienza unica
per chi la guarda, cosa
raramente riscontrabile
nei cataloghi
commerciali".
Studio Jure Miklavc Jure Miklavc, laureato
in Industrial Design
all'Accademia di Belle
Arti di Ljubljana, è
industrial designer
della società Alpina
per l'intera gamma di
scarponi da sci e da
cross-country. Binom
(2008) è una linea di
scarpe sportive multivolume
che nascono
da una campagna di
misurazioni e di studi
ergonomici. Solette a
controllo di volume,
VCP, integrate in ciascuna
scarpa e rimovibili
(entrambe o una sola),
permettono di adattare
la scarpa a qualsiasi
tipo di piede (coprendo
l'85% delle differenze
riscontrate). Lo studio
miklavc è formato da
Jure Miklavc, Barbara
Šušteršic, Jaka Verbic,
Jože Carli.
Asobi E' uno studio di
consulenza, guidato
da Gorazd Malacic,
specializzato in product
design e design
management. Lo studio
ha ricevuto l'incarico
di sviluppare un
sistema di arredi
urbani da utilizzare
sulla via Slovenska, la
strada principale che
attraversa il centro
di Ljubljana. Ljubljana
chair è un sistema modulare
e flessibile che
permette di costruire
diversi tipi di seduta,
dalle poltroncine singole
alle lunghe panchine.
I due moduli di
costruzione principali
realizzati in ARprO ©,
uno con e l'altro senza
schienale, offrono
numerose possibilità di
composizione.
Grafik in Fanatik E' una
società rappresentata
da due giovani creativi:
Primož Tomsic, pittore,
e Aljosa Podbrscek,
ingegnere. U-Bathroom, il sistema da
loro disegnato per Kolpa,
è un arredamento
completo per la stanza
da bagno, comprendente
specc hio, lavabo
con portasalviette e
trolley su ruote. I vari
prodotti sono stati
progettati per essere
contenuti in una confezione
di vendita in
cartone, simile a una
valigia, che può essere
usata per trasportare
l'intero arredamento:
il packaging ha infatti
sul fondo dei buchi per
far passare le ruote
del trolley.
Aleks Komel Aleks Komel ha ricevuto
nel 2008 uno dei BIO Quality
Concept Award per
il Guardian System,
un dispositivo per il
disarmo sicuro dei componenti
delle munizioni,
progettato per Izop,
d.o.o. Nella motivazione
della giuria si legge:
"Questo prodotto non è
solo ben disegnato dal
punto di vista formale,
ma offre anche una soluzione
a un problema
serio, diventando così
un potenziale dispositivo
salvavita".
Slovenian design
I progetti dei designer sloveni e croati dimostrano il loro approccio consapevole al design ricco di contenuti sociali. Design Asobi, Grafik in Fanatik, Aleks Komel, Oloopdesign, Studio Cuculic´, Studio Jure Miklavc. Testo Maria Cristina Tommasini. Foto Oloop archive Matevž Paternoster Jernej Prelac.
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- 10 dicembre 2008
- Lubljana