Il rapporto tra città e acqua ormai da diversi decenni è al centro degli interessi di chi si occupa delle problematiche urbane. Sicuramente la stagione dei grandi progetti di riqualificazione urbana, che inizia a manifestarsi in Europa e nel mondo occidentale a partire dalla fine degli anni Settanta, ha trovato nel tema dell’acqua uno degli stimoli più forti per l’avvio di vaste operazioni di riconfigurazione urbana e di rigenerazione funzionale ed ambientale di aree abbandonate e degradate. Percorrendo le aree urbane costiere troviamo oltre alle aree portuali antiche e recenti, zone industriali, spazi dedicati a impianti tecnologici, infrastrutture di trasporto, fronti residenziali, luoghi dedicati alla balneazione, relitti di paesaggio naturale e rurale.
Andare in spiaggia in città: 12 progetti di balneabilità urbana
Da Basilea a Città del Messico, le spiagge in città sono una delle sfide più interessanti della progettazione metropolitana. Scopri qui la nostra selezione.
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- Romina Totaro
- 03 agosto 2023
La sfida diventa ovviamente ancora più interessante nel caso di città prive di un affaccio sul mare. Considerando infatti gli effetti della crisi climatica sulla vita metropolitana, sono nati negli ultimi anni innovativi progetti di balneabilità urbana, capaci di donare ai cittadini e turisti l’esperienza della spiaggia pur restando nel confine della città. Presentiamo qui una selezione degli esempi più interessanti, in Europa e non solo.
In estate, la riva destra della Senna, dal Louvre al Pont de Sully, si trasforma in una delle più interessanti spiagge urbane d’Europa. Qui vengono installate durante i mesi caldi spiagge artificiali, complete di 5.000 tonnellate di sabbia, sedie a sdraio e pallavolo, sono una grande attrazione per i visitatori. La spiaggia principale, la prima ad essere aperta, è una striscia di 3,5 km tra Pont Neuf e Pont de Sully. Altre spiagge si trovano al Bassin de la Villette (vicino alla metropolitana Jaures/Stalingrad) e presso la Voie Georges Pompidou. Nel 2013 è stato inoltre inaugurato sulla riva sinistra il parco e la passeggiata Berges de la Seine, un progetto eco-urbano, con parchi giochi per bambini, bar all’aperto e box ricavati da vecchi container.
Berlino vanta una delle migliori spiagge urbane del mondo, costruita nel 2004 su progetto dell’architetto Fernando Menis. Da maggio a settembre infatti ci si può rinfrescare al Badeschiff, un elegante stabilimento balneare galleggiante e un’area di spiaggia dove rilassarsi e seguire lezioni di yoga o stand-up paddleboard. La piscina si trova nel centro della città, all'interno del fiume, in una vecchia chiatta da carbone, come quelle che ancora oggi trasportano quotidianamente materiali sulla via fluviale. La chiatta è stata riconvertita in piscina e vi è stata aggiunta una piattaforma di legno, generando così una spiaggia, uno spazio aperto per lo svago dove rilassarsi e divertirsi.
A Basilea lo sport più popolare nei mesi estivi è nuotare lungo la sponda del Reno. Il percorso di nuoto inizia sulle rive del Kleinbasel, vicino al Museo Tinguely, e termina poco prima del ponte Dreirosenbrücke. Le boe rosse servono a proteggere i nuotatori e i naviganti da eventuali incidenti. Un’occasione unica quindi per potervi immergere nella storia e nella cultura della città mentre nuotate nel fiume.
A Milano, invece, troviamo l’iconico Idroscalo, un lago artificiale di 1,6 km2 alimentato dalle falde freatiche del fiume Lambro. È nel 1926 che si valuta l'idea di dotare la città di Milano di di uno scalo per idrovolanti, parallelamente ai lavori per un previsto canale navigabile Milano-Po. Alla fine degli anni Trenta, l’Idroscalo era diventato il “mare di Milano”. Lungo tutto il bacino, moltitudini di bagnanti – con ombrelloni, costume e provviste per il pic-nic – trascorrevano la loro estate milanese. Dopo un periodo di divieto totale di balneazione, nel 2010 si è tornati a fare il bagno all'Idroscalo.
