Un padiglione di convivenza infraspecie al Cop28

Parte del Jameel Arts Centre, l’architettura progettata da Adib Dada ospita conversazioni, presentazioni e programmi comunitari durante e dopo la conclusione della conferenza global.

Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

Photo © Kristina Sergeeva

Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023

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In occasione della Cop28, tenutasi a Dubai nelle scorse settimane, l’organizzazione Art Jameel ha presentato un padiglione ecosostenibile e immersivo intitolato Tarabot: Tessere un Forum Vivente. Progettato dall’architetto di Beirut Adib Dada dello studio theOtherDada, il progetto è il fulcro di una programmazione più ampia presso il Jameel Arts Centre della città ed è stato ufficialmente presentato al pubblico il 7 dicembre 2023.

Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023. Photo © Kristina Sergeeva

La struttura modulare prende forma all'interno del Jaddaf Waterfront Sculpture Park, con l’intento di ospitare conversazioni, presentazioni e programmi di comunità durante e dopo la conclusione della conferenza global. Secondo il progettista la piccola architettura agisce “come un ecotono infraspecie”, un’area in cui si incontrano e si integrano due comunità biologiche, ospitando uno spazio condiviso tra esseri umani e altre specie e organismi.

In particolare, l'architetto ha utilizzato componenti modulari e coni nidificati realizzati con materiali sostenibili provenienti da fonti locali, tra cui argilla, micelio, scarti di palma da dattero e tessuto riciclato.

Dopo la disinstallazione, i componenti modulari del padiglione verranno riutilizzati per la coltivazione, mentre la struttura assumerà una nuova vita come habitat sottomarino per coralli e pesci, collegando la vita sulla terra alla vita sottomarina. Inoltre, all'interno del Padiglione Tarabot durante la Cop28, è presente una serie di opere d’arte create dall'artista multidisciplinare di Dubai Solimar Miller in risposta all'impatto dell'urbanizzazione sull'ambiente.

Adib Dada, Tarabot: Weaving a Living Forum, Dubai, COP28, 2023 Photo © Kristina Sergeeva

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