Questa lunga e stretta isola nel centro di Vienna, una frondosa striscia di terra lunga 21 km in mezzo al Danubio, non fa solo parte del sistema di protezione dalle inondazioni: è anche il punto focale per la scena estiva viennese. Oltre ad offrire, chiaramente, 42 km di spiagge in sabbia, erba e ghiaia –anche una per famiglie lunga 250 metri – assieme a caffè, ristoranti, bar, percorsi ciclabili e pedonali. Mentre l'isola è allestita per il relax, chi è alla ricerca di un po' di movimento dovrebbe dirigersi verso il Canale del Danubio e lo Strandbar Herrmann per trovare una combinazione di cocktail e sedie a sdraio, di sport dal vivo e serate in discoteca.
La capitale danese ha tutta una serie di stabilimenti balneari portuali e di spiagge urbane dal design accattivante. Ci sono quattro luoghi in città dove ci si può tuffare in acque fresche e limpide: i bagni del porto Fisketorvet, che si sono guadagnati il soprannome di Copencabana; i più recenti, i Coral Baths a Sluseholmen, inaugurati nel 2011; e la spiaggia di Svanemølle nel quartiere di Østerbro. Ma sono i bagni Islands Brygge quelli forse più in voga. Progettati dagli architetti Bjarke Ingels e Julien De Smedt, dispongono di un prato per prendere il sole, di barbecue e punti street food che ne fanno un luogo di ritrovo estivo molto popolare.
La più bella tra le spiagge urbane della città è forse Amsterdam Roest, uno spazio post-industriale nella parte orientale del centro, con una spiaggia sabbiosa punteggiata da opere d'arte realizzate con materiali di scarto riciclati. C'è anche un enorme mercato e durante l'estate la spiaggia è sede di proiezioni di film ed eventi. Un'atmosfera simile si respira a Blijburg aan Zee, un locale sulla spiaggia nella parte orientale di Ijburg. Nato come spazio estivo pop-up, il club, il caffè e lo spazio per eventi sono un ritrovo rustico e, quando il sole tramonta e le lanterne sono accese, un luogo magico dove trascorrere una serata calda.
Ottantacinque tonnellate di sabbia a parte, il Southbank Centre è già uno dei luoghi più interessanti da visitare nella capitale inglese e, ancora di più con l'aggiunta della nuova estensione della Tate Modern alla passeggiata che collega la Royal Festival Hall al Millennium Bridge. Durante l'estate il Southbank Centre si arricchisce di una spiaggia urbana sul lungofiume, nell'ambito del Festival of Love, che prevede un vasto programma di eventi gratuiti e all’aperto.
All’inizio del 2016, la città di Göteborg ha aperto un concorso con l’obiettivo di sviluppare un parco acquatico permanente. Vinto dalla collaborazione MARELD + atelier le balto, l’obiettivo del progetto era quello di consentire ai visitatori di godere sia del paesaggio urbano che di quello incentrato sulle attività, insieme alle aree ruderali e non programmate del litorale e di Kvillepiren. Qui, la flora, la fauna e gli habitat locali ispirati al litorale contribuiscono a unire questi luoghi, mentre i visitatori possono sperimentare un paesaggio che passa gradualmente da uno scenario attivo e urbano a uno più calmo e naturale.
A partire da questo episodio, Città del Messico ha inaugurato un programma di spiagge pubbliche gratuite, introdotte nella capitale durante la Semana Santa. L'idea era quella di fornire un'area ricreativa all'80% dei cittadini che non lasciano la città – senza affaccio sul mare – durante il periodo delle vacane. Città del Messico è la più calda e popolosa del paese, quindi si può immaginare quanto siano popolari queste spiagge: dopo il successo della Playa Villa Olimpica del 2007, la città ne ha costruite altre nove.
Primo grande spazio pubblico costruito sul lungolago di Toronto da decenni, HTO è un parco di 6 acri con una spiaggia pubblica finanziata dalla città di Toronto per attirare nuovo pubblico sulle rive altrimenti in disuso, dopo un passato industriale, del lago Ontario. Dato che il sito era un’area industriale dismessa, le soluzioni ambientali economicamente vantaggiose hanno incluso il rivestimento dei terreni contaminati e l'utilizzo di pozzi di infiltrazione disperdenti per evitare che le acque di dilavamento contaminate finissero nel lago.
Costruito con i resti di un ponte galleggiante ferroviario che si era poi posato sul fondo del fiume, il Pier 4 è piantumato con specie autoctone per favorire una sua evoluzione continuativa come riserva di habitat protetto. Il progetto della spiaggia comprende strutture innovative progettate da ECOncrete per imitare le piscine naturali di marea che si trovano tipicamente lungo le coste rocciose. Alcune di queste vasche sono accessibili ai visitatori e offrono una dimostrazione interattiva della diversità degli habitat del parco per la fauna marina e la flora locale